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stessa spiaggia stesso mare#3
by reka+csa kontatto Tuesday, Sep. 21, 2004 at 2:18 AM mail:

--La rinomata spiaggia di Falconara marittima….foto del monitoraggio di comitati di quartiere, csa e verdi nella spiaggia di villanova del 18 settembre……..

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--La rinomata spiaggia di Falconara marittima….foto del monitoraggio di comitati di quartiere, csa e verdi nella spiaggia di villanova del 18 settembre……..

L’Arpam ammette: ingenti le quantità di catrame spiaggiato. Coinvolta anche Ancona
di GIAMPAOLO MILZI
FALCONARA C'è un mare di bitume sulla scrivania del pm Bilotta. Almeno secondo quanto si sostiene nella mega-relazione, l'ultima, inviata in Procura dall'Arpam giovedì scorso - ingenti le quantità disperse nell'Adriatico dal fosso Rigatta - proprio mentre i sub e le squadre della ditta privata Carmar, ingaggiate dall'Api, lo ripescavano nello specchio acqua di fronte alla raffineria. E così l'8 settembre segnato dall'esplosivo e incendiario decollo della cisterna T145 nello stabilimento - quello che ha ucciso il camionista Parisse, bruciato un suo collega e ferito altri due autisti - consegna alla storia di Falconara anche una nuova emergenza ambientale se è vero che sarebbe considerevole il materiale semifluido a base di idrocarburi contaminanti figlio del tank squarciato dal botto, quello sputato con tanta violenza da “ammarare”. Dato che coinvolge anche il territorio di Ancona - con buona pace delle immediate e ottimistiche assicurazioni dell'Api, ribadite giovedì, in cui si giurava che il bitume del 145 si era riversato in un'area «circoscritta e limitrofa al luogo dell'incidente» - e ha spinto il presidente della Regione D'Ambrosio a chiedere aiuti a Roma e fissare per oggi un summit: alle 16.30, in via Gentile da Fabriano, si incontrerà col suo assessore all'ambiente Amagliani, il sindaco di Falconara Carletti e quello dorico Sturani, i sindaci di Senigallia, Montemarciano, Sirolo e Numana, il presidente della Provincia Giancarli e l’Asur; dall'altra parte del tavolo, un alto funzionario del ministero dell'ambiente e un esperto dell'Icram (Istituto centrale ricerca acque marine), l'organismo ministeriale specializzato in risanamento fondali (oltre agli staff tecnici Arpam e dei vari enti). Perché di contaminazione di fondali, e non solo di acque superficiali, si tratta. In un'area marina che, come minimo, si allunga dalla zona ex Montedison ai confini con Marina di Montemarciano, fino a Torrette di Ancona (passando per Rocca Mare, Villanova, ex piattaforma Bedetti, Palombina Nuova e Vecchia); le stesse località da giorni oggetto dei prelievi e documentazioni video e fotografiche da parte di Cam-Comune di Falconara, Capitaneria, Comitati Fiumesino-Villanova, semplici cittadini, Arpam e Verdi. Gli stessi specchi d'acqua dove anche negli ultimi giorni - lo conferma l'Arpam - le correnti e le onde, con un effetto di risucchia dal fondo sabbioso, aggregavano e spingevano a galla e ovunque, a raggio, «matasse e rotoli di materiale bituminoso». Per quel che si vede si tratta di migliaia di macchie nere, con incessante effetto blob su battigie e scogliere. Ma quali gli effetti? Quanto sarà complessa e costosa e di che tipo la bonifica necessaria? Lo diranno gli studi e il piano messo a punto oggi tra enti e ministero. Intanto, mentre i sub dell'Arpam scavano nei fondali, si attendono i risultati delle analisi delle acque.

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