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[genova-g8] processo diaz - trascrizione sommaria della quinta udienza preliminare - 23.09
by imc italy Thursday, Sep. 23, 2004 at 6:02 PM mail:

in questa udienza dopo alcune questioni formali tra pm e difesa, sempre a caccia di scuse per allungare i tempi processuali, inizia l'esposizione delle memorie del pm che accusano i 29 poliziotti.



TRASCRIZIONE SOMMARIA

[P = Presidente o giudici ; D = difesa ; A = accusa(pm) ; C = parti civili/parti
lese ; R = teste]

P: [fa l'appello]
P: (avvocatura dello stato) si presenta avvocato Olivo e deposita dichiarazione
di costituzione per il responsabile civile Ministero dell'Interno
P: possiamo procedere; c'e' stata costituzione del responsabile civile; se non
ci sono istanze andrei avanti con produzione di documenti prima dell'inizio
della discussione
A: da parte del pm c'e' istanza di produzione di documenti; si tratta di
fotogrammi che ritraggono immagini di feriti all'esterno della scuola diaz e
immaggini dell'interno della scuola diaz. Sono immagini che provengono da
agenzie di stampa. La rilevanza e' motivata dall'istanza di acquisizione agli
atti ed e' relativa alla rappresentazione dei momenti successivi all'ingresso,
sia come documentazione dello stato dei luoghi nell'immediatezza. Devo precisare
che le immagini relative all'interno degli istituti sono gia' presenti agli
atti e completano altre immagini agli atti. Per quanto riguarda i feriti sono
immaigni non ancora presenti, ma gia' rese pubbliche sugli organi di stampa
P: su questa produzione i difensori cosa dicono ? hanno avuto modo di
esaminarli? possiamo sospendere per un oretta per consentire di esaminarli.
D: al volume uno del fascicolo processuale vi e' citata tra le annotazioni di
polizia giudiziaria anche la nota dei carabinieri del 23 giugno 2002 su
trasmissione materiale informatico paganini. All'interno del fascicolo questa
nota e' compendiato nell'allegato 9. L'allegato numero 9 a pagina 925 a 928 del
fascicolo da conto di un incarico di consulenza conferita il 12 settembre 2001 o
il 19 novembre 2001 (sono due atti che fanno riferimento al medesimo
conferimento, ma c'e' controversia sulal data) dal pm Monica Valentini al
siognor Giorgio Paganini con consegna di materiale informatico. Sappiamo di cosa
si tratta dato che a pagina successiva viene restituito una volta elaborato e
depositato nell'aliquota di polizia municipale. Si tratta di una minicassetta o
di un filmato originale "ingresso diaz", di un cdrom contenente il riversamento
del filmato e un cdrom con parti dell'elaborazione del filmato. Tutto questo
costituisce il reperto 194. tale reperto non viene citato nelle prove del pm. La
cosa per noi importante e' che si tratta di una consulenza avente ad oggetto
un'elaborazione digitale dell'ingresso alla scuola diaz, il 4 aprile del 2002 i
carabinieri ricevono la consulente paganini e raccolgono a verbale un sommario
resoconto del lavoro svolto. Paganini accerto' la presenza di lancio di oggetti
dalle finestre e si rese disponibile a rendere disponibile il proprio lavoro.
Cheidiamo che il pm metta in atti il verbale finale della consulenza del
Paganini.
P: questo in fase di discussione. questo e' momento di acquisizione documenti
D: io chiedo che venga acquisito ora per essere valutato in discussione
P: [emette istanza di richiesta di acquisizione della relazione finale della
consulenza di paganini giorgio mancante dagli atti]
P: ci aggiorniamo tra venti minuti.

[ sospensione ]

P: viene depositata una costituzione di parte civile da parte dell'avvocato
Dario Rossi. non intendo dare termine per una singola costituzione
D: chiedo invece di poterlo vedere.
P: aspettiamo la valutazione della difesa

[ breve interruzione ]

P: sulla richiesta di produzione di documenti del pm
D: formula opposizione all'acquisizione al fascicolo processuale delle foto
statiche prodotto dai pm per una serie di motivazioni. Innanzitutto vengono
riprodotte in forma cartacea un numero limitatissimo di reperti riportati in
alcuni cd. [...] Ma al di la' del numero per cui e' impossibile esaminarli ed
esprimere un fondato parere, la formulazione del parere dei pm e' un po' cosi'.
Non sappiamo quando sono state scattate, dove sono state scattate e quindi al di
la' del fatto che dovremo chiedere un termine per poterle esaminare, chiediamo
che il tribunale si riservi per la decisione in un secondo momento
P: un chiarimento ai pm. questi fotogrammi sono estratti da un cd. Il cd
appartengono a un altro processo ?
A: ma la richiesta e' limitata ai fotogrammi riprodotti.
P: [redige la richiesta]
A: quanto verbalizzato e' piuttosto ingeneroso. E' vero che l'avvocato Romanelli
mi ha chiesto copia. Una volta avuta l'assicurazoine che il documento esisteva
l'avvocato ha desistito dalla richiesta. [...] L'avvocato si lamenta che il
consulente nominato, il tecnico non abbia depositato la relazione finale, e
vanta questa sua pretesa su una annotazione citata. Dobbiamo pero' dire che il
consulente tecnico e' un ausiliario di polizia giudiziaria, perche' i due
verbali presenti sono due verbali dell'incarico e dellla relazione
dell'ausiliario di PG. Proprio in quanto ausiliario di PG, il paganini si
riserva di richiedere le spese, e la frase nell'annotazione significa che nel
caso mi pagherete io consegnero' consuntivo della mia attivita'. Quindi non e'
relativo al lavoro svolto e non riportato, ma un consuntivo che sarebbe stato
redatto per farsi pagare. Comunque, il reperto esaminato e' presente agli atti e
questo filmato fa parte di un reperto di 4 cassette acquisite dalla polizia e
consegnate all'ufficio dl pm. Quando vengono consegnate queste cassette, due dei
quali vengono inviate senza autorizzazione del pm anche all'estero, il pm ha
avuto la necessita' di visionarle. Il pm non avendo gli strumenti ha delegato la
PG a visionare le cassette. [...] Tutto qua. Il reperto esaminato dal signor
Paganini e' il reperto 189.
