Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2004/06/569091.php Stampa i commenti.

I sostenitori di Bush preparano un super 11/9?
by Webster Griffin Tarpley Saturday, Jun. 12, 2004 at 1:18 PM mail:

I: Voci e dichiarazioni

Toronto, 30 maggio – Fonti dell'intelligence sostengono decisamente l'eventualità di prossimi attacchi terroristici tipo ABC (atomico-batteriologico-chimico) contro Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada e altre nazioni. Questi attentati comprenderebbero esplosioni nucleari, bombe radioattive sporche, gas velenosi e altre armi chimiche o agenti biologici, rilasciati su città quali New York, Los Angeles, Chicago, Washington DC, Vancouver BC, o Londra.
L'obbiettivo di queste azioni sarebbe quello di ottenere uno shock mondiale molto superiore a quello dell'11 settembre, con lo scopo di fermare il collasso dell'amministrazione Bush, delle strutture finanziarie concentrate su Wall Street e, in termini più generali, della posizione strategica USA-GB. Gli attentati verrebbero attribuiti dall'intelligence USA/GB a gruppi terroristici controllati, che funzionerebbero come capi espiatori; i mass media avranno il compito di legare tali gruppi all'Iran, Siria, Cuba o Corea del Nord.
Gli organizzatori degli attentati in realtà saranno gli stessi che hanno organizzato gli eventi dell'11 settembre, resi capaci di continuare nelle loro azioni dal fallimento di tutte le inchieste sull'11 settembre.

Queste forze si trovano adesso nella disperata necessità di sfuggire dall'attuale spiacevole posizione.
Il loro scopo è quello di stabilire una dittatura fascista neocon negli Stati Uniti, con leggi marziali, tribunali speciali, censura dei media ed un efficace e persuasivo sistema di polizia.

Le chiacchere a Washington indicano un terrorismo sponsorizzato dallo Stato su grande scala, sotto il comando dei disperati della fazione neocon. L'imminente evento sarà un'autorete per gli americani.

In sintesi, un colpo di stato è ciò che si sta organizzando negli Stati Uniti – non contro l'attuale governo bensì un colpo di stato con lo scopo di disciplinare e costringere l'intero processo politico verso aggressioni contro stati stranieri, con un sicurezza interna assicurata da leggi eccezionali. Va da sé che gli organizzatori di questo colpo sono criminali, criminali di guerra e traditori verso il loro paese.

Il punto principale di questa propaganda, necessaria per la credibilità del futuro attentato ABC, è stato la conferenza del 26 maggio tenuta dal Procuratore Generale Ashcroft e dal Direttore dell'FBI Robert Mueller con la quale è stato annunciato per la prossima estate l'attacco terroristico. Secondo segnalazioni dei servizi "agenti americani hanno ottenuto nuove informazioni ritenute altamente credibili secondo cui al-Qaeda o altri terroristi si trovano già negli Stati Uniti e si stanno preparando a lanciare un grosso attacco questa estate…" (AP, 25 maggio 2004)

Qui di seguito riportiamo le prove che sostengono questa tesi. Non è una analisi esaustiva ma sufficientemente comprensibile per stabilire che esiste di fatto una nuova situazione.

Dichiarazioni ufficiali

Dall'inizio di aprile, c'è stata un'escalation qualitativa in sollecitudine e veemenza della demagogia terroristica dell'amministrazione Bush. Bush e particolarmente Cheney hanno fatto della minaccia terroristica il loro armamentario dall'11 settembre 2001, ma i primi giorni dell'aprile 2004 rappresentano uno spartiacque, per ragioni che diremo più avanti.

Una drammatica svolta è avvenuta il 21 aprile quando Bush ha tenuto due discorsi che rappresentavano una palpabile escalation del tono della sua solita demagogia basata sul terrorismo e sulla paura. Nel pomeriggio rassicurava la stampa che l'Iran "avrà a che fare con noi" se proseguirà nel programma di sviluppo nucleare. Bush definì gli Stati Uniti come un "campo di battaglia nella lotta al terrorismo".

E sempre nello stesso discorso si affannò a potenziare la grandezza di al-Qaeda, i cui membri erano da lui definiti "astuti…decisi…e sofisticati". Poiché i terroristi sono così formidabili, per Bush gli Stati Uniti sono un "paese difficile da difendere. I nostri servizi segreti sono bravi. Ma non possono essere perfetti, questo è il problema. Stiamo distruggendo alcune cellule qui in America. Ma il fatto è che siamo un paese vasto".

Più tardi parlò delle stesse cose ad un incontro alla Casa Bianca "..Bush ha detto ai leader repubblicani del congresso …. di essere quasi certo che i terroristi tenteranno un grosso attacco contro gli Stati Uniti prima delle elezioni….I leader rimasero colpiti dalla determinazione e gravità delle parole di Bush…" (Washington Post, 22/04/04)

Il Vice Presidente Cheney va predicendo attacchi imminenti sugli USA in molti dei suoi discorsi dal 20 maggio 2002, ma nel recente discorso al Fox News Sunday annunciava che "nella mia opinione le possibilità di un futuro attacco contro gli Stati Uniti sono quasi certe. Per Cheney, il problema del futuro attacco non riguarda "se avverrà, ma quando".

