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BASTA API_13 sera a falkatraz
by csa ko Tuesday, Sep. 14, 2004 at 3:06 PM mail: kotupak@yahoo.it

FIACCOLATA A FALCONARA M.MA: “E’ ORA DI CAMBIARE” Il presidio/fiaccolata svoltosi ieri sera in P.zza Mazzini a Falconara M.ma ha visto la presenza di oltre mille cittadini. Numerosissime le Associazioni di base presenti, che hanno preso la parola insieme a singoli cittadini/e ai rappresentanti dei Comitati cittadini di Falconara.

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FIACCOLATA A FALCONARA M.MA: “E’ ORA DI CAMBIARE”
Il presidio/fiaccolata svoltosi ieri sera in P.zza Mazzini a Falconara M.ma ha visto la presenza di oltre mille cittadini. Numerosissime le Associazioni di base presenti, che hanno preso la parola insieme a singoli cittadini/e ai rappresentanti dei Comitati cittadini di Falconara.
“E’ ORA DI CAMBIARE” è la parola d’ordine lanciata dai Comitati Villanova, Fiumesino, 25 Agosto e Medicina Democratica:
CAMBIARE quegli Amministratori e Consiglieri regionali (di maggioranza ed opposizione) che chiamano realismo il rapporto di sudditanza feudale agli interessi dell’API e che oggi, ad appena un anno dal rinnovo della concessione dichiarano “l’inaffidabilità dei sistemi di sicurezza dell’API”. Quei sistemi inaffidabili sono gli stessi di un anno fa, dunque significa che al rinnovo della concessione la Regione Marche non conosceva il livello di sicurezza della raffineria!
CAMBIARE da subito un sistema energetico regionale che, ultimo in Europa ed Italia nell’utilizzo delle energie pulite e da fonti non fossili, è legato mani e piedi al petrolio ed agli interessi dell’API;
CAMBIARE da subito la data della scadenza della concessione all’API e ritornare alla naturale data del 2008;
CAMBIARE/CANCELLARE il protocollo di intesa stipulato con l’API e subordinare la permanenza temporanea dell’impianto ad una trasformazione energetica radicale a medio/lungo termine che imponga la prospettiva di polo energetico come polo delle energie NON petrolifere e NON da fonti fossili. API Holding investe già nella produzione energetica dall’eolico e dalle biomasse al Sud d’Italia, pertanto ha capacità tecniche e scientifiche per intraprendere una strada sicura, ad alta professionalità ed alta occupazione nel settore delle energie rinnovabili e naturali.
CAMBIARE il sistema dei controlli sulla sicurezza che, nel passaggio a medio/lungo termine, dovrà essere verificata e garantita da tecnici indipendenti che affianchino i VV.FF. in una verifica tecnica fino all’ultimo bullone della raffineria. Ad impianti fermi e da subito!
Solo in questo modo è possibile garantire l’incolumità dei lavoratori, dei cittadini e dell’ambiente.
Per ribadire:
l’inaccettabilità delle morti sul lavoro come le tragedie dell’8 Settembre 2004 e del 25 Agosto ’99;
l’inaccetabilità di vivere nel terrore dell’incidente e nell’insicurezza quotidiana;
per un futuro diverso, fuori dal petrolio ed energeticamente pulito, ora e subito;
per far emergere tutte le informazioni e le responsabilità dell’incidente dell’8 Settembre;
SAREMO PRESENTI ALLA SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL 15 SETTEMBRE 2004


da http://www.comitati-cittadini.net/Attualita.htm


___durante il presidio, un migliaio di persone, è stato negato agli esponenti dei partiti di parlare, nonostante fossero presenti alcune bandiere e nonostante le adesioni dell' ultima ora dei soliti noti in un malriuscito intento di strumentalizzazione.............hanno parlato esponenti dei comitati e delle associazioni, liberi cittadini, sindacalisti di base (non i confederali con cui è forte la polemica per aver sostenuto lo scorso anno l' immediata ratifica della concessione...) e centri sociali autogestiti...
___mercoledi mattina è prevista una seduta del coinsiglio regionale mentre la magistratura h aemesso 17 avvisi di garanzia verso personal edell' Api per l' incidente dell' 8 settembre
----13-9 RESTO DEL CARLINO

Grande fiaccolata per ricordare una vita di paura
Questa sera a Falconara
FALCONARA - Un nuovo rogo da ricordare, una nuova fiaccolata per ribadire l'intolleranza di tanti cittadini nei confronti di un impianto che appena 5 giorni fa, ha fatto da teatro ad un altro incidente mortale. Questo i! significato della manifestazione organizzata per stasera alle 21 in piazza Mazzini dalle associazioni di base di Falconara, che invitano tutti a prendere coscienza di una presenza «pericolosa» per lavoratori ed abitanti. All'aspetto suggestive della fiaccolata si affiancherà infatti un confronto ragionato che si giocherà su due spunti di analisi: innanzitutto, verranno ripercorse le tappe che hanno portato all'«affrettato» rinnovo della concessione all'Api, nonostante studi di riconversione ed indagini epidemiologiche avessero rilevato tutte le criticità legate all'impianto in secondo luogo, verrà esaminato quanto accaduto dal 3 luglio 2003 ad oggi, in un continuo stillicidio di piccoli '"infortuni'' culminati nella tragedia di mercoledì scorso. Il tutto lontano da «interessi politici e facili strumentalizzazioni». «Siamo vaccinati - commenta Loris Calcina, dell'associazione di Villanova - contro le lacrime di coccodrillo ed i buoni propositi del dopo-tragedie. Ci baseremo sui fatti ed abbiamo intenzione di elencare e rendere pubblici gli incidenti ed i conseguenti comportamenti della dirigenza Api dal '98 ad oggi, un elenco che mette in luce l'inaffidabilità di quel gruppo dirigente e che ci fa capire come nessun amministratore pubblico, a tali condizioni, avrebbe dovuto concedere il rinnovo. Da un anno a questa parte abbiamo assistito ad un continuo stillicidio: oltre agli sversamenti in mare, mi riferisco alle esalazioni di idrocarburi registrate a marzo per ben 15 giorni, o ancora al principio di incendio del 10 aprile scorso, che fortunatamente è stato tenuto sotto controllo. A questo punto mi chiedo se, prima di rinnovare la concessione. qualcuno abbia realmente verificato le condizioni di sicurezza e lo stato degli impianti. Oggi nessuno dalla Regione può parlare di inaffidabilità dei livelli di sicurezza della raffineria, quello che c'e ora c'era anche un anno fa. C'e stata incompetenza o malafede da parte delle istituzioni? Noi optiamo per l'incompetenza e riteniamo che ci siano amministratori che se ne dovrebbero andare, per lasciare spazio a chi, al contrario, sarà capace di attuare una svolta radicale a medio-lungo termine sulla realtà produttiva del territorio, non più rinviabile». Proprio in merito allo studio di riconversione, sul sito dei Comitati cittadini e stato pubblicato ieri il testo dello studio Svim, terminato a maggio e reso noto nel giugno 2003 ed ora tornato improvvisamente alla ribalta dell'attenzione pubblica

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