P: [verbalizza]
C: vuole sentire il parere delle parti civili ?
P: sulle fotografie e sui documenti hanno interesse pm e difensori.
D: ci si oppone alle modalita' di deposito in quanto trattasi di attivita' di
indagine
D: (mascia) formalizziamo l'opposizione all'acquisizione degli atti indicati
dal pm. non tanto per una questione di carattere formale, perche' questa difesa
ha grande comprensione per la difficolta' in cui si e' trovato il pm nel
racogliere il fascicolo, quanto per una questoine sostanziale, perche' non mette
la difesa in condizione di difendere adeguatamente, dato che il materiale non e'
a disposizione integralmente in questo momento, o forse , non ho capito,
fotogrammi estratti da filmati non disponibili. Come possiamo noi contraddire
videogrammi estrapolati da un contesto che non conosciamo? E' come contraddire
su parole estratte da un discorso che non conosciamo. Non e' possibile, percui
ci opponiamo per una questoine sostanziale. C'e' piena associazione sull'istanza
dell'avvocato Li Gotti [quella sulla relazione di Paganini] [...] Ovviamente
preannuncio fin d'ora che anche qualora poi la discussione del pm dovesse
cominciare, questa difesa chiedera' che venga sentito il signor Paganini perche'
possa dare riscontro alle sue affermazioni.
D: [ la difesa si associano un po' tutti ]
P: il giudice ammette la documentazioen fotografica prodotta dal pm considerando
che trattasi di documento rilevante per la decisione e che allo stato non vi e'
motivo di porne in dubbio la originalita'. Eventuali valutazioni circa la
competenza o l'inutilizzabilita' della documentazione potranno essere fatte in
sede di discussione.
Sulla richiesta di integrazioen del fascicolo avanzata dall'avvocato Li Gotti e
altri, preso atto delle dichiarazioni del pm, e rilevato che si tratta comunque
di richiesta di integrazione probatoria da formularsi e da valutare all'esito
della discussione, respinge allo stato la richiesta.
A: sia chiaro che ci e' stato chiesto di depositare un atto che non esiste
P: mi pareva di essere stata chiara. Possiamo procedere.
C: chiedo scusa. ogni qual volta la procura porta un documento, non e' che la
parte civile non ha interesse, dopodiche'....
P: scusatemi. nella sospensione dell'udienza e' stata depositata un'ulteriore
costituzione di parte civile, con allegata richiesta di ammissione al gratuito
patrocinio. La richiesta di gratuito patrocinio e' ammessa. Sulla costituzione
ci sono questioni ?
D: no

P: il giudice dichiara aperta la discussione
A: formalizziamo richiesta rispetto all'aula di migliorarne la strumentazioen
A: l'annunciata memoria riteniamo possa sopperire ai problemi tecnici. Si e'
scelto appunto di consegnare uno scritto con la funzione di illustrare il
materiale complesso che e' agli atti del fascicolo processuale, la dinamica
degli eventi e soprattutto fare quell'opera piu' complicata di valutare le
dichiarazioni ricevute con la documentazione e in particolare i filmati. Come si
vede nel corso delle dichiarazioni si fa riferimento a filmati che nel corso
degli anni sono state successivamente acquisite e che portano a valutare le
dichiarazioni acquisite, un compito non facile dato che l'indagine e' andata
avanti su linee complesse. Quello che possiamo fare oggi a presentazione di una
discussione nel dettaglio e' quello di evidenziare la chiave di lettura del pm
rispetto al materiale acquisito, una chiave di lettura ovviamente valutativa, ma
quello che possiamo fare e' esporre il risultato di indagini preliminari e
indicare le prove e gli elementi di valutazione [...]
Io credo che colpisca e debba essere richiamato il momento di nascita di questo
procedimento che ha un certo significato, e questo procedimento nasce da una
denuncia dei giudici, denuncia che a volte non si ha in senso tecnico, durante
la consegna degli atti, ma una vera e propria denuncia che i giudici fanno
trasmettendo la notizia di reato in seguito agli arresti delle persone nella
scuola diaz nei confronti degli ufficiali che hanno partecipato. Ovviamente i
giudici hanno avuto un interrogatorio degli arresti che divergeva sensibilmente
dagli atti redatti durante il loro arresto e hanno avuto un quadro che ha
indotto i giudici a procedere in maniera cosi' sostanziale. Alcuni atti il pm li
aveva gia' dato che aveva avuto modo di sentire in ospedale due persone che
avevano dato una versione alquanto critica di quanto veniva presentato ... Io
ritengo che sia stato il quadro drammatico di insieme a presentare la notizia di
reato a un pm da parte dei giudici. Quando un proccedimento nasce cosi' e'
difficile non procedere. E' chiaro che pero' di li' a poco l'ufficio del pm
avrebbe iniziato le indagini, e che mediaticamente veniva esposto qualcosa che
dava lo stesso quadro di divergenza rispetto a quello che era un quadro che
veniva rappresentato dalla versione o dalla propaganda ufficiale, dato che i
comunicati diramati sono tali che solo la vecchia propaganda avrebbe potuto
fare. La versione ufficiale era che erano state arrestate 93 persone che
venivano si portate in ospedale ma solo per ferite pregresse. Si dava per
scontato che le persone stavano venendo curate da ferite pregresse al momento
dell'arresto. Questa versione e' riportata anche dal dott. Sgalla che arrivera'
a dire che non e' detto che le ambulanze in via Battisti fossero state chiamate
proprio in seguito all'operazione ma che potevano essere li' per caso.
