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PASSA DDL GASPARI
by programma Thursday, Apr. 29, 2004 at 2:21 PM mail: P2

COME DA PROGRAMMA DELLA P2...

DDL GASPARRI: SI' DEFINITIVO DAL SENATO
ROMA - Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge Gasparri con 142 si', 91 no e 1 astenuto.

DDL GASPARRI: PUNTO PER PUNTO, LA RIFORMA TV - Il dimagrimento del Sic, il paniere in base al quale si calcolano i limiti Antitrust; le nuove norme per il digitale terrestre; l''allungamento in vita' del cda Rai; il divieto di incroci tv-giornali fino al 31 dicembre 2010: sono le principali novita' introdotte nel ddl Gasparri, approvato oggi in via definitiva dal Senato, dopo il rinvio alle Camere da parte del Capo dello Stato Ciampi. Questi i punti cardine della riforma tv. TETTI ANTITRUST E PUBBLICITA' (art. 15) - Fermo restando il divieto di posizioni dominanti nei singoli mercati, non si puo' superare il 20% dei ricavi complessivi del Sic (canone, pubblicita' nazionale e locale, televendite, sponsorizzazioni, attivita' di diffusione realizzate al punto vendita tranne le azioni sui prezzi, convenzioni con soggetti pubblici, offerte tv a pagamento, abbonamenti e vendite di quotidiani e periodici inclusi libri e dischi in allegato, agenzie di stampa nazionali, editoria elettronica e annuaristica anche per il tramite di Internet, utilizzazione delle opere cinematografiche).

Dalla torta del Sic, elemento centrale del messaggio di rinvio di Ciampi, sono stati eliminati libri e dischi (esclusi quelli allegati ai giornali), la produzione di cinema e fiction, la produzione degli spot, le pubbliche relazioni, il Fondo unico per lo spettacolo e sono state limate voci come Internet, arrivando cosi' a 9 miliardi di euro di tagli rispetto alla formulazione originaria. L'attuale valore, secondo le stime del Sole 24 Ore, ammonterebbe a 26 miliardi di euro. Confermato il limite asimmetrico del 10% per Telecom Italia (unico operatore ad avere piu' del 40% dei ricavi nelle tlc). Chi possiede piu' di una rete televisiva non potra' acquisire partecipazioni in quotidiani o costituire nuove imprese fino al 31 dicembre 2010 (e non piu' 2008).

Quanto agli affollamenti pubblicitari, solo gli spot sono soggetti ai limiti orari (18% per le tv commerciali), mentre le altre forme di pubblicita', comprese le telepromozioni, sono soggette solo ai limiti quotidiani (15% per gli spot, elevabile al 20% in caso di telepromozioni e televendite, massimo per un'ora e 12 minuti al giorno). L'art. 14 stabilisce che l'Autorita' per le Comunicazioni, nel caso in cui accerti che un'impresa supera il 20% del Sic, adotti un atto di pubblico richiamo. In caso di accertata violazione, procede in base alla legge Maccanico (anche con misure deconcentrative).

DIGITALE (art. 25) - Dal primo gennaio 2004 la Rai deve coprire il 50% della popolazione con due blocchi di diffusione; entro il primo gennaio 2005 il 70% della popolazione. Questo per avvicinarsi alla scadenza della legge 66 del 2001, cioe' il passaggio definitivo alla nuova tecnica di trasmissione entro il 31 dicembre 2006: fino ad allora le concessioni analogiche (compresa Retequattro) vengono prorogate. Modificato dopo il rinvio della legge, l'articolo 25 ingloba il testo del decreto salvareti: l'Autorita' verifica entro il 30 aprile 2004 la diffusione del digitale in base a tre parametri (quota di popolazione coperta dal nuovo segnale, presenza sul mercato di decoder a prezzi accessibili, offerta di programmi ad hoc) e nei trenta giorni successivi relaziona a governo e Parlamento. In caso di verifica con esito negativo, adotta i provvedimenti previsti dalla Maccanico.

RAI (artt. 20 e 21) - La tv pubblica avra' un consiglio di amministrazione di nove membri, in carica per tre anni e rieleggibili una sola volta. Fino alla prima fase della privatizzazione (alienazione del 10% del capitale), sara' la Commissione di Vigilanza a nominare sette membri del Cda (con voto limitato ad uno, cioe' 4 alla maggioranza e 3 all'opposizione), mentre gli altri due, tra cui il presidente, saranno invece scelti dal Ministero dell'Economia. La nomina del presidente diventa pero' efficace con il parere favorevole, a due terzi, della Vigilanza. A regime, i nove membri saranno nominati dall'assemblea dei soci. Il presidente sara' nominato dal Cda, fermo restando il parere favorevole, a due terzi, della Vigilanza. Il rinnovo dei vertici Rai era stato fissato al 28 febbraio 2004, data pero' superata dai fatti: si e' stabilito cosi' che i nuovi criteri di nomina dei vertici Rai diventano operativi tre mesi dopo la chiusura della prima offerta di pubblica vendita. Questa scattera' entro quattro mesi dalla fusione della Rai in Rai Holding, che a sua volta dovra' essere completata entro due mesi dall'entrata in vigore della Gasparri. Fino al 31 dicembre 2005, comunque, sono vietate cessioni di rami d'azienda.

TV LOCALI - Ogni operatore puo' avere fino a tre concessioni o autorizzazioni in ogni bacino regionale, e fino a sei per regioni anche non limitrofe. Il limite quotidiano di affollamento pubblicitario sale dal 35% al 40% comprese le televendite. TUTELA MINORI - L'articolo 10 da' forza di legge al codice di autoregolamentazione tv-minori e prevede 'adeguata pubblicita'' per le sanzioni inflitte in caso di violazione sia dall'Autorita' sia dal comitato di applicazione del codice.
29/04/2004 14:30



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