Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2004/07/581618.php Stampa i commenti.

Festa,concerti e dibattito a livorno.5 anni di BAL
by soseoleo BRIG Sunday, Jul. 04, 2004 at 7:47 PM mail:

Festa di 2 giorni a Livorno, Venerdì concerto con 57100,Malasuerte e Banda Bassotti che presenta il CD pro BAL destinato a beneficenza.Sabato dibattito e musica.

Fatti, responsabili, mandanti, ispiratori, associati e sicari: equilibri precari?
Nell’esprimere soddisfazione per il dibattito tenutosi al 4° Raduno Antirazzista Internazionale di vigne di Narni (TR) vogliamo ribadire ancora una volta il nostro intervento dovuto alla nostra esperienza prodotto di questi 5 intensi anni di attività. Le nostre idee e le nostre parole, da sempre giudicati e discusse attraverso le nostre icone, sono state duramente messe alla prova da tutti quegli episodi che, volenti o nolenti, colpevoli, responsabili o meno, ci hanno posto di fronte al movimento ultras e politico come i “ciechi oltranzisti” che i borghesi di sinistra vedono in ogni buon comunista che rispetti il suo essere tale. La nostra realtà è una realtà basata sul confronto, sull’organizzazione e lo sviluppo di un’esperienza che vede incentrata la sua esistenza sulla natura ultras, ma anche sulla rivendicazione dell’utilizzo, della creazione e dello sviluppo degli spazi vivibili e autogestibili, rompendo l’accerchiamento mediatico e repressivo che il capitalismo opera su tutte le logiche di libera aggregazione e di antagonismo allo stesso. Tra questi spazi, noi vediamo la curva come prima tappa per cultura e storia territoriale, la curva è un luogo di aggregazione popolare in cui le masse si riversano ogni domenica, e negare questo significherebbe non tener conto di un dato oggettivo. Tuttavia, se pur in continuo diminuire, incontriamo ancora un po’ di scetticismo in certi ambienti dei movimenti ultras e politici, questo è forse dovuto alla sub cultura che divide da anni le due realtà, oggettivamente distinte, ma per noi non tanto lontane da legittimarne un perenne conflitto ideologico. Le infiltrazioni fasciste e xenofobe della destra all’interno del movimento ultras hanno imperversato negli ultimi anni, lacerando a molti compagni la libertà di espressione e aggregazione, prima nelle curve e poi nelle città, a cospetto di tutto questo c’è ancora che ritiene gli stadi territorio arido di idee o addirittura illegittimabile per il rapporto diretto che il gioco del calcio ha col mondo capitalistico. Concepire anche gli stadi come luoghi di contrapposizione alla logica che vuole il gioco più popolare e più bello del mondo in mano ai soliti magnati che governano una società sempre più ipocrita e oppressiva, significa iniziare a togliere i “prosciutti dagli occhi” (per i vegetariani l’insalata) a molti compagni. Concepire una cultura sociale e politica di intervento sul territorio, può aiutare le curve a crescere e a scrollare di dosso il pericolo di trasformare un movimento che ha radici proletarie profonde in un modello barbarico e ottuso, confinato alla violenza gratuita e insignificante. Anche in campo repressivo c’è ancora chi non trova, o non vuol trovare, l’ormai chiaro collegamento che c’è tra piazze e stadi, ma gli uni sono spesso palestre per gli altri. Il nostro appello a tutti i compagni di Resistenza Ultras è quello di continuare a collaborare al progetto che da 4 anni a questa parte si è evoluto ed ha prodotto un importante punto di riflessione, non solo per se stesso, ma anche per quelle parti del movimento ultras e politico che hanno accettato il confronto per sviluppare un dibattito che riesca a dare a tutti la possibilità di capire fino in fondo tutto quello che succede oggi nei rispettivi campi, perché ogni pezzetto di disinformazione lasciato al caso, rappresenta un pericolo oggettivo per tutti. Le campagne che ci hanno visti coinvolti, tanto per portare la nostra esperienza, hanno raggiunto picchi preoccupanti, siamo passati dalla distruzione, dalla disgregazione del gruppo portante della nostra curva con metodi allucinanti alla perdita totale del controllo dell’ordine in tutta la città, spianando il territorio alla repressione con vere e proprie “cacce alle streghe” basate sulla criminalizzazione delle nostre idee, considerate ispiratrici di violenza,una città dove si respira adesso con fatica e per giustificare tutto questo sono in corso istruttorie a base di dietrologia che vogliono a capo di ogni episodio un’associazione sovversiva e/o a delinquere che esuli le istituzioni dalle proprie responsabilità, dei mandanti in carne ed ossa ad ogni episodio per cui non si riesce a trovare un responsabile di fatti specifici compiuti talvolta anche a discapito del gruppo stesso. Abbiamo sempre praticato e rivendicato le nostre azioni in prima persona, senza MAI nasconderci. La nostra natura, la nostra storia, le nostre idee e la nostra cultura ci impediscono questo! I mandanti, i sicari, le associazioni per delinquere o sovversive che ricordiamo sono quelle che hanno squarciato l’Italia negli anni passati, da P.zza Fontana a Marghera, due episodi distanti e vicini allo stesso tempo che dimostrano la necessità di questo paese di creare mostri che riempiano giornali e TV, lasciando a queste tristi e irrisolte verità, il giusto spazio di archiviazione. Nonostante tutto, ci sentiamo orgogliosi di dire che siamo ancora in piedi e che questa repressione non ha leso la nostra dignità ultras e politica, una dignità che Venerdì 9 e Sabato 10 Luglio festeggia con orgoglio l’anniversario della sua aggregazione… sovversiva o a delinquere che sia.
W le Brigate Autonome Livornesi 1999
W il Fronte di Resistenza Ultras.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.