Tuttavia anche una parte successiva a quella che si deve registrare di una delle
piu' clamorose debacle della polizia, la quasi totale non convalida degli
arresti, cosi' come negli annali sta l'arresto in flagranza di 93 persone...
pero' nella sostanza gli avvenimenti che venivano fuori erano legati a un
irruzione un po' manesca della polizia, e per chi ha vissuto le giornate del g8
a genova, gli interventi della polizia, i crimini della polizia, nel contesto
era un finale certamente prevedibile, ma un finale che comunque era relativo a
un intervento repressivo condotto in maniera un po' energica da persone che
avevano i nervi un po' provati... una cosa italiana... la storia ci insegnava
che eventi comeil g8 di genvoa avevano presentato in ogni paese probelmi di
ordine pubblico e l'iontervento della polizia non era stato meno duro. c'e'
anche la protesta per l'intervento nel centro stampa, con la protesta di
parlamentari, anche se parlamentari di sinsitra, di quella sinistra contigua un
po' ambigua, che non toglie la gravita' della invasione, che viene vissuta come
qualcosa di eccessivo ma ion questo non viene colto qualcosa in piu'. Si legge
come sul corriere un parlamentare dichiarava "il gsf non e' un ambasciata" e che
quindi e' evidente che la polizia puo' entrare in edifici dove era necessario
intervenire. Quindi il quadro che emergeva dissonante rispetto alla versione
ufficiale e che trovava riscontro nella mancata convalida degli arresti e alla
notizia di reato dei giudici era un quadro relativo alla durezza
dell'intervento, che veniva percepito come una giusta reazione a una aggressione
ad una pattuglia.
Ma nella sostanza questo intervento duro era un intervento necessitato e che
aveva portato a risultati positivi, tanto e' vero che venivano rinvenute armi,
non solo molotov,ma manici di piccone, insomma armi. L'inchiesta disposta e' un
inchiesta che si muove sempre su qeusto quadro, quello dell'uso eccessivo della
forza, e' una necessaria azione repressiva, ma volendo eccessiva.
Abbiamo poi sempre successivamente un inchiesta che affronta il problema e cerca
di capire l'intervento della polizia se sia un intervento che fa emergere
problemi che non siano quelli legati a qualche manganellata in piu'. E in
commissione parlamentare viene riconosciuto l'abuso di singoli che si dice
andranno individuati e repressi, ma visto che c'e' una magistratura che sta
indagando, lasciamo alla magistratura il compito di indagare su questi singoli.
Si capisce che per come e' presentata la cosa che insomma si trattera' di
chiarezza, che gli uomini sono mascherati e che quindi sara' difficile
individuarli. Chi potra' ricostruire le responsabilita' individuali? [...]
Da parte degli operatori che sono intervenuti si comincia a mettere in dubbio la
versione ufficiali, perche' a pochi giorni dopo dall'evento, uno dei reparti
impegnati nell'operazione, il nucleo comandato dal dott Canterini, presenta una
versione diversa, e dicono che non solo che c'e' stato un eccesso nell'uso della
forza, ma si scagliano indignati contro questa brutalita' che e' ascrivibile a
reparti della polizia... io non credo che noi abbiamo mai usato termini cosi'
forti come quelli contenuti che dice che sono stati perpetrati "massacri";
quindi una parte dei reparti che sono entrati afferma che ci sono stati
massacri, che e' di piu' di quello della veersione ufficiale... Diventa un
delitto in una camera chiusa, perche' questo reparto poi affermera' di essere
entrato quando gia' le persone erano state massacrate.
Il primo problema che si pone nell'indagine e' individuare i responsabili e
vedere se cio' che le parti offese hanno dichiarato sia vero o sia vero quello
dichiarato dalla polizia. Con questo primo riscontro la stessa polizia usa gli
stessi termini indignati che usano le parti offese.
Poi sono cominciati gli interrogatori dei principali responsabili, dopo che i
segnali che qualcosa non era andato come si pensava, e vengono iscritti nel
registro degli indagati i responsabili dei reparti intervenuti per chiedere loro
conto di cosa era successo.
qui lo dice il pm procede con molta cautela, perche' il massacro perpetrato
all'interno della scuola, qualcuno deve essere chiamato a rispondere. Si cerca
di trovare chi puo' offrire garanzie di una nuova versione della polizia, dato
che la prima versione della polizia e' crollata, crollata perche' la prima
versione redatta dal Primo Dirigente Canterini, in cui quello che dichiara viene
ridimensionato nel sentito dire da uomini di altri reparti, e non per visione
personale.

[ interruzione per problemi tecnici ]

A: volevo cercare di dare al giudice modo di capire i problemi che di volta in
volta l'indagine ha incontrato [...] e' importante capire come l'ambito dei
problemi si sia andato modificando [...] Ho ricordato che gia' poco tempo dopo i
caposaldi che erano agli atti processuali che avrebberodovuto riferire della
giustificazione di tutta questa forza, erano gia' dall'interno messo in
discussione. si e' proceduto a iscrivere nel registro dell'indagati nell'ipotesi
di lesioni dolose i dirigenti dei vari reparti che hanno partecipato all'azione.
Parentesi dolorosa: i responsabili dei reparti intervenuti... dobbiamo
arrenderci a un dato abbastanza sconfortante. L'amministrazione non e' riuscita
a comunicare all'autorita' giudiziaria quante persone sono state impiegate. Cosa
vuol dire questo ? Che sono andate seguendo gli amici, i colleghi di reparto ?
Direi pero' che e' un dato che nell'indagine ha pesato. All'epoca
dell'iscrizione nel registro degli indagati, abbiamo seguito l'indicazione della
notizia che ci veniva dato in via ufficiale dalla polizia. Ci veniva detto quale
reparto era stato impiegato e quali uomini, ci veniva dato l'elenco di chi aveva
partecipato con tato di responsabili. Ho gia' detto elenco, ma questo primo
elenco era citato e consegnato come "Elenco esaustivo", cioe' abbiamo forse
segnalato qualche persona di piu'... Ecco che sicomincia ad avere un quadro
attraverso le dichiarazioni dei responsabili di reparto. I funzionari
interrogati hanno concordamente dichiarato di essere entrati dopo [...] E
perche' ? E la risposta e' per effettuare un atto di polizia giudiziaria. Cosi'
si configura un operazione che avrebbe dovuto rappresentare la "messa in
sicurezza", la "bonifica" del sito per poter poi procedere all'atto di polizia
giudiziaria. Allora il compito di bonifica spettava al VII nucleo, al reparto
mobile, per compito istituzionale e per ordine operativo.
