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raccolta ANSA su videosorveglianza
by imc italy Sunday, Sep. 19, 2004 at 5:13 PM mail:

raccolta ansa

SCUOLA: 24 TELECAMERE IN ISTITUTO BERGAMASCO,ANCHE IN BAGNO
(ANSA) - BERGAMO, 9 SET - Una rete di 24 telecamere per
sorvegliare ogni angolo della scuola. E' molto piu' di una
semplice sperimentazione quella adottata dall'Istituto
Omnicomprensivo Capitanio di Bergamo che ieri ha aperto i
battenti di una nuova sede.
La scuola comprende l'intero ciclo dalle materne al liceo
linguistico e per il momento la sorveglianza riguarda l'area che
ospita elementari e medie. I 450 alunni, ma di conseguenza anche
il personale docente e non docente, saranno tenuti sotto
l'occhio delle telecamere ovunque: nei corridoi, sulle scale,
all'esterno e persino in alcune aule e all'ingresso dei bagni.
''Si tratta di un sistema operativo 24 ore su 24, che ci
consentira' di potenziare la sorveglianza in caso di qualsiasi
problema þ ha spiegato il preside Giovanni Quartini - . Certo,
sara' un deterrente per chi, magari con la scusa di andare in
bagno, ne approfitta per chiacchierare in corridoio o fare
scherzi ai compagni''.
Soddisfatti i genitori. Un po' meno gli studenti,
soprattutto quelli piu' a grandi che frequentano le
medie.(ANSA).
RED-AA/GT
09-SET-04 15:34 NNNN



SCUOLA: ISTITUTO BERGAMO, TELECAMERE SOLO PER SICUREZZA
(V.'SCUOLA: 24 TELECAMERE IN ISTITUTO BERGAMASCO...'DELLE 15.34)
(ANSA) - MILANO, 9 SET - Non c'e' nessuna telecamera nei
bagni alla scuola Capitanio di Bergamo: la precisazione arriva
da don Paolo Rossi, presidente del comitato di gestione
dell'istituto scolastico, dove sono state installate una serie
di telecamere.
''Il servizio di video sorveglianza a circuito chiuso -
precisa don Rossi in un comunicato - e' in regola con la vigente
normativa''. ''Non si tratta di un 'grande fratello' - aggiunge
-, bensi' di un valore aggiunto a tutela della sicurezza. Le
telecamere hanno quindi come unico scopo l'incolumita' degli
allievi e del personale. Sono posizionate fuori dalla scuola per
controllare l'ingresso della scuola, i cancelli, il parcheggio
sotterraneo, mentre all'interno si trovano nei corridoi, negli
sbarchi dei due ascensori e sulle scale dove ci sono le vie di
fuga, quindi sono legate alla sicurezza''.
''Esistono telecamere posizionabili nelle classi - conclude
don Rossi -, ma solo a beneficio di studenti costretti a
prolungate assenze e su richiesta dei genitori degli stessi,
previa autorizzazione della scuola e dei genitori degli altri
alunni''.(ANSA).
KUK
09-SET-04 22:55 NNNN


