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Yassin , le reazioni internazionali
by by agenzie di stampa Monday, Mar. 22, 2004 at 1:23 PM mail:

Le reazioni internazionali

Le reazioni nel mondo

Il primo a condannare l'assassinio di Yassin è stato Jack Straw, ministro degli esteri inglese.
Il raid israeliano che ha portato questa mattina all'uccisione dello sceicco Yassine, capo spirituale di Hamas, e' un'azione ''inaccettabile'' e ''ingiustificata''. Così ha dichiarato Jack Straw, mettendo in dubbio che l'operazione di Israele ''possa raggiungere il suo obiettivo''. Al suo arrivo alla riunione dei ministri europei degli Esteri, Straw ha sottolineato che Israele non aveva il diritto di condurre un simile raid e, ha aggiunto, ''per questo la condanniamo''.
Gli fa eco Villepin, ministro francese, che sostiene che quello di oggi è un gesto fuori dalla legalità internazionale, come tutti gli omicidi mirati, già precedentemente condannati dalla Francia.
La condanna arriva poi anche dalla Germania e dalla Polonia, entrambe preoccupate per quello che potrà succedere adesso nell'intera regione. La Polonia, in particolare, si mostra preoccupata per la situazione in Irak.
''Capisco che Israele difenda la propria sicurezza'', ha detto il ministro polacco Cimoszewicz, aggiungendo tuttavia che operazioni simili non costituiscono ''probabilmente il mezzo migliore'' per lo Stato ebreo di raggiungere i suoi obiettivi.
Molto tarda la reazione dell'Italia, che condanna per bocca del ministro Frattini, mentre D'alema annuncia che sarà domani a Tel-Aviv, come previsto.
Infine, la condanna dell'Unione Europea attraverso Javier Solana, che dichiara che questa azione mette in dubbio la possibilità di un processo di pace.
Solana sottolinea come''la politica dell'Unione Europea ha sempre condannato'' queste azioni, e aggiunge che ''in questo caso particolare, la condanna e' ancora piu' ferma''. Secondo il capo della diplomazia europea, inoltre, il raid israeliano ''non aiutera' a trovare una buona soluzione'' per il ritiro delle truppe israeliane dalla striscia di Gaza.

Non esprimono condanna ma invitano alla calma gli Stati Uniti, con un comunicato emesso dal Dipartimento di Stato.
E' improbabile comunque che gli USA non fossero stati precedentemente avvertiti.
La Russia, membro del quartetto che ha stilato la road map (assieme a Usa, Gb e Ue) esprime anch'essa preoccupazione per il processo di pace.

Se le reazioni in occidente sono scontate e comunque improntate alla diplomazia, maggiore durezza si ritrova nelle parole dei ministri dei paesi dell'aerea mediorientale.

Il presidente egiziano, Hosni Mubarak, ha condannato con energia l' uccisione dello sceicco Yassin, che ha definito ''un'aggressione vile, crudele e feroce, mal calcolata e inaspettata''. Per questo ha deciso di sospendere ''la partecipazione dell' Egitto alle celebrazioni organizzate dalla Knesset per l' anniversario di pace tra Egitto e Israele''. Per Mubarak - che ha parlato a giornalisti durante una conferenza stampa non annunciata - questo atto ''provoca l' aborto della pace nella regione'' e ''gli israeliani hanno tentato di approfittare dell' anno di elezioni in America per commettere atti non calcolati''. Il presidente egiziano ha quindi messo in guardia contro le ricadute di questi atti sull' intera regione ed ha considerato che ''Yassin era un uomo paralizzato e siamo stati sorpresi dalla notizia del suo assassinio con missili durante un' operazione militare israeliana''

Il Consiglio di governo iracheno ha condannato l'assassinio dello sceicco Yassin. ''Questo omicidio non servira' che a rafforzare le giustificazioni a favore degli atti di terrorismo nel mondo'', ha detto Muaffak al-Rubai, membro sciita indipendente del Consiglio. Anche il leader radicale sciita Moqtada Sadr ha denunciato l' ''atto criminale'', manifestando collera ''contro i nemici della religione'' e offrendo ''aiuto morale e fisico ai fratelli musulmani''.

Una forte condanna dell' omicidio e' stata espressa dalla Guida suprema dell' Iran, Ali Khamenei, che ha accusato Israele di essere ''un regime sionista usurpatore'' che e' ''votato alla distruzione''. Khamenei ha anche definito la morte di Yassin un ''martirio''. Il presidente Mohammed Khatami ha dichiarato che ''questo crimine riflette la bestialita' e l' angoscia del regime sionista davanti alla gloriosa resistenza della volonta' palestinese'', chiedendo che la comunita' internazionale ''risponda all' appello dei Palestinesi oppressi''. Il portavoce del Ministero degli Esteri, Hamid Reza Assefi, ha affermato che l' uccisione di Yassin costituisce un atto di ''terrorismo e di barbarie. Si tratta di un atto criminale, che costituisce un nuovo esempio del terrorismo e della barbarie del regime sionista''. Per il portavoce degli Esteri, ''l' indifferenza della comunita' internazionale davanti all' oppressione dei Palestinesi ha reso il regime sionista ancora piu' insolente nelle sue azioni''. Per l' ex presidente iraniano Akbar Hashemi Rafsanjan, ''il martirio di questo combattente della rivoluzione sara' lo spunto per la continuazione di una lotta ancora piu' forte dei Palestinesi oppressi contro gli occupanti terroristi israeliani e i loro sostenitori americani''


Il re Abdallah II di Giordania ha condannato l'omicidio, definendolo un crimine.
"Questo crimine provocherà soltanto una escalation di violenza e di instabilità nella regione. Noi proviamo collera, dolore, per quello che succede nonostante i nostri sforzi, impiegati con tutte le parti in conflitto, ma soprattutto con Israele, per evitare questo crescere della loro azione militare". Così dice il comunicato del re di Giordania, secondo paese dopo l'Egitto a firmare un trattato di pace con Israele nel 1994.

E condanna anche da due ministri del governo Sharon, Poraz e Lapid, che hanno disapprovato l'azione che ha portato all'uccisione dello sceicco Ahmed Yassin. Molti israeliani pagheranno con la vita questo omicidio, secondo il ministro dell'Interno Avraham Poraz, che ha aggiunto in un commento oggi alla radio: ''Certamente quelli che stanno preparando atti di terrorismo sono un nostro target, ma Yassin non era una 'bomba pronta a esplodere'''. Poraz ha detto che nel consiglio dei ministri lui e il responsabile della Giustizia Yosef Lapid avevano espresso la scorsa settimana il loro dissenso su un'azione mirata per eliminare Yassin - dopo il doppio suicidio di due palestinesi che era costato la vita a dieci persone in Israele. ''Ho paura che abbiamo aperto una fase in cui molti moriranno'', ha detto Poraz.



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