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Sciopero della fame nelle carceri peruviane
by xu Friday, May. 14, 2004 at 1:28 PM mail:

E’ dal 3 di maggio che continua lo sciopero della fame iniziato dai prigionieri politici alla Base Militare Navale del Callao a Lima, cui si sono aggiunti centinaia di detenuti politici nel resto del paese.



Allo sciopero partecipano sia prigionieri Tupacamaros che detenuti di Sendero Luminoso.

All’origine della protesta, le condizioni di detenzione alla Base Navale che sono state soggette a nuove ed arbitrarie restrizioni.

Secondo la legislazione peruviana e internazionale nessun civile dovrebbe essere recluso in una struttura militare e le stesse autorita’ della Marina hanno chiesto in piu’ occasioni la chiusura di questo carcere.

Fra le restrizioni recentemente introdotte ci sono vari ostacoli alle visite dei familiari e degli avvocati.

Con la protesta i prigionieri rivendicano quindi sia il diritto ad essere trasferiti ad un carcere civile, sia il diritto alla difesa.

Nel caso dei Tupacamaros infine, i prigionieri vogliono anche portare l’attenzione all’archiviazione delle denunce di uccisione extragiudiziale relative ai compagni uccisi nella Residenza dell’Ambasciatore Giapponese nel 1997. Nonostante le terribili conferme dei medici che hanno eseguito le autopsie, infatti, il Tribunale Militare ha decretato l’impunità dei responsabili del massacro. I Tupacamaros chiedono che il caso, come previsto dalla legge, venga dibattuti davanti ad una Corte Civile.





L’occupazione della residenza dell’ambasciatore giapponese a Lima avvenne nel dicembre 1996 e si concluse violentemente nell’aprile del 1997 con l’intervento delle teste di cuoio dell’allora presidente Fujimori (ora sotto accusa per corruzione e violazioni dei diritti umani).



Dall’inizio vi furono denunce sulle uccisioni a freddo dei guerriglieri avvenute dopo la loro resa.



La denuncia fu portata avanti formalmente dall’allora diplomatico giapponese Hidetaka Ogura secondo il quale vi furono numerosi altri testimoni che videro i guerriglieri arresi: si tratta di diplomatici, imprenditori, magistrati, anche loro ostaggi nella residenza.

(A nessuno degli ostaggi fu torto un capello durante tutto il periodo dell’occupazione. L’unica vittima peri’ durante l’operazione di riscatto della polizia).



Il governo Toledo, incaricato di riportare la democrazia in Peru’, ha promosso indagini sulle uccisioni, facendo disseppellire i corpi e sottoponendoli allo studio di un’equipe forense. Qui sotto riportiamo i risultati delle autopsie resi noti nel dicembre del 2003.



A dicembre del 2003 il tribunale militare, cui era stata attribuita la competenza per il processo relativo alle uccisioni extragiudiziali, ha pero’ archiviato il caso.

Nel mese di marzo 2004 la Commissione Interamericana per i Diritti Umani ha accettato il caso sollevato dai familiari dei tapacamaros uccisi dalle forze armate durante l’operazione Chavin de Huantar.

Ora la Commissione Interamericana dovrà valutare se è corretta la richiesta dei familiari affinchè il processo si compia in sede civile.





Risultati dell’equipe forense:



Eduardo Cruz Sanchez (detto Tito)

La testa era iperflessa quando ha ricevuto il colpo tiratogli dal lato. Chi ha sparato doveva stare piu’ in alto della vittima. Presentava poi una lesione alla caviglia destra che non mostrava infiammazione, da che si deduce che sarebbe stato catturato prima di essere ucciso.



Nestor Cerpa Cartolini

Ha ricevuto 11 proiettili sparati da dietro e da davanti, cosi’ come dall’alto al basso. Ha poi una perforazione nella parte posteriore del collo.



Rolly Rojas Fernandez

Presenta due buchi al lato posteriore destro della testa e altri due alla nuca. Ha ricevuto i colpi dal basso all’alto, cioe’ quando gia’ era sottomesso. Aveva anche un’altra perforazione alla nuca, pero’ il proiettile lo ha colpito quando aveva il collo inclinato, la testa girata verso destra e la bocca aperta.



Bosco Honorato Salas

E’ stato colpito dall’alto con due proiettili al lato frontale e destro della testa.



Edgard Huamani Cabrera

Prima e’ stato colpito da un colpo alla testa, poi gli hanno sparato alla parte sinistra del naso, per dargli infine il tiro di grazia alla nuca.



Eber Borda Hurtado

Ha ricevuto uno sparo alla nuca dopo aver ricevuto cinque proiettili ai lati sinistro e destro della testa quando si trovava di spalle rispetto a chi ha sparato.



Ivan Meza Espiritu

E’stato colpito alle spalle al lato destro della testa e poi con un colpo alla nuca.



Alejandro Huamani Contreras

Ha ricevuto il tiro di grazia alla nuca dopo essere stato colpito da dietro al lato sinistro





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