A questo punto all'autorita' giudiziaria chiede "se quelli a cui noi dovremmo
chiedere perche' voi avete detto che sono entrati per primi, ci dicono che sono
entrati dopo, qual'e' la versione vera ?" Una versione ci deve essere, perche'
una versione sostanziale c'e' ed e' quella di chi ha preso le manganellate e di
chi e' stata vittima. Allora il giudice deve avere una versione.
E la versione che hanno reso le parti offese ai giudici erano versioni molto
dettagliate; a ogni persona che e' stato interrogato per chiedere cosa e'
successo alla scuola diaz, questa persona parlava per 8-10 ore. Al poliziotto a
cui si chiedeva la stessa cosa, dopo due frasi non diceva nulla. [...]
Come poteva essere interpretato questo fatto dal pm , che non aveva un elenco
se non incompleto del personale intervenuto, che aveva il personale interrogato
che non sapeva niente, che non c'era, non aveva visto e che diceva sono entrato
dopo ? Dopo quando ? [...]
Il prblema era di capire questa situazione perche' cmq non venisse descritta
questa situazione raffreddata, ma che era quella situazione che moltissime foto
raccontavano, che tutti abbiamo visto alla televisione. [...]
La possibilita' di raccontare la situazione che tutti abbiamo vista c'era. E al
poliziotto a cui si chiedeva, non era in grado di raccontare. Come e' possibile
? Sara' stato perche' l'interrogato e' un operatore e quindi abituato a vedere
molte situazioni anche peggiori ? Il distacco di un operatore ? eppure il
distacco che contrastava con il dettaglio delle parti offese lasciava spazio a
versioni non chiare. [...]
Come e' possibile che da un lato un dirigente giustifichi a parole un intervento
e dall'altro un altro parli di "scene da macelleria messicana "? Si passa da
questo alle ferite pregresse, alle affermazioni di Gratteri in commissione
parlamentare che "certe operazioni non si fanno compatte".
Ma cio' che piu' conta e' che gli indagati chiamati a rispondere dichiarano "non
c'ero, mi sono occupato d'altro, sono arrivato dopo". Ripeto che la sensazione
che chi e' entrato dopo 5-10 minuti si potesse comunque rendere conto e' una
sensazione che hanno molte persone offese. C'e' un testimone che dice "questi
poliziotti sono entrati ed erano rilassati"; nessuno dice "mio dio che e'
successo". E soprattutto non si riesce a trovare una persona che possa
supportare la versione ufficale. Ci sara' stato un poliziotto al servizio dello
stato italiano che dica "io posso testimoniare che quando sono entrato sono
stato affrontato da tizio caio" descrivendo qualcosa? Perche' questa cosa banale
non e' stata fatta ?
Rispetto ai feriti piu' gravi qualcuno che dica "io sono responsabile di questo
ma sono giustificato, perche' ho dovuto affrontare un pericolo che non ho timore
di descrivere" ?
Se uno va a vedersi gli atti, un processo che ha fatto scalpore, nel processo
contro quei poliziotti che avevano pestato rodney king, un processo che e'
scaturito da un video che aveva filmato l'intervento. questo video fu prodotto
alprocesso e questi poliziotti furono assolti in primo grado, ma nel processo
che porto' alla loro assoluzione rese la sua deposizione descrivendo fotogramma
per fotogramma che cosa lui pensava e perche' stava usando la forza, in modo da
far capire all'interlocutore perche' stava facendo quello ceh stava facendo.
Quella e' una testimonianza credibile. Voglio dire una pattuglia che da 56
manganellate a una persona a terra ha saputo dire perche', ha saputo spiegare
cosa e' successo.
Da noi e' diverso, ma un testimone, un poliziotto, volontario, poteva, voglio
dire, c'e' un indagine, vabbe' che siamo presi di mira, ma se e' per dare un
contributo di conoscenza.... o un funzionario che dica... che indichi qualcuno
come testimone... NESSUNO.
Il tribunale ha dovuto registrare che non esiste nessuno che fornisca una
versione alternativa a quella delle parti offese. E noi l'abbiamo cercata anche
al di la' del dovuto.
[...] Noi abbiamo referti inequivocabili, testimonianze che riportano di essere
stati pestati in posizione difensiva, i referti parlano di lesioni agli arti
superiori, alla testa, al cranio... insomma credibile.
Quindi la versione che noi abbiamo e' che persone inermi sono state pestate, le
persone offese possono ricostruire piano per piano dove erano e come, ma i
poliziotti ancora non hanno riferito. Allora se i cittadini sono uguali davanti
alla legge, con i referti possiamo dire che le persone dentro la scuola diaz
sonoo state pestate senza ragione ?
Da questo punto di vista, per capire cosa e' successo dentro, e' un problema
risolto; e' accettato quello che e' successo in quella camera chiusa, perche' da
questo punto di vista abbiamo dei feriti, il contesto non viene giustificato,
non abbiamo una versione non dico che stia in piedi ma che costituisca uno
straccio di giustificazione... ma stiamo parladno dell'uso della forza da parte
dei tutori dell'ordine. [...]
La giustificazione deve essere data al di la' della qualita' delle persone. Si
deve rispondere sul perche' i servitori dello stato hanno usato e come la forza!
Certo non appare solo questa violenza ingiustificata, ma appare una violenza
giustificata, dallo scherno e dal disprezzo. Non si tratta del corpo a corpo, si
tratta di un esercito di persone che insultano , che gridano "bastardi", insulti
che sentono anche coloro che dirigono... L'indagine ha accertato che quello che
poteva sembrare una articolazoine di un'operazoine a cui ho accennato prima e a
cui si sono rifatti i funzionari [...], in realta' viene contraddetta, smentita
dai risultati dell'indagine. Qui bisogna dare atto che le relazioni postume dei
capisquadra che dicono "mah si, sono stati gli altri", dicono che dentro c'erano
altri reparti che hanno picchiato e come, non sono loro, ma c'e' chi ha
picchiato.