SCUOLA: IN CLASSE SEGUITI DA OCCHIO GRANDE FRATELLO/ ANSA
A BERGAMO 24 TELECAMERE PER GARANTIRE MASSIMA SICUREZZA
(ANSA) - BERGAMO, 9 SET - Telecamere ovunque. Nei corridoi,
sulle scale, all'esterno e in alcune aule, persino all'ingresso
dei bagni. Pronte a riprendere le marachelle dei piu' piccoli,
come lo scambio di cappotti negli armadietti, e le prime astuzie
dei piu' grandi, come la scusa di un bisogno improvviso per un
giretto fuori classe dopo l'intervallo, per la sigaretta o il
bacio con l'amica,.
E' molto piu' di una semplice sperimentazione quella
adottata dall'Istituto Capitanio di Bergamo, un complesso
omnicomprensivo (dalle materne alle superiori) che ieri ha
aperto una nuova sede di via Sant'Antonino, per le classi
elementari e medie. E proprio nella nuova struttura e' entrato
in funzione il sistema di sorveglianza, una rete di 24
telecamere che controlleranno ogni angolo e ogni momento della
vita dei 450 alunni. Ovviamente il vero obiettivo e' la massima
sicurezza in un luogo che purtroppo la garantisce sempre meno.
Senza tirare in ballo la tragica evenienza di Beslam, dai
vandalismi agli episodi di bullismo, fino ai piccoli furti, le
scuole da anni non sono piu' templi di tranquillita'.
''Si tratta di un sistema operativo 24 ore su 24 þ ha
spiegato il preside Giovanni Quartini þ Ci consentira' di
potenziare la sorveglianza in caso di qualsiasi problema. Certo,
sara' anche un deterrente per chi, magari con la scusa di andare
in bagno, ne approfitta per chiacchierare in corridoio o fare
scherzi ai compagni''. A controllare l'intero sistema,
attraverso una serie di video, il bidello o il portiere in un
locale nell'atrio di ingresso.
Ieri primo giorno di scuola l'iniziativa e' stata illustrata
anche ai genitori, che pare abbiano accettato di buon grado
l'idea che i figli saranno d'ora in poi controllati non soltanto
da maestre, bidelli e professori, ma anche da un occhio che
assomiglia tanto a quello del Grande Fratello. ''Servira' per
problemi logistici e soprattutto di notte þ ha insistito il
preside þ nel pieno rispetto della privacy dei ragazzi''. Gli
alunni delle elementari hanno accolto con curiosita' la novita'.
Piu' dubbiosi i ragazzi delle medie. Piu' smaliziati hanno
intuito immediatamente che ingannare l'occhio del Grande
Fratello sara' molto piu' difficile che prendere sottogamba
l'occhialuta professoressa di lettere.
Naturalmente anche il personale docente e non docente
finira' nel circuito delle telecamere. Al momento, ma la scuola
e' cominciata solo ieri, nessuno ha avuto da ridire. Loro
comunque erano al corrente dell'iniziativa e si sono volentieri
assoggettati a questo ulteriore controllo per il benessere e la
sicurezza dei ragazzi.
Le telecamere fanno parte di un piu' complesso sistema
informatico che controlla, anche a distanza, riscaldamento,
finestre e quant'altro possa essere regolato attraverso i
computer. ''Su richiesta dei genitori e con il parere favorevole
di alunni ed insegnanti þ ha aggiunto il preside þ si potranno
registrare le lezioni su cassetta o dvd con una telecamera
portatile, per gli alunni costretti a casa da lunghe assenze''.
Cosi' neppure stando a casa con la scusa di un raffreddore, si
riuscira' ad evitare anche la piu' noiosa delle ore di
insegnamento.(ANSA).
RED-AA
09-SET-04 17:49 NNNN

