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Cuffaro, sei ore di interrogatorio
by la sicilia Tuesday, Feb. 10, 2004 at 3:29 PM mail:

Cuffaro, sei ore di interrogatorio

PALERMO - «Ho chiarito tutto, ho risposto a tutte le domande che mi hanno fatto i magistrati». Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro, uscendo dagli uffici della Procura al termine di un interrogatorio durato oltre sei ore effettuato nell'ambito dell'inchiesta sulle talpe alla Dda. Com' è andata, gli hanno chiesto i giornalisti: «Bene, va bene quando uno dice la verità, io ho detto la verità».

L'avvocato Grazia Volo, uno dei legali del governatore, a un certo punto ha invitato Cuffaro a non rispondere più alle domande: «Presidente, basta. Non dobbiamo dare spiegazioni a loro. Basta, l'interrogatorio l'abbiamo già fatto. Aria...» ha aggiunto rivolgendosi ai cronisti. Ma il Governatore ha ribadito: «ho risposto a tutte le domande perchè sono convinto che il cittadino debba contribuire a fare chiarezza». A chi chiedeva se i magistrati avessero contestato nuove accuse, l'avvocato Grazia Volo, ha risposto: «Non c' è niente di nuovo, si tratta di episodi già contestati in altri procedimenti».

Si è concluso dopo due ore l'interrogatorio del consigliere comunale di Bagheria, Roberto Rotondo (Udc), collaboratore dell'imprenditore della sanità privata, Michele Aiello, arrestato il 5 novembre scorso per associazione mafiosa. Rotondo, indagato nell'ambito dell' inchiesta sulle talpe alla Dda, è stato convocato oggi dai pm dopo l'interrogatorio del presidente della Regione, Totò Cuffaro. Il consigliere comunale, difeso dall'avvocato Massimo Motisi, è la persona a cui Cuffaro avrebbe riferito a Roma dell'iscrizione nel registro degli indagati dell' imprenditore bagherese. Su questo episodio, che emerge da un'intercettazione telefonica tra lo stesso Rotondo e Aiello, si è basata una parte dell' interrogatorio.

Rotondo è accusato di concorso in associazione mafiosa e di truffa. Quest' ultima imputazione gli è stata contestata oggi, durante l'interrogatorio. Secondo gli inquirenti, quando il consigliere comunale era amministratore del centro diagnostico di proprietà di Aiello, avrebbe chiesto ed ottenuto rimborsi all'Asl 6 per prestazioni già pagate. I magistrati stanno proseguendo l'attività istruttoria con l' interrogatorio di altre persone informate sui fatti.

9 Febbraio 2004

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