Ma come e' possibile, sono arrivati dopo, ecc. ecc
Non e' cosi', non perche' ce lo dicono i capisquadra, ma perche' le
testimonianze ci dicono di svariate persone in borghese che hanno picchiato e
come. Dalle testimonianze delle parti offese si ricava che c'e' in effetti
questa avanguardia del reparto mobile, ma e' un dato altrettanto chairo che le
violenze sono state perpetrate anche da altri reparti.
[...] di questo ci sono prove negli episodi che si intravedono da porte e
finestre. un dato che smentisce ancora una volta la versione ufficiale.
Anche quindi per questi dettalgi che sono le informazioni fondamentali che la
polizia avrebbe dovuto fornire, e chi lo puo' dire se non i funzionari
responsabili ? non siamo riusciti ad avere lumi.
In questo quadro dell'ingresso e della resistenza si colloca un episodio
autonomo che riguarda l'accoltellamento dell'agente Nucera, un episodio che
avrebbe potuto darci spiegazione, ma che invece di rafforzare ha gettato dubbi
maggiori sulla ricostruzione ufficiale e delle ffoo, dopo l'incidente probatorio
ci sono dei dati di sospetto evidente, con il sospetto si fa poco, ma.... macome
e' possibile che in questo quadro di violenza contro persone inermi, si colloca
un accoltellamento il cui attore rimane ignoto?
Risultato: Appare evidente che le lesioni sono state inferte senza ragione, che
la versoine delle parti offese e' attendibile, che nessuno ha fornito altra
spiegazione. Si tratta di dire che ignoti hanno commesso un reato. Ignoti tra
cui sono compresi non solo il reparto mobile, ma anche reparti che avrebbero
dovuto compiere atti di polizia giudiziaria.
Come individuarli ?
Non abbiamo riconoscimenti. I tentativi di individuare qualcuno da un elenco non
completo (completiamo la parentesi, l'elenco esaustivo e' stato messo in
discussione piu' volte nelle indagini, da filmati o da dichiarazioni e quindi
nonattendibile; i tentativi di avere elenco finale sono in atti e non sono molto
incoraggianti; rimangono lacune spiacevoli come ad esempio persone in borghese
facilmente riconoscibili che nessuno pero' delle ffoo e' riuscito a dirci chi
fosse).
Dobbiamo prendere atto che nessuno e' riuscito a dirci : ero diretto da tizio e
caio, che in quel momento portava i capelli cosi' e cosa'.
Ne' abbiamo avuto riscontro di persone si travisati ma facilmente riconoscibili
in compagnia di persone del medesimo reparto.
Il giudice puo' vedere che la richiesta di imputazione per lesioni e' limitato a
Canterini e pochi altri, am legge che le imputazioni sono da estendere a tutto
il reparto. non vi sono richieste di rinvio a giudizio per lesioni per gli altri
funzionari
La ragione per cui si e' ritenuto di confinare la responsabilita' secondo un
criterio di valutazione della prova, anceh in maniera un po' eccessiva, e' parso
doverso pero' essere il piu' rigoroso possibile, e' che riconosce la
peculiarita' dell'intervento di questo reparto: e' il reparto nelle posizioni di
testa, e' il reparto descritto dalle persone offese, ed e' un reparto altamente
strutturato e organizzato.
[...]
Non vi e' la possibilita' di ritenere in mancanza di un riconoscimento
individuale in posizione di garanzia i dirigenti degli altri reparti intervenuti
perche' non sappiamo la consistenza dell'azione e la localizzazione
nell'edificio dell'azione.
Vorrei rimarcare anche il tema del "chi e' entrato prima". viene organicamente
affrontato perche' cruciale. [...] La ricostruzionedel contesto e dei documenti
finali ci porta a una conclusione diversa: questa successione temporale per cui
l'ingresso dei reparti e' cosi' scandita, non e' assolutamente cosi'. Si puo'
dire che entra il reparto mobile contestualmente ad altri reparti e funzionari.
[...] Ed ecco che se questo e' un risultato dell'indagine meglio si puo'
intendere il "siamo entrati dopo" e il "non abbiamo potuto capire che"; c'e' una
cosa che e' veramente sconcertante... io nonho parlato di uno dei temi
fondamentali della prima parte delle indagini sull'ingresso, con lo sfondamento
del cancello, con il fittissimo lancio , poi vedremo se qualche poliziotto si
puo' permettere di dire questa cosa. Non l'ho citato perche' qualcuno sostiene
che non c'e' stato lancio di oggetti da parte degli occupanti della scuola
diaz-pertini. Ma per quello che vi ho detto lancio di oggetti e' un profilo che
e' irrilevante per quanto riguarda cio' che e' avvenuto dentro, perche' nessuno
ha picchiato i lanciatori degli oggetti e perche' bisogna prendere atto che
se l'oggetto veniva dall'interno, la persona offesa avra'diritto a dire se ha
lanciato o meno. E' un tema consegnato alle considerazioni del giudice.
Quello che mi preme e' un altro dato che io ritengo sconcertante: un'altra
ricostruzione era che "qualcosa e' degenerato enll'atto finale", che la
resistenza interna ha indotto a usare la forza fisica in misura proporzionata
alla resistenza. Questa versione e' smentita dalle indagini: noi abbiamo atti
dello stesso segno, della stessa entita' fuori dal complesso, in quella stessa
via battisti che sono stato oggetti di una legge speciale, di un coprifuoco.
Prima dell'irruzione, di fronte al cancello della scuola che sara' abbatutto da
un mezzo, viene picchiato nella maniera piu' brutale, con lesioni gravissimi,
Mark Covell, che seconod il suo racconto, fugge e cerca di rifugiarsi nel centro
stampa di indymedia, quando nessuno aveva tirato oggetti, quando nessuno aveva
impugnato oggetti: un uomo solo di fronte a un esercito viene massacrato.