Alcune settimane dopo, in un resoconto pubblicato da US News and World Report, dal titolo "Scenario da incubo sulla Casa Bianca", e che rifletteva l'opinione di alti funzionari dell'amministrazione di Bush, si poteva leggere: "Accadrà nel procinto delle elezioni. E si potranno avere due scenari. Nel primo si ipotizza un attacco su Washington, probabilmente sul Capitol, dove avrebbe dovuto schiantarsi l'aereo caduto in Pennsylvania. Nel secondo si prevedono attacchi più piccoli ma frequenti su Washington e altre importanti città. Per prepararsi l'amministrazione sta tenendo addestramenti segreti per i propri agenti. L'11 settembre si è avuto un senso di confusione, ora abbiamo un senso di ordine…Noi non siamo come la Spagna, che ha estromesso il suo governo giorni dopo l'attentato" (US News and World Report, 17 maggio 2004)

Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Condoleezza Rice ha detto a Fox News il 19 aprile che il governo si sta preparando per possibili atti terroristici prima delle elezioni presidenziali. Riferendosi all'attentato di Madrid, la Rice dichiarava che la probabilità che i terroristi possano influenzare l'elezione può "essere da loro ritenuta un'occasione ghiotta" e che i terroristi "potrebbero aver imparato una brutta lezione dalla Spagna".

Condoleezza Rice ha espresso questi concetti durante il lungo tour americano dell'ex primo ministro spagnolo Aznar, estromesso dalla guida della Spagna in quanto il 90% degli spagnoli hanno rifiutato il suo asservimento a Bush nell'appoggiare l'invasione dell'Iraq e, in parte, per le sue bugie sugli attacchi dell'11 marzo a Madrid. Aznar è considerato un neocon e il suo partito contiene i resti dell'apparato fascista-falangista di Francisco Franco. Aznar appoggia la tesi secondo cui gli attacchi terroristici dell'11 marzo decisero le elezioni spagnole a favore di Zapatero del PSOE. Aznar sostiene anche che la sua sconfitta è una vittoria del terrorismo, in quanto il neo eletto Zapatero, agendo secondo la volontà del popolo spagnolo, ha ritirato le truppe dall'Iraq appena preso il potere.

Le elezioni spagnole sono state vissute con isterismo dall'elite di Washington, in primo luogo per il ritiro degli spagnoli, ma soprattutto perchè gli attacchi terroristici non aveva sortito l'effetto desiderato. L'opinione di Washington era che come al solito il terrorismo avrebbe spaventato gli elettori spingendoli a votare per chi si trovava in quel momento in carica, ma questa volta gli anti-Bush decisero il beneficiario. Si ritiene che Aznar abbia tentato di annullare le elezioni spagnole per continuare a governare per decreto, ma che i suoi sforzi vennero bloccati. L'esperienza Aznar porta a concludere che, .

Il 20 maggio 2004 vi sono state varie segnalazioni secondo cui nel periodo 16-17 e 19 maggio si erano tenute varie esercitazioni di simulazione terroristica da parte dell'Apparato per la Sicurezza Interna. Il 19 maggio Yahoo riportava una dichiarazione del generale Patrick Hughes secondo cui "al Qaeda vuole colpire con qualcosa di diverso dai convenzionali sistemi di esplosivi, ricorrendo ad attacchi biologici o chimici, come la bomba sporca".

A metà aprile, Aznar lanciava messaggi preoccupati riguardo ad azioni terroristiche elezioni-correlate; tale avvertimento era rivolto direttamente a Tony Blair e George Bush. Aznar: "Ho detto a George Bush, a Tony Blair e ad altri leader politici di stare estremamente attenti prima delle elezioni e di essere molto vigilanti". ci sono anche le elezioni federali in Canada e quelle per il parlamento europeo. (Once Noticias, Once-TV, 19/04/04. Mexico)

Durante la sua visita in California, Aznar ha fatto riferimento più di una volta ad un attacco terroristico che potrebbe avvenire negli Stati Uniti nel giugno 2004. (International Herald Tribune, 15, 16, 17 maggio, Los Angeles Times, 15 maggio)

"Essi faranno di tutto per far fallire gli Stati Uniti" e Zapatero "ha inviato un inadeguato messaggio ai terroristi ritirando le truppe". Aznar si è incontrato quindi con Bush alla casa Bianca. All'incontro erano presenti: il Vice Presidente Dick Cheney; Condi Rice; Colin Powell; e il capo dello staff, Andrew Card. Il portavoce lo definì un incontro "privato" con un "buon amico del Presidente".

Un importante aspetto collaterale alle dichiarazioni di Aznar risiede nel fatto che il gruppo accusato di aver eseguito gli attentati di Madrid era abbondantemente infiltrato da parte della polizia spagnola (El Mund, 6 maggio 2004), tanto che fra le persone accusate e arrestate vi erano due informatori della polizia.

Il giornale pubblicò un'inchiesta esclusiva nella quale Rafa Zhueri, che era fra gli arrestati, affermò di lavorare da anni come informatore della polizia per la Guardia Civile Spagnola (esattamente per l'UCO, Undidad Central Operativa).

La Commissione Kean-Hamilton sull'11 settembre non ha prodotto alcunché di rilevante se si esclude un'azione di propaganda-lancio per personaggi come John Lehman, ex ministro della Marina, che in recenti sessioni a New York è andato stressando ripetutamente che vi è un accordo tra gli ufficiali secondo cui presto vi sarà un attentato. La stessa cosa va dicendo l'ex sindaco Rudolph Giuliani.

L'ex capo del Comando Centrale americano, Gen. Tommy Franks, ha dichiarato alla rivista Cigar Afficionado che "presto, quest'anno, è possibile che gli USA ricorreranno a leggi d'emergenza".


Traduzione comedonchisciotte.net
Fonte: http://inn.globalfreepress.com/modules/news/article.php?storyid=355


Nota di chi ha postato l'articolo: a Roma occhio allo Spallanzani; le armi batteriologiche non hanno firma, e sono attribuibili a chi viogliono...ci vuole poco oggi a fare un video di rivendicazione.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.