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L’Enel oscura Officina 99… Officina 99 oscura l’Enel !
by Ag. Com NoGlobalNet Thursday, Mar. 11, 2004 at 4:21 PM mail:

Oggi circa un centinaio di attivisti dei centri sociali, delle rappresentanze sindacali di base e dei movimenti dei disoccupati hanno realizzato un’azione dimostrativa presso la direzione regionale dell’Enel al centro direzionale.

L’Enel oscura Offici...
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L’Enel oscura Officina 99… Officina 99 oscura l’Enel !

Oggi circa un centinaio di attivisti dei centri sociali, delle rappresentanze sindacali di base e dei movimenti dei disoccupati hanno realizzato un’azione dimostrativa presso la direzione regionale dell’Enel al centro direzionale. L’occupazione dell’edificio è stata accompagnata dall’oscuramento del piano terra del medesimo tramite un telo di plastica nera, come segno di “reciprocità” verso i distaccamenti operati dall’Enel stessa contro i centri sociali e ripetutamente contro il csoa Officina 99.
L’iniziativa è il primo momento della campagna per un vero reddito di cittadinanza che rivendica le forme dirette e indirette di salario. In particolare questa campagna intende anche contestare i processi di privatizzazione di servizi fondamentali come l’energia elettrica e i trasporti. E’ la privatizzazione che produce accanimento antisociale nei gestori del servizio, come quello contro strutture sociali e senza fini privatistici quale ad es Officina99. Questi stessi contenuti sono stati socializzati ai dirigenti dell’Enel presenti nella struttura.
E’ stata contestata anche la “curiosa” immediatezza con cui un giornale della destra (il Roma) può attestare di avvenuti distaccamenti prima ancora che ne diano annuncio gli occupanti stessi e alimentare così la sua campagna forcaiola contro le autogestioni.
Officina 99 annuncia anche dieci giorni di intense attività nel centro sociale in preparazione della manifestazione internazionale contro la guerra del 20 marzo, con concerti, teatro, dibattiti, proiezioni e la partecipazione di diversi tra i firmatari dell’appello in difesa del centro quali gli attori Peppe Lanzetta e Antonella Stefanucci, il fotografo Luciano Ferrara, lo scrittore e analista G.Lannutti (esperto di politiche mediorientali) ecc.
Il programma completo è sul sito http://www.officina99.org

CENTRI SOCIALI NAPOLETANI
RETE CAMPANA PER IL REDDITO SOCIALE E I DIRITTI

Ps: Chi ritiene che basti staccare la corrente per impedire le attività dei centri si sbaglia di grosso, noi la corrente la portiamo “in corpo” e non solo grazie ai generatori…



DISTRIBUITO DURANTE L'AZIONE DI QUESTA MATTINA:
ELETTRICITA’ ED ACQUA CE LE SIAMO CONQUISTATE
GIU LE MANI DAI CENTRI SOCIALI!!!

In queste settimane, in seguito ad una campagna stampa diffamatoria ed ignobile orchestrata dal quotidiano fascista “il Roma” e dalle forze politiche che rappresenta, contro il Centro Sociale OFFICINA 99, l’ ENEL dopo svariati anni di indifferenza ha intrapreso una vera e propria azione di sabotaggio attraverso il ripetuto distacco dell’ energia elettrica alla struttura di Via Granturco. Ad un primo distacco è seguita la rimozione della stessa centralina, eseguita in maniera furtiva nella primissima mattinata con modalità anomale ed avallata dal tacito consenso della Prefettura e delle forze dell’ “ordine”. Stessa sorte che fa pensare ad un unico disegno repressivo, è toccata agli altri posti occupati, il Damm, il laboratorio Insurgenzia, il Macello, Terra Terra…

Forse non sanno… che il Centro Sociale Officina 99, occupato il 1° Maggio del 1991 dopo un decennio di fatiscenza e totale abbandono, è diventato fin da subito punto di riferimento ed aggregazione per centinaia di giovani della degradata periferia orientale e del resto della città di Napoli; uno dei pochi spazi di aggregazione nel deserto di cemento e ferro lasciato dalla dismissione industriale di quel territorio. Uno spazio riconosciuto a livello nazionale di produzione culturale, artistica, musicale, sganciato dalla logica del business e a disposizione della collettività, dove si continua a sperimentare la pratica dell’autogestione e dell’autorganizzazione come nuova forma di partecipazione pubblica.
Uno spazio sociale di confronto e di organizzazione dei lavoratori precari per la rivendicazione di nuovi diritti a partire dal reddito.
Un luogo di elaborazione politica, senza deleghe e senza poltrone, fatta di azione diretta nelle mille battaglie cittadine a fianco di chi non ha voce: dai disoccupati ai migranti, dagli studenti ai senza casa, per rivendicare reddito e lavoro per tutti, per opporsi agli sfratti, per contrastare il copyright ed il proibizionismo, i padroni del mondo e le loro politiche di globalizzazione.

Attualmente ospita, in maniera sempre gratuita cineforum per bambini, laboratori e corsi di informatica, uno sportello informativo e di lotta sul reddito, gruppi musicali che non possono permettersi di provare nelle sempre più costose sale prova presenti sul mercato, concerti ed iniziative culturali di ogni tipo.

Oppure forse sanno… ed hanno paura che possa diffondersi come un virus in città, come sta accadendo in questi mesi con la nascita di nuove occupazioni in Via Rossaroll, Via Terracina, ed hanno pensato che è meglio intervenire.
Ma hanno fatto male i loro conti!!!
Queste esperienze sono patrimonio della città, conquistato dai movimenti di lotta con anni di sacrifici di lotte, di gioia e non ci fermeranno togliendoci la corrente o l’acqua.



CENTRI SOCIALI OCCUPATI AUTOGESTITI
RETE CAMPANA PER IL REDDITO SOCIALE E I DIRITTI


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