Documento: 20040909 02630
ZCZC0487/SXB
R CRO S0B S41 QBXB
SCUOLA: DA GARANTE SI' A TELECAMERE SOLO QUANDO E' CHIUSA
V. 'SCUOLA: IN CLASSE SEGUITI DA OCCHIO...' DELLE 17:49
(ANSA) - ROMA, 9 SET - Nelle scuole l' installazione di
sistemi di videosorveglianza e' ammissibile solo quando
strettamente indispensabile (per esempio nel caso di atti
vandalici) e solo negli orari di chiusura: e' questa in sintesi
l'indicazione contenuta nel provvedimento generale sulla
videosorveglianza del garante della Privacy del maggio scorso
che stabiliva regole piu' precise rispetto alle Linee guida del
2000 e che sembra essere violata dall'iniziativa dell' Istituto
Capitanio di Bergamo.
Si' all'installazione di videocamere solo quando non
possano essere utilizzati dati anonimi per perseguire gli scopi
di sicurezza prefissati. E' questo il principio generale alla
base delle regole per l'installazione di telecamere emanate
dall' l'Autorita' Garante (Stefano Rodota', Giuseppe
Santaniello, Gaetano Rasi, Mauro Paissan) in quell'occasione.
Dopo aver rilevato che ''la tutela dei diritti si concilia
con una efficace azione di sicurezza e prevenzione'', il Garante
aveva sottolineato che ''la proliferazione di questi sistemi
rischia di rendere meno efficace la tutela della sicurezza dei
cittadini'' e aveva ricordato che ''numerosi sono stati i
reclami e le segnalazioni al Garante che lamentano un utilizzo
crescente e non conforme alla legge di apparecchiature che
rilevano immagini e suoni relative a persone identificabili''
In particolare, rilevava il Garante, ''prima di installare un
impianto di videosorveglianza occorre valutare se la sua
utilizzazione sia realmente proporzionata agli scopi perseguiti
o se non sia invece superflua. Gli impianti devono cioe' essere
attivati solo quando altre misure (sistemi d' allarme, altri
controlli fisici o logistici, misure di protezione agli ingressi
ecc.) siano realmente insufficienti o inattuabili''. (ANSA).
SB
09-SET-04 18:39 NNNN
ZCZC0537/SXB
R CRO S0B QBXB
SCUOLA: DA GARANTE SI' A TELECAMERE SOLO QUANDO E' CHIUSA (2)
(ANSA) - ROMA, 9 SET - Nel Provvedimento generale sulla
videosorveglianza, per quanto riguarda gli istituti scolastici,
il Garante precisa che ''l'eventuale installazione di sistemi di
videosorveglianza presso istituti scolastici deve garantire 'il
diritto dello studente alla riservatezza' (art.þ2, comma 2,
d.P.R. n. 249/1998)þe tenere conto della delicatezza dell'
eventuale trattamento di dati relativi a minori''.
Per questa ragione, spiega il Garante, ''se puo' risultare
ammissibile il loro utilizzo in casi di stretta
indispensabilita' (ad esempio, a causa del protrarsi di atti
vandalici), gli stessi devono essere circoscritti alle sole aree
interessate ed attivati negli orari di chiusura degli istituti,
regolando rigorosamente l' eventuale accesso ai dati. Restano di
competenza dell' autorita' giudiziaria o di polizia - conclude
il Garante - le iniziative intraprese a fini di tutela dell'
ordine pubblico o di individuazione di autori di atti criminali
(per es. spacciatori di stupefacenti, adescatori, ecc.)''.
(ANSA).
SB
09-SET-04 19:22 NNNN

SCUOLA: PEDAGOGISTA, E' FOLLIA TELECAMERE IN CLASSE E BAGNI
(V. SCUOLA: 24 TELECAMERE IN ISTITUTO....''DELLE 15.34)
(ANSA) - ROMA, 9 SET - Una ''follia'', ''una palese
dichiarazione di impotenza'': il pedagogista Piero Lucisano
boccia senza appello l'iniziativa del preside di un istituto di
Bergamo che, con il consenso di insegnanti e genitori, ha fatto
installare 24 telecamere che controlleranno ogni momento della
vita di 450 alunni, dalle materne alle superiori, al fine di
garantire una maggiore sicurezza.
''Mi sembra una follia, una cosa di una tale gravita' da
auspicare - afferma Lucisano - che qualche autorita' intervenga
per tutelare i ragazzi. E il consenso dei genitori non mi sembra
affatto una ragione sufficiente per dare il via libera
all'iniziativa''. Secondo il pedagogista il ricorso alle
telecamere ''e' una palese dichiarazione di impotenza dal punto
di vista educativo oltre a essere lesiva dei diritti della
persona, degli studenti e degli insegnanti. L'idea che si debba
crescere osservati da qualcuno che valuta continuamente i nostri
comportamenti, senza un minimo spazio di liberta', che puo'
anche essere quello di mettersi le dita nel naso - spiega
Lucisano - mi sembra terribile. Non e' cosi' che si contrastano
episodi di bullismo o vandalismo. Funziona molto di piu' il
controllo sociale da parte del gruppo, della comunita'
scolastica che non quello delle telecamere e, naturalmente, i
buoni risultati si ottengono con buoni insegnamenti''.
''Decisioni come questa, che di fatto riducono i margini della
liberta' personale negando il libero arbitrio, sono purtroppo il
frutto della societa' del 'Grande Fratello''' constata il
pedagogista per il quale gia' i telefonini hanno inferto un bel
colpo alla liberta' dei ragazzi.
Ma anche per gli insegnanti l'operazione potrebbe rivelarsi
un boomerang. ''In classe puo' scappare una battuta, magari
anche di carattere politico, e allora - si chiede Lucisano -
siamo sicuri che non avrebbe conseguenze?''. L'unico esito di
questa iniziativa, secondo Lucisano, e' che i ragazzi
acquisiranno l'abilita' di sfuggire ai controlli.
Le ragioni di preoccupazione, per il pedagogista, non
riguardano soltanto la limitazione della liberta' personale.
''Per i ragazzi in eta' evolutiva - conclude - sono possibili
danni psicologici di rilievo. Sapere di essere a ritmo continuo
sotto l'occhio di una telecamera puo' provocare un senso di
oppressione e per i bambini che hanno, ad esempio, problemi di
immagine corporea il disagio puo' diventare grave''. (ANSA).
CLL
09-SET-04 19:24 NNNN

