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via Adda: chiesto un incontro con il prefetto
by adda Tuesday, Mar. 30, 2004 at 9:53 PM mail:

Cronologia delle ultime ore in via Adda. Si attende un incontro con il prefetto.

Via Adda, tra repressione e menzogne
Le proposte degli abitanti

Sabato 27 marzo, ore 13
Una pattuglia dei carabinieri chiede i documenti ad un rom occupante di via Adda, nei pressi della casa.
Lui gli mostra la richiesta di asilo politico, loro gliela strappano. Interviene una ragazza per chiedere spiegazioni. I carabinieri la aggrediscono, la insultano, la ammanettano, la picchiano. Ma gli abitanti di via Adda vedono ed escono, vanno in soccorso dei due loro compagni. I carabinieri hanno paura e scappano riuscendo a portare con loro il rom, ma ….."dimenticando" la ragazza ammanettata.

Domenica 28 marzo, ore 14,30
Questa volta è una pattuglia di polizia ad agire. Due minorenni vengono fermati davanti alla casa. Loro dicono che i documenti sono in casa con i genitori e si rifiutano di seguire i poliziotti in centrale.
La polizia allora li prende con la forza
Quando gli abitanti escono a soccorrere i minori, uno di essi ha la testa sotto lo scarpone di un poliziotto, l’altro sta per essere ammanettato. I poliziotti sparano tre colpi di pistola, prima di allontanarsi.
lasciando ancora una volta le manette e due ragazzi feriti che verranno curati all’ospedale Fatebenefratelli

Lunedì 29 marzo, ore 5
La maggior parte dei quotidiani milanesi riporta le notizie sulle provocazioni poliziesche del giorno precedente basandosi esclusivamente sulla versione fornita dalle autorità: i poliziotti e i carabinieri appaiono vittime innocenti di feroci aggressioni da parte degli abitanti di via Adda, dipinti come mostri da eliminare al più presto. Alla vergognosa campagna stampa, orchestrata dalle peggiori forze reazionarie della città (An e Lega Nord su tutte) sembrano associarsi anche i diessini e il Prefetto, che parlano di linea dura contro gli occupanti e superando a destra lo stesso governo che ha sottomesso l’ipotesi di uno sgombero ad una vera alternativa per gli abitanti di via Adda tra cui, vale la pena ricordarlo, molti bambini iscritti a scuola.

Martedì 30 marzo ore 12
Mentre continua la vergognosa campagna stampa che, nella sostanza, ha occultato le versioni fornite dagli abitanti, con tanto di prove, una pattuglia dei Vigili Urbani intima ad una squadra allestita dagli occupanti per ripulire i marciapiedi intorno e di fronte alla casa occupata, di interrompere il loro lavoro.
La squadra si rifiuta. Ennesimo battibecco. Vengono tirate fuori ancora una volta le manette. Questa volta l’intervento dei membri del consiglio evita l’ennesimo scontro.
Ma i secchi e le scope vengono sequestrate. Incredibile!!

Vogliamo interrompere questa escalation di violenza razzista con una proposta che va nel senso di trovare una soluzione effettiva alla situazione, e che abbiamo chiesto di discutere col Prefetto di Milano

La soluzione che noi intravediamo si basa su due ipotesi distinte
a) Ristrutturare e bonificare lo stabile perché é proprio nelle carenze strutturali che vanno individuate le cause principali del degrado procurato al vicinato e non certo, come sostengono le varie voci razziste, nella innata tendenza a non rispettare le regole civili di convivenza da parte dei rom
b) Trovare un’altra soluzione abitativa, per una popolazione storicamente stanziale come i rom rumeni.
Una casa, e non un campo di periferia, tantomeno via Novara e via Triboniano, sono la condizione indispensabile per porre fine all’occupazione di via Adda.

Entrambe le soluzioni otterrebbero il risultato di porre fine alle lamentele di una parte del vicinato; di rispettare le esigenze di una minoranza storicamente stanziale e oppressa e soprattutto si scongiurerebbe la possibilità di uno scontro cruento la cui violenza non è difficile da immaginare ma le cui conseguenze effettive forse nessuno è in grado di prevederle;

Non è facile per noi in questo momento immaginare qualcuno disposto ad ascoltare le nostre richieste, ma continuiamo a confidare nel buon senso di chi gestisce le redini della città e non solo.
Noi, per quanto ci concerne, continueremo e rafforzeremo la strada dell’autodifesa, attraverso l’impegno attivo di tutti gli abitanti e di chi sceglierà di schierarsi con noi, convinti che la nostra lotta va nel senso di affermare il pieno diritto alla casa per tutti e a sconfiggere ogni forma di razzismo


Il consiglio di via Adda

Milano 30 marzo 2004

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