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[Bolivia]: un minatore si fa esplodere nel Parlamento
by econoticiasboliva(trad.garabombo) Saturday, Apr. 03, 2004 at 5:07 PM mail:

da www.econoticiasbolivia.com

La Paz- 30 marzo 2004- L'ex minatore Eustaquio Icachuli Collaca, bravuomo, padre di familgia ed ex
lavoratore del combattivo distretto boliviano di Siglo XX si è fatto esplodere con della dinamite alle tre del pomeriggio di oggi negli eleganti saloni dell'Onorevole Congresso Nazionale.
Qualche ora prima era stato bloccato dalla polizia che vigilava l'ingresso del Parlamento, ed era stato trovato con dei candelotti di dinamite attaccati al corpo; si era recato al Parlamento per chiedere che gli venissero resituiti i contributi che aveva versato al sistema di Sicurezza Sociale durante una vita intera di lavoro.
Non si sa cosa avrebbe detto prima di farsi esplodere ma di certo era lì per reclamare giustizia. Dalla FEderazione di Minatori avvertono: "Uno ad uno voleremo in cielo con le autorità", accusando anche il governo nazionale neoliberista di Carlos Mesa di "insensibilità e disonestà".
"il governo è al potere da 5 mesi e non è stato fatto niente per gli ex minatori senza pensione. noi non abbiamo i soldi per portare il pane a casa, dopo una vita passata a lavorare e a sorreggere l'economia del noatro paese".
In questa condizione sono migliaia di lavoratori delle minere che a metà anni '80 sono stati licenziati dalla COMIBOL (Corporazione Minatori Boliviani), che venne ridimensionata e legata ai progetti di sviluppo neoliberista dei settori dell'imprenditoria. In questa occasione il vecchio Sistema di Sicurezza Sociale venne eliminato per lasciare il passo al sistema privato delle Amministrazioni dei Fondi Pensionistici. Risultato: oggi questo gruppo di ex minatori, tutti in età avanzata, si trovano senza lavoro
e senza pensione.

Con il minatore sarebbero morti due capi della polizia e feriti un altro paio.
Al "minatore martire" sono pronti a rendere omaggio in più di mille tra i minatori di tutti il paese accorsi nella capitale La Paz, e subito dopo, appoggiati dalla Centrale operaia Boliviana (COB) a reiniziare il loro percorso di lotta.
La figlia di Eustaquio ha dichiarato: "Mio padre è morto per l'ingiustizia, la corruzione e il furto che esistono in questo paese. Da sette anni aspettava che venisse messa a posto la situazione della pensione e da sette anni veniva a La Paz perchè gli promettevano che si sarebbe risolto tutto. E lo hanno preso in giro per sette anni".

Eustaquio era un uomo della cosiddetta "generazione Sandwich", ovvero di cittadini boliviani lavoratori
dello stato che si trovarono nel pieno della riforma del sistema pensionistico e ne uscirono senza lavoro
ne pesnione. Era pronto a immolarsi, secondo quanto raccontano i suoi compagni, fin dal 2001, dopo che la
sequela di presidenti della nazione arrivati al potere avevano continuato a promettere giuste soluzioni e
ad ignorarle puntalmente poco dopo. Ultime dichiarazioni dal fronte dei minatori: "Ci sono almeno altri 20 uomini-bomba pronti ad immolarsi".






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