Questo episodio avvenuto sotto gli occhi di tutti e anche dei dirigenti come si
puo' spiegare ?
E' dello stesso segno di quello che e' successo all'interno; in quello stesso
contesto persone che passano per strada vengono prese atterrate ammanettate
arrestate tenute li due o tre ore ammanettate, ma nessun0o le ha mai consegnate
all'autorita' giudiziaria; non credoche queste persone abbiano ricevuto una
lettera di scuse. Ma questa scusa ha una logica, cioe' di fermare quelle
perosne... Ecco queste persone rispetto alla resistenza, rispetto ai poteri che
l'ordinamento conferisce alle forze di polizia come puo' essere giustificata?
Un nucleo di persone viene non arrestato perche' occupante, ma viene scovato
mentre fugge fuori dalla scuola, rifugiati in una serra in un giardino, la serra
viene danneggiata, vengono prelevate queste persone, vengono manganellate,
vengono ferite e vengono arrestate da alcuni reparti. Allora che cosa c'entra la
resistenza ?
Chi ha in qualche modo diretto le operazioni, perche' l'operazione e' stata
diretta, non puo' non tenere conto di questi fatti.
Contemporaneamente per dare conto di quali leggi sta seguendo la polizia, un
contingente di operatori, si apprendera' per sbaglio, nell'edificio
prospiciente, nell'ufficio stampa del gsf, nella sede di indymedia, per mettere
in sicurezza dell'edificio. Questa messa in sicurezza non siamo riusciti a
trovarla. Questi operatori che incontrano la stessa resistenza, la stessa
situazione, cioe' che ci si chiude dentro viste le modalita' con cui gli
operatori si avvicinano, cioe' nessuna.[...]
Quindi il quadro e' : violenza contro persone inermi.[...]
Ma capiamo che se questi episodi sono accertati, e sono accertati come
l'episodio di marc covell che e' video registrato, in questo quadro credo che si
possa capire che quando un poliziotto che ha firmato dei verbali consapevole di
... debba dare qualche giustificazione in piu' di generiche affermazioni di
ignoranza. Perche' c'e' una logica dell'eccesso in questi comportamenti.
[...] Purtroppo l'indagine ha avuto una svolta forse inevitabile ma che era
quella che doveva far crollare il castello che si era armato. Quando si capisce
che un operazoien che ha causato il 90% di feriti tra gli arrestati per
resistenza, quando si riesce a delineare un quadro antitetico, quando si capisce
che quanto successo non e' un calcare la mano dell'estensore del verbale, ma una
versione completamente falsa, a questo punto si e' andati al di la'
dell'operazione, ma entriamo nel cuore della polizia giudiziaria; e quando il
verbale di arresto e' cosi' pesantemente incentrata sul comportamento aggressivo
degli arrestati, [...] e quando questo viene meno, ci si pone il vero dubbio se
l'operazione era davvero un'operazione che si e' svolta nei termini descritti
anche dal punto di vista dell'attivita' giudiziaria.
Allora si riesce con fatica a ricostruire che il reperto piu' importante e'
costituito da due bottiglie molotov che non puo' essere stato sequestrato agli
occupanti perche' in possseso delle ffoo gia' dalpomeriggio
E questa e' una scoperta significativa, perche' fa capire il modo in cui e'
stataconfezionata la notizia di reato.
Direi che in questa fase comincia dopo questa scoperta a contestarsi l'ipotesi
di falso e di calunnia.
P: ritiene di concludere in un'oretta andiamo avanti
A: si si
P: allora andiamo avanti.
A: Dicevo dopo la scoperta della provenienza esterna all'operazione delle
bottiglie molotov si entra in una altra fase e si contesta a chi ha sottoscritto
i verbali il reato di falso e calunnia.
Il giudice notera' come il pm ha proceduto all'iscrizione dei vari indagati
quando aveva la necessita' investigativa di farsi dire qualcosa , ma in un
quadro che si andava componendo. Avremmo potuto iscrivere 100 o 200 persone
dll'elenco completo. Abbiamo ritenuto di adottare un sistema piu' empirico e
limitarsi a quando c'era la necessita' di acquisire informazioni da parte di
alcune persone per cui c'erano fondati sospetti di reato.
[...]
Allora la scoperta di questo reperto induce il pm a percorrere la contestazione
del reato di falso. Ed ecco che vengono rivisitati tutti gli interrogatori e
tutte le dichiarazioni che erano state sentite per le precedenti imputazioni.
[...]
Soprattutto relativamente a chi descrive la modalita' della perquisizione, una
modalita' che in tempi non sospetti rimane sempre molto vaga. A me sembrava una
presa di distanza un po' generica, come quella nei confronti delle lesioni
volontarie. Questo anche in questo caso in contrasto con i dettagli forniti
dalle persone offese durante gli interrogatori [...]
Abbiamo peraltro utilizzato questa modalita' di registrazione integrale degli
interrogatori che rende piu' difficile la consultazione ma rende maggior
merito,quando per esempio un poliziotto da una dichiarazione balbettata mentre
un manifestante, un sospetto black block rende con molta certezza gli stessi
eventi.
Rivisitando tutti questi atti e richiamando varie persone gli e' stato chiesto
conto sulle modalita' di perquisizione [...] : il quadro e' di una lacunosita'
sconcertante.
Le dichiarazioni rese da ciascuno in precedenza mostrano una assoluta presa di
distanza e quasi una lacuna veramente significativa anche rispetto a momenti
fondamentali dell'operazione. Il caso e' esemplare nelle bottiglie molotov:
nessuno in tempi non sospetti ha evidenziato come fossero stati rinvenuti gli
oggetti e via dicendo, nessuno ha indicato dove sono state rinvenute queste
bottiglie. Solo successivamente viene dichiarato di averle trovate in luogo
accessibile a tutti. [...]
