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ARSENICO? PIU’ NELL’ACQUA MINERALE
by La Nazione, (Cronaca di Siena), Monday, Jul. 05, 2004 at 12:03 AM mail:

ARSENICO? PIU’ NELL’ACQUA MINERALE Il Verde Sciarra interviene sulla presenza della sostanza in acquedotti e fiumi

La Nazione, (Cronaca di Siena), Domenica, 4 luglio 2004, pag.XIV



ARSENICO? PIU’ NELL’ACQUA MINERALE
Il Verde Sciarra interviene sulla presenza della sostanza in acquedotti e fiumi


SIENA
“Le ceneri ematitiche di Campiano “aggravante”, ma non causa prima dell’arsenico nelle acque della Maremma, che in parte sarebbe naturale. Con tutto ciò, l’aver stoccato quelle ceneri in miniera non è stato giusto. Il contesto è quello della possibilità di avere acqua con 50 microgrammi di arsenico per litro al posto di 10 (secondo la legge) nella Toscana del centro-sud, Siena compresa”. E’ il parere di Gianfranco Sciarra (Verdi) del Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Area Vasta Toscana Sud, contenuto in uno scambio epistolare con Roberto Barocci (RC di Grosseto e rappresentante dei Comitati) e Charlie Holmes (sempre dei comitati) fatto circolare in internet. Causa scatenante oltre alle nostre inchieste dei mesi scorsi sul caso Merse, il reportage del britannico Daily Telegraph. Sull’argomento interverrà anche la BBC.
Barocci accusa la Regione Toscana di “minimizzare”. Resta il fatto che c’è acqua con arsenico, specie nel Merse ed altri fiumi che hanno a che fare con le ex miniere. Smentita invece la presenza di arsenico oltre i limiti da parte dell’Acquedotto del Fiora che serve gran parte dei comuni senesi. Sciarra difende gli sforzi della Regione e non reputa necessaria una nuova proroga sullo sforamento dei limiti di legge dell’arsenico. Cita due opzioni: nel caso che si beva l’acqua del rubinetto, bevuta per tutta la vita, quale differenza statistico-epidemiologica c’è rispetto al rischio di cancro se la si continua a bere per un altro anno? La risposta sarebbe “pochissima se non nulla”. Nel caso che si beva acqua minerale il problema dell’acqua di rubinetto non si pone. “Il problema si pone invece e in maniera estremamente importante per le acque minerali, le quali essendo sottoposte ad altre leggi possono contenere quantità di arsenico ben superiori a quelle di rubinetto”. Sciarra citerebbe il fatto che una delle acque più vendute e pubblicizzate d’Italia conterrebbe una concentrazione di arsenico ben superiore ai 10 microgrammi/litro. Dunque Sciarra solleciterebbe, anche nel contesto dei Verdi, una battaglia affinché acque di rubinetto e minerali siano sottoposte alla stessa normativa almeno per quanto riguarda le sostanze tossiche.
Rispetto all’acqua dei fiumi, questa conterrebbe “naturalmente” arsenico in quantita non affatto trascurabili e quindi il deposito di ceneri ematitiche può “aggravare la situazione, ma non esserne la causa”

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