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SCUOLA: PROTESTA CUB TORINO,DELIRIO DI CONTROLLO IN ISTITUTI
CONTRO CARTELLINI E TELECAMERE PRONTI A DARE BATTAGLIA
(ANSA) - TORINO, 14 SET - Nelle scuole italiane si sta
manifestando ''un delirio di controllo'': lo sostengono i Cub
Scuola che protestano contro la decisione di un istituto tecnico
torinese, il Peano, di dotare gli studenti di un cartellino con
un codice a barre, consentendo di rilevare le presenze e i
ritardi.
Un'altra scuola, l'istituto professionale ''8 marzo'' di
Settimo Torinese, vorrebbe introdurre un analogo badge per gli
insegnanti e, secondo Cosimo Carinzi, coordinatore provinciale
dei Cub Scuola, ''c'e' forte tensione fra i docenti. Si sta
diffondendo l'abitudine di installare telecamere per controllare
cio' che avviene negli edifici. Si tenta di esportare il 'Grande
Fratello' nelle scuole''.
I Cub sono pronti a dare battaglia e ad aprire contenziosi in
tutte le scuole che prenderanno provvedimenti del genere.
Il progetto dell'istituto Peano - sostengono in un comunicato
- e' stato finanziato con fondi privati, gestiti in modo poco
trasparente e al di fuori di ogni reale controllo da parte del
collegio docenti. La rappresentanza sindacale unitaria
dell'istituto ha ricevuto informazioni tardive e lacunose. E
sull'efficacia del progetto c'e' da discutere: stupisce che si
sia seguita una strada cosi' tortuosa quando, con la cifra a
disposizione (42.000 euro) si sarebbe potuto dotare ogni aula di
un terminale per la rilevazione delle assenze, velocizzando
davvero sia il lavoro dell'insegnante sia quello della
segreteria. La scuola si modella sulla fabbrica.(ANSA).
ANG
14-SET-04 19:30 NNNN

SCUOLA: UNIONE STUDENTI, AL BANDO TELECAMERE E CARTELLINI
NON SIAMO IN PRIGIONE E NEPPURE IN AZIENDA
(ANSA) - ROMA, 14 SET - Le scuole non sono prigioni e neppure
aziende. Lo ricorda l'Unione degli studenti che boccia senza
appello il ricorso di alcuni istituti a telecamere, cartellini
da timbrare e agenti di sorveglianza.
''Invece di essere il luogo in cui si impara a essere
cittadini, la scuola - rileva l'Unione degli studenti in una
nota - sembra diventata un piccola prigione. Come se gli
studenti fossero tutti potenziali delinquenti da tenere sotto
controllo, e l'effetto deterrente del 'Grande fratello' tra le
aule sia l'unico mezzo da utilizzare per mantenere l'ordine.
Come puo' una scuola dirsi davvero luogo in cui si educa, in cui
si insegnano i valori della liberta', si incoraggia la
creativita', si insegna l'educazione civica - si chiedono gli
studenti - se si adottano misure come le telecamere a circuito
chiuso o i cartellini da timbrare? Obbligare gli studenti a
timbrare un cartellino all'ingresso della scuola e controllarli
con le telecamere - affermano - trasmette con netta evidenza
l'idea che la scuola e l'educazione siano un 'servizio' che
viene 'consumato' dalle famiglie. Eþ a esse che si bada, non
certo a cio' che pensano gli studenti, ai disagi che loro
vivono, alla pressione di sentirsi sempre osservati''. Secondo
l'Uds la scuola e' ''un luogo di crescita in cui gli studenti (e
non le famiglie) possano sentirsi protagonisti e non numeri da
tenere sotto controllo''. ''Condanniamo l'idea che sull'altare
della sicurezza e dell'efficienza - conclude l'Uds - si possano
sacrificare la liberta' e i valori che la scuola dovrebbe
insegnare''. (ANSA).
COM-CLL
14-SET-04 18:20 NNNN

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