Ma se e' indicata una localizzazione qualcuno deve averla evidenziata , no ? La
risposta e' stata del tutto negativa. Ecco che l'analisi a posteriori e con
l'occhio malizioso questa volta, evidenzia questa anomalia. COme e' possibile
che si possa effettuare una perquisizioen in un edificio relativamente piccolo e
all'interno delquale vengono rinvenuti materiali indizi di reato e non redigere
un verbale capace di individuare non solo chi ha effettuato le perquisizioni ma
i futuri testimoni relativamente al reato inerenti agli oggetti sequestrati ?
L'ufficio del pm si e' trovato di fronte a questa situazione diciamo
sconcertante perche' non e'possibile che un atto pubblico non possa testimoniare
quello che era l'obiettivo dell'atto.
[...] la difficolta' e' stata enorme, perche' una volta che l'indagine ha avuto
anche come oggetto la falsita' dei verbali, ha dovuto individuare anche coloro
che ha redatto i verbali di arresto, e il giudice puo' constatare che uno degli
estensori del verbale di arresto e' rimasto sconosciuto.
[...] avevamo armi improprie che erano strumenti di cantiere, presente nella
scuola, e avevamo soprattutto la mancanza di relazione che attestassero nel
dettglio il rinvenimento degli oggetti. si poteva pensare in relazione alle
lesione che in corso di un attivita' di indagine, qualcuno fosse stato indicato
come testimone e potesse dire "quel piccone l'ho tolto io dal tale ripostiglio".
Non e' successo.
I sottoscrittori di verbali cui veniva chiesto di dar conto di cosa avevano
sottoscritto, hanno tutti asserito la sostanziale ignoranza rispetto a quanto
sottoscritto. E abbiamo l'impossibilit'a di ricavare informazioni maggiori da
parte dello stesso sottoscrittore.
[...] Gli interrogatori e gli esami e i documenti e i filmati e incidentalmente
anche le persone offese, avevano contribuito a ricostruire le modalita' con cui
e's tata condotta la perquisizione, e la modalita' era tale per cui c'era un
dirigente: i reparti si sono mossi organizzati e hanno sequestrato i materiali.
L'analisi vera e propria dei verbali al di la dellla parte delle lesioni inizia
con la scoperta delle bottiglie molotov, ma procede su molti piani [...] e
apprendiamo che la perquisizione e' stata effettuata con modalita' ben
preordinate: si e' scelto di apprendere indumenti neri o oggetti appartenenti
agli occupanti, senza la preoccupazione di collegare l'oggetto prelevato al
possessore. Ho detto oggetto perche' fino ad allora che dal verbale che questo
metodo evidentemente ritenuto corretto dalla polizia, non si e' potuto attuare
perche' gli occupanti al momento dell'irruzione hano vuotato i propri zaini al
fine di impedire l'attribuzione.
Niente di piu' falso.
[...] Chi ha redatto il verbale non ha giustificato la scelta di non associare
uno con l'altro, ma ciha invece detto che questa cosa era colpa del
comportamento degli arrestati.
Sempre incidentalmente si apprendeva da alcune testimonianza che alcuni
poliziotti avevano sfilato le aste metalliche che erano supporto di zaini e che
tali aste metalliche erano state prodotte come prova di arma impropria detenuta
e utilizzata dagli occupanti nel corso dell'operazione.
Questo elemento emblematico che ha sconvolto la nostra valutazione (cioe' le
bottiglie molotov) e' apparso in questo contesto solo uno degli elementi,
assolutamente convergente e omogeneo a tutti gli altri; non c'e' differenza tra
chi porta due bottiglie molotov per attribuirle agli occupanti e chi estrae da
uno zaino un asta metallica curva dicendo che e' stata usata come arma
impropria! Non c'e' differenza con chi dice di aver subito un lancio di oggetti
e non c'era! Non c'e' differenza tra chi dice di non aver potuto attribuire i
vestiti a tizio e caio per colpa dell'arrestato quando e' stata la polizia !
Questo ci ha portato a ricostruire un quadro di totale falsita' di quanto
attestato nei verbali.
Si e' posto l'evidente problema di capire se queste falsita' fossero state il
prodotto di una serie casuali di negligenze, di grossolanita', compiute dai
singoli operatori.
E' un ipotesi davvero astratta e ridicola, perche' tutte queste negligenze non
sono normali nelle operazioni dellenostre forze di polizia. Le ffoo sanno cos'e'
un verbale, ecc. Ebbene questa e' un'ipotesi astratta, ma e' stata considerata.
[...]
E' un'ipotesi astratta perche' e' chiaro che quantunque la situazione, gli
oggetti sono stati organizzati come elementi probatori.
Ed ecco che l'ipotesi e' stata fatta per il quadro convergente e' che erano
necessarie e strumentali al compimento di quell'atto finale che era il risultato
dell'operazione e cioe' la cattura degli imputati, configurando il reato di
calunnia.
Se cade la ricostruzione dei fatti relativa alle violenze e alla resistenza
degli occupanti, se cadono tutti gli elementi , ma non come consistenza
probatorio, ma se e' provato che sono stati costruiti artatamente, a questo
punto si pone il problema anceh del movente, del perche' c'e' questa omogeneita'
delle prove.
L'episodio delle molotov ha avuto poi un rilievo particolare, non solo come
elemento emblematico e non solo perche' solo su questo elemento le difese degli
indagati prendevano distanza, come se gli altri elementi di falsita' fossero
cose di poco conto, ma perche' e' il reperto trovato nel quadro di una
perquisizione che determina la chiusura dell'operazione. Se l'operazoine cerca
armi, quando le trova viene giustificata.
Noi abbiamo ricostruito l'episodio perche' su questo elemento abbiamo avuto
delle rivelazioni. Non si poteva tacere. Le dichiarazioni che abbiamo avuto sono
state in grado di metterci a conoscenza di come talune persone che hanno avuto
un ruolo nell'operazione, e che rispetto agli elementi che abbiamo raccolto, ci
ha dato quell'elemento di un filmato in cui si mostravano questo reperto
all'attenzioen del nucleo di funzionari che in quel momento per necessita
avevano preso la direzione delle operazioni [...]
