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sugli arresti
by rosemadder Tuesday, Jul. 27, 2004 at 7:58 PM mail:

chi come perchè

Polizia e carabinieri della capitale hanno arrestato oggi quattro persone nell'ambito di una maxi-operazione svoltasi negli ambienti anarco-insurrezionalisti, attualmente ancora in corso. Lo ha riferito il capo della Digos di Roma, Lamberto Giannini, aggiungendo che le forze dell'ordine ancora impegnate nell'operazione stanno effettuando ancora numerose perquisizioni su tutto il territorio nazionale. Le attività investigative sono durate oltre un anno: cento le persone sottoposte a indagini, di cui 34 indagate formalmente per i reati di associazione sovversiva, terrorismo ed eversione dell'ordine democratico.

Gli uomini della Digos hanno portato a termine finora una quarantina di perquisizioni a Roma, Viterbo, Latina e in Piemonte e Trentino Alto Adige, che hanno condotto agli arresti, avvenuti nel Lazio, in Piemonte e Campania. Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip romano Guglielmo Muntoni su richiesta del pm Salvatore Vitello. Titolare dell'inchiesta, cui ha preso parte anche il pm che coordina il pool anti-terrorismo Franco Ionta, è la Procura di Roma.

Le persone fermate sono xxxxxxxx, xxxxxxxx, xxxxxxxx e xxxxxx. xxxxx, si trovava già agli arresti domiciliari a Roma, perchè accusato di avere partecipato ad un attentato, il 19 marzo 2004, contro una macelleria di Arezzo. Si èvisto notificare il nuovo provvedimento restrittivo nella sua abitazione. xxxxxxx e xxxxxxx sono stati individuati nei rispettivi domicili, a Viterbo e a Torino. xxxxxxxx, già condannato ad un anno di reclusione per gli scontri del 4 ottobre scorso durante la conferenza intergovernativa di Roma, è stato arrestato a Torre Del Greco, nel napoletano.

Nessuna gerarchia, microgruppi sparsi su un vasto territorio, contatti anche all'estero, notevole dinamismo nei movimenti. Secondo i carabinieri del Ros di Roma, anch'essi impegnati fin dall'inizio nell'inchiesta, l'organizzazione mostra singolari caratteristiche di spontaneismo, imprevedibilità, rapidità. "A differenza di altre organizzazioni maggiormente strutturate - spiega il comandante del Ros Arnaldo Cieri - questi soggetti agiscono per affinità personale con una struttura totalmente orizzontale. Con questa indagine siamo riusciti per la prima volta ad attribuire ad alcuni soggetti reati specifici nell'ambito della realizzazione del loro progetto insurrezionalista".

Le azioni attribuite agli anarchici finiti nel mirino degli inquirenti sono quattro. Il fatto che dà il via all'indagine è l'attentato del 17 giugno 2003 all'istituto scolastico spagnolo Cervantes di Roma. Altre due azioni risalgono al 4 novembre 2003: nella caserma dei carabinieri di via San Siricio a Roma, un plico bomba, contenente una videocassetta e cento grammi di polvere nera, esplode ferendo gravemente alle mani il maresciallo Stefano Sindona; contemporaneamente, nell'ufficio di corrispondenza della questura di Viterbo viene intercettato e disinnescato un pacco analogo. Infine il 19 gennaio 2004 un ordigno esplosivo a basso potenziale del peso di 500-1000 grammi, composto da miscela pirotecnica, viene fatto esplodere a ridosso del vetro blindato di un'aula di udienza del Tribunale di Viterbo. La deflagrazione provoca rilevanti danni alle strutture.





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