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Il Rettore chiama la polizia
by giulio gori - DEApress Tuesday, Feb. 03, 2004 at 6:52 PM mail: redazione@deapress.it

A Firenze scontro tra studenti del Collettivo Politico di Scienze Politiche e Il Rettore per l'occupazione di un'aula. Il Collettivo non cede, il Rettore si appella alle forze dell'ordine.

Firenze - Nel Rettorato di Piazza San Marco si è svolto oggi, 3 febbraio, un incontro tra alcuni rappresentanti del Collettivo Politico di Scienze Politiche e il Rettore Augusto Marinelli.
Gli studenti hanno occupato la settimana scorsa un’aula del DISPO (Dipartimento di Scienza Politica e Sociologia) del nuovo polo universitario di Novoli. Fatto avvenuto dopo che l’Università aveva loro assegnato una stanza di soli 13 mq. Gli studenti hanno rivendicato la propria azione, sostenendo che i vertici dell’Ateneo stanno tentando nei loro confronti un’azione di repressione contro la loro denuncia delle carenze del nuovo polo, al quale da molti anni si sono opposti: dalla mancanza della mensa alla carenza dei trasporti, dal perdurare della chiusura della biblioteca alla carenza di spazi per gli studenti. Hanno inoltre contestato il fatto che 13 mq sono appena sufficienti per contenere il loro materiale, fatto di molti libri e giornali, e un computer.
Solo ieri il presidente del DISPO, prof. Cazzola, si era dimesso, spiegando al Rettore con una lettera la sua contrarietà al gesto del Collettivo Politico, ma anche la propria disapprovazione nei confronti di un eventuale intervento della polizia in Facoltà.
Augusto Marinelli si è dimostrato meno recalcitrante a far intervenire le forze dell’ordine, tanto che ha annunciato che proprio ieri ha inviato un lettera al Questore, chiedendo lo sgombero dell’aula e facendo una denuncia contro ignoti. Per il Rettore non c’è spazio per un margine di trattativa e chiede agli studenti di lasciare spontaneamente lo spazio occupato, per discutere serenamente sulla questione. Riguardo al nuovo polo, Il Rettore ha minimizzato i disagi, sostenendo che si tratta soltanto di normali problemi legati a qualsiasi trasloco. In riferimento alle richieste del Collettivo, ha spiegato che al momento l’Università non può permettersi di affidare agli studenti ulteriori aule rispetto a quelle assegnate, ma che al massimo è disposto a rimettere in discussione i criteri di assegnazione delle stanze tra i vari gruppi studenteschi.
Dal canto loro, gli studenti del Collettivo Politico, per bocca di un loro rappresentante, hanno dichiarato: “Sono mesi che abbiamo sollevato questo problema, ma solo quando abbiamo preso la strada della lotta ci hanno presi in considerazione”. Lamentano inoltre il fatto che “L’Università, tramite i suoi rappresentanti, non risponde a una richiesta politica con un confronto politico, ma si limita a mettere sul piatto il Codice Penale”.
L’incontro si è perciò concluso con un sostanziale nulla di fatto. Di fronte all’irrigidimento delle istituzioni universitarie, gli studenti hanno risposto di non voler fare un passo indietro. Si rischia quindi di arrivare al preoccupante scenario di un intervento della polizia a Scienze Politiche, come già successo, seppur in circostanze diverse, nel marzo del 2001 quando le conseguenze, visti i diversi studenti feriti, furono molto gravi.


Giulio Gori – DEApress

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