Proposta del Prof. Serrao (VIVISEZIONE)
"Reni, esperimenti sui maiali"
(La Sicilia, 20 maggio 2004, articolo di Rossella Schembri)
RAGUSA - I maiali destinati al macello anziché finire sui bancali
delle macellerie e dei supermercati sotto forma di fettine o costate,
potrebbero servire come cavie per lezioni pratiche di «laparoscopia» per laureati alla facoltà di Medicina e specializzandi in Urologia. L'idea è del primario di Urologia dell'ospedale Civile di Ragusa, il professore Antonio Serrao che qualche mese fa ha avanzato la proposta all'Istituto zooprofilattico sperimentale di Ragusa. «Naturalmente si tratterebbe solo dei maiali destinati alla macellazione e ovviamente per essere sottoposti agli interventi chirurgici sarebbero opportunamente anestetizzati, esattamente come avviene per i pazienti che necessitano di operazioni del genere» spiega il professore Serrao. Il primario del reparto di Urologia è specialista della materia dal 1975, è stato allievo di J.E.A. Wickham ed è stato anche professore associato dell'Università di Catania e titolare della cattedra di Urologia dall''81 al 1995 presso l'Università di Catania. Dal 1995 dirige l'Unità complessa di Urologia di Ragusa ed è anche il segretario regionale dell'Associazione urologi italiani. Perché realizzare interventi proprio sui maiali? «Perché hanno il sistema renale più simile all'uomo - dice Serrao - solo che ho potuto constatare che questo progetto che vorremmo realizzare, è molto difficile da concretizzare per tutte le questioni burocratiche da risolvere. E' più facile fare la laparoscopia sugli esseri umani piuttosto che sui maiali». Secondo l'ipotesi del professore Serrao gli interventi chirurgici sugli animali anestetizzati dovrebbero essere realizzati nella sede dell'istituto zooprofilattico di Ragusa. In effetti l'idea di Serrao è stata messa in atto anche in altre province d'Italia, proprio al'interno degli istituti zooprofilattici. In realtà in qualche caso, come era presumibile, la possibilità di eseguire interventi chirurgici su maiali per fare lezioni agli studenti universitari specializzandi ha destato la protesta delle associazioni animaliste (le quali ritengono che le operazioni chirurgiche siano al pari della vivisezione). «Intanto realizzare un progetto del genere, dato che riguarda una questione delicatissima e complessa non è una cosa che si fa dall'oggi al domani - dice il direttore dell'istituto zooprofilattico di Ragusa Giovanni Tumino - poi questa richiesta mi è arrivata mesi fa e poi non ho saputo più nulla. Ad ogni modo perché l'Istituto zooprofilattico di Ragusa si trasformi in sede di questo progetto dovrebbe acquisire un accreditamento che allo stato attuale non possiede». Esiste, per questo, un centro di referenza nazionale per il benessere animale, un organismo che ha vita abbastanza recente, che si occupa di casi come questi.
Per chi vuol far sapere come la pensa…: comitato.bioetico@ausl7.rg.it g.sava@ausl7.rg.it info@studimedicieliseo.it console@pa.izs.it
|