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RESOCONTO PRESIDIO CONTRO LA REPRESSIONE A PISA
by Forza Silvestre Thursday, Aug. 12, 2004 at 8:53 PM mail:

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Ieri 11 agosto si è svolto a Pisa l'ennesimo presidio contro la repressione ed in solidarietà con i compagni arrestati. All'iniziativa organizzata dagli anarchici di via del Cuore hanno partecipato quasi 60 persone provenienti da diverse città, ma accomunati tutti dalla convinzione che coloro che sono colpiti perché lottano conto questo sistema sono da difendere senza il codice penale in mano. Durante il presidio è stato esposto anche un grande striscione per la libertà di Marco Camenisch ed è stato distribuito il volantino sotto riportato.
Cogliamo l'occasione per abbracciare e ringraziare tutti i gruppi e ele individualità che ci hanno mostrato la loro solidarietà ed hanno aiutato economicamente.
Forza! Non un passo indietro nella lotta!


CON OGNI MEZZO NECESSARIO

Alessio e William in carcere, Leo, Betta, Gioacchino, Costantino e Beppe agli arresti domiciliari, Francesco, agli arresti domiciliari, che ha deciso di non entrare in carcere, sotraendosi così ad un arresto annunciato, preparato anche questo dai pennivendoli dei fogliacci locali, sempre più contenitori di menzogne, calunnie e veline poliziesche.
Se è ovvio che di questa manovra repressiva i responsabili sono la magistratura e le forze dell’ordine, è altrettanto vero che senza il contributo della stampa non sarebbe stato possibile giustificare e sostenere la portata repressiva di questo attacco.
Ogni giorno, da tempo, in tutti i modi, con ogni mezzo, gli scribacchini di turno, di ogni colore, hanno sparato il piombo dei loro articoli, e fedeli alle direttive ricevute dall’alto, hanno cercato di trasformare il Silvestre in un covo, i compagni/e che ne fanno parte in pericolosissimi criminali da sbattere in galera per chissà quanto tempo.

Il punto più alto, schifoso e vigliacco, messo in opera da questi giornalisti di merda è stato toccato domenica scorsa pubblicando le fotografie dei nostri/e compagni/e, sbattendoli in bella vista come un WANTED, dimenticandosi nella foga istigatrice che una compagna, Alice, è libera senza restrizioni e che i compagni/e non hanno ancora subito un processo.
Roba di poco conto, devono aver pensato gli scribacchini, e poi, che diamine, non sono mica persone importanti questi, magari direttori di banche, operatori finanziari, momentaneamente caduti in disgrazia (colti con le mani sul fatto), da trattare ossequiosamente con articoli garantisti.
Questi sono anarchici/che pericolosi, con loro non si deve andare troppo per il sottile, certamente nessuno reclamerà mai per la privacy disattesa, diritto alla difesa deriso e garanzie irrise.
Che importa, devono aver pensato, se questa teppaglia è costretta alla perdita della libertà, impossibilitata a vivere pienamente senza restrizioni la propria vita, gli affetti, i sentimenti, le passioni. Con ogni mezzo si deve cercare di far passare le relazioni affettive e limpidi rapporti sociali in pericolose e torbide relazioni clandestine per isolarli, costringerli al silenzio, dipingerli come mostri assetati di sangue. Se poi, nella foga delirante, dovesse succedere come qualche anno fa in un’altra inchiesta in Val di Susa per “ecoterrorismo”, che, dopo un clima simile, due anarchici, Edo e Sole, decidono di uscire da tutto questo e dal carcere impiccandosi, bhe, sono incidenti di percorso e poi la nostra toccata sensibilità professionale, devono aver pensato gli scribacchini che si sentono inviati dal fronte, si rimarginerà con un aumento sullo stipendio mensile.

Noi a loro, sbirri, giudici e giornalisti, non abbiamo niente da dire se non la nostra rabbia. A voi, a tutti quelli in buona fede, invece vogliamo dire che vi stanno facendo credere che i vostri nemici non sono gli sfruttatori, gli speculatori, gli inquinatori, gli avvelenatori, i massacratori, i torturatori; vi stanno facendo credere che i nemici sono gli individui che si ribellano allo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, sulla natura e sugli animali.
Vi stanno facendo credere che i vostri nemici siamo noi. A voi la scelta.
Noi, come i nostri compagni/e in carcere, agli arresti domiciliari, in fuga per la libertà, noi assieme a loro, mai complici, mai rassegnati, ma in lotta per una società migliore senza nocività e senza galere.

LIBERI TUTTI !
Ribelli

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