Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2004/07/594210.php Stampa i commenti.

Piano Speculatore
by Indymedia Roma Friday, Jul. 30, 2004 at 5:09 PM mail: roma@indymedia.it

La vicenda di Colle della strega è un caso tristemente comune, in una città come Roma, dove lo sviluppo urbanistico deciso esclusivamente dagli accordi speculativi politici-costruttori, sta smembrando ogni anno chilometri quadrati di verde. Ma è anche la prova che l'autorganizzazione, dal basso, senza mezzi e contrastata da un accordo "trasversale" (particolarmente nell'area del Municipio XII, il "mattone" ha amici sia a destra che a sinistra, come dimostra la vicenda del Laurentino) può riuscire in imprese apparentemente disperate.

ALT La vicenda di Colle della strega è un caso tristemente comune, in una città come Roma, dove lo sviluppo urbanistico deciso esclusivamente dagli accordi speculativi politici-costruttori, sta smembrando ogni anno chilometri quadrati di verde. Ma è anche la prova che l'autorganizzazione, dal basso, senza mezzi e contrastata da un accordo "trasversale" (particolarmente nell'area del Municipio XII, il "mattone" ha amici sia a destra che a sinistra, come dimostra la vicenda del Laurentino) può riuscire in imprese apparentemente disperate.

La lunga e complessa storia dell’edificazione di Colle della Strega comincia nel 2001; utilizzando lo strumento dei c.d. art. 11 (ufficialmente, uno dei tanti progetti dei programmi di recupero urbano, nati per portare nei quartieri IACP di Roma servizi ed opere necessarie alla collettività) il consiglio comunale approva un progetto per l'edificazione di 72.000 metri cubi sul bordo dell’area verde del Fosso della Cecchignola. Un’approvazione frettolosa e distratta, incurante che la domanda, unica delle duecento arrivate, fosse stata consegnata quaranta giorni oltre la scadenza del bando da una ditta priva dei requisiti di legge (l’iscrizione alla camera di commercio), senza verificare che l’area non fosse soggetta a vincoli idrogeologici, paesaggistici o naturalistici data la sua collocazione sul bordo di un fosso; ma soprattutto nonostante l’esigenza di trovare una giustificazione tecnica alla speculazione avesse prodotto dei risultati grotteschi: il progetto edificatorio entra nel programma ufficialmente per finanziare e costruire un asse stradale che giudicato irrealizzabile dagli stessi uffici tecnici. Inoltre l’area, secondo il piano regolatore vigente, risulta ancora destinata a verde pubblico.

Per tre anni cala il silenzio sulla vicenda; qualcuno ha persino creduto che il buon senso avesse prevalso, ma è risaputo: di fronte ai pesanti interessi economici, ogni altra questione diventa secondaria. Nel febbraio del 2004 si riaccendono i riflettori sulla storia; per tre anni la Regione cerca in ogni modo di superare i pareri negativi dei suoi stessi uffici tecnici (il progetto cozza con le predisposizioni del Piano Territoriale Paesistico che sancisce per l’area il divieto di qualsiasi edificazione), ma sarà necessario un emendamento dell'ultima ora alla finanziaria per consentire la deroga ai vincoli e dare il via libera all’edificazione.

Proprio a "giochi fatti", ecco spuntare il comitato di cittadini; dopo un sit-in all’assessorato all’urbanistica ed un inaspettato quanto effimero interesse della stampa, davanti alla scomoda verità gli amministratori locali si rimbalzano le responsabilità. La conferenza dei servizi viene sospesa: sparisce il rappresentante dei costruttori, i tecnici tacciono. Dopo un ricorso al TAR ed una serie di diffide ed esposti da parte del comitato, emerge persino l'omissione di un parere negativo di edificazione formulato dalla Sovrintendenza Archeologica. Nel frattempo, la stampa romana, da sempre cauta quando si tratta di edilizia, inizia a "dimenticare" la questione.

E la politica? Mentre la Regione starebbe per stralciare la variante al piano, il consiglio del municipio XII, è "sorvegliato speciale": perché da oltre un mese manca il numero legale impedendo la discussione sulle novità emerse? Perchè la fuga dei consiglieri, quando Colle della strega è all'ordine del giorno, non vede differenze tra destra e sinistra? Si teme di dover pubblicamente ammettere l'ennesima assurda speculazione?

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.