L'episodio dlle bottiglie molotov e le varie dichiarazioni associate a questo
episodio e' ampiamente documentato nella memoria, ma viene evidenziato perche'
rivela come quella che poteva essere non un ipotesi logica, macomunque una
constatazione relativa alla struttura e all'organizzazoine... La ricostruzione
effettiva di questa linea di comando, ci ha fatto pensare che attraverso questa
linea di comando siano passate le direttive per l'operazoine.
Noi avevamo avuto sulle bottiglie moolotov un sostanziale silenzio. Forse una o
due persone agli albori delle indagini accennano alle bottiglie. Alla svolta
delle indagini, lo stesso atteggiamento viene riscontrato, cioe' alcune persone
negano di avere avuto contezza delle bottiglie. Il filmato mostra che visione
del reperto l'hanno avuta persone che erano coinvolte nella catena di comando e
nella direzione delle operazioni
Un altro elemento che ha avuto grande discussione e' stato quello di costruire
quello che e' statao l'operare di una catena di comando e chi ha preso decisioni
e in quale occasione. Si lamentava come principale difetto dell'operazione la
mancanza di un responsabile per l'operazione stessa. Ma la mancata designazione
di un responsabile, non ha impedito agli uomini di essere coordinati e di essere
diretti. Ci e' stato indicato che questa linea di comando che ha operato sul
campo e' la linea che opera in situazioni del genere. E quindi la mancata
designazione di un funzionario di comando, la mancata possibilita' di
indentificare un dirigente, e' stata sopperita dalla catena di comando che si
esprimeva nel rapporto gerarchico
L'indagine giudiziaria deve tenere conto di responsabilita' mancanti, ma puo' e
deve raggiungere identificazioni di responsabilita' singole. [...]
Abbiamo indicato solo responsabilita' che noi riteniamo ci siano elementi
probatorie sufficienti.
[...]
[ discute della responsabilita' di dirigenti presenti sul campo,
indipendentemente dai loro compiti operativi ]
E non e' possibile che il contributo spontaneo di singoli operatori abbia potuto
convergere su un obiettivo coerente. Ed e' un obiettivo che era poi l'obiettivo
dell'operazione. Nella memoria si da conto dei possibili moventi
dell'operazione, senza pretese esaustive, ma in relazione alle imputazioni
sollevate, perche' nella finalita' dell'operazoine possono trovarsi moventi
dell'azione.
Noi dobbiamo capire perche' un'operazoine che ha avuto degli obiettivi palesi,
che si inserisce in quella che e' stata una svolta nelle operazioni di polizia
in senso repressivo, che e' insidacabile in questa sede, ma che aveva bisogno di
tale operazione.
E' un'operazione che peraltro, condotta con modalita' con assenza conmpleta
diregole, che sitrovava ad una svolta drammatica, un'operazione portata avanti
con massiccio dispiego di forze, in un clima particolare, in un clima con costi
umani altissimi, cioe'non c'e' proporzione tra obiettivo dell'operazione e uso
della forza, con un bilancio estremamente negativo, che un esito che doveva
essere diverso.
L'operazione rischiava di avere un esito inesistente. In quell'edificio non
c'era nulla che potesse giustificare tale operazione, fino all'arrivo delle
molotov. [...] Le bottiglie molotov potevano forse essere messe sul piatto della
bilancia ma e' lo stesso poca cosa, perche' a un crto punto questa operazione
aveva causato costi elevatissimi. INSUCCESSO SOSTANZIALE
L'alternativa avrebbe potuto essere quella di dire "scusate ci siamo sbagliati".
Noi crediamo che in questo contesto sia maturata una decisione che sia stata
dolosamente perpetrata: c'e' stata la decisione di arrestare tutte le persone,
costruire un teorema falso e negli atti di polizia giudiziaria evidenziare
elementi indiziari a carico degli arrestati.
A questa decisione non possono che partecipare coloro che l'operazoine hano
diretto e coloro a cui fanno riferimento coloro che prendono parte all'azione.
[...]
Normalmente alcuni potrebbero obiettare che la contestazione non doveva essere abuso
d'ufficio. La valutazione e' stata quella che sia importante che la scelta
consente di andare dal giudice collegiale per un processo di questo tipo,
anziche' da un giudice monocratico.
Con l'abuso d'ufficio questo e' possibile.
[...]
Devo dare conto della leggera variazione che c'e' nella riochiesta di rinvio a
giudizio rispetto agli avvisi di conclusione delle indagini preliminari.
L'imputazione di falso e calunnia e' stata da qualcuno ritenuta non adeguata e
avrebbero preferito quella di falso globale. [...]
Nella richiesta di rinvio a giudizio si e' ritenuto pero' di dover isolare l'episodio
Nucera soprattutto perche' l'episodio nasce in un contesto temporale che induce
a una possibilita' di presa d'atto finale. nella sostanza puo' essere imputato
un comportamento colposo a chi ha ricevuto le dichiarazioni, ma non e' tale da
essere assimilato a quello che noi riteniamo l'atteggimento nei confronti di
tutti gli altri segmenti di falsita'.
[...]

[ interruzione fino alle 15.00 ]

P: possiamo riprendere con il pm. ho avuto notizia dalla cancelleria che
possiamo andare avanti fino a notte.
A: In ultimo l'episodio di cio' che e' avvenuto nella pascoli sia contrario alle
norme di cio' che concerne le attivita' di polizia giudiziaria. L'intervento
abusivo nella pascoli sono episodi meno violenti ma sono episodi che si
inseriscono appieno nella strategia dell'operazione.
L'ingresso di un contingente in questo edificio che non era oggetto di
perquisizione (ricordiamo che l'operazione era una perquisizione all'edificio
diaz-pertini dove erano stati visti individui sospetti).
La pascoli era un vero e proprio edificio adibito a centro del gsf e centro di
raccolta degli organi di informazione.
LA giustificazioen di questo ingresso e' stata quella di messa in sicurezza e
che il contingente guidato dal dottor gava si sia diretto per errore
nell'edificio.
QUesta ipotesi e' smentita da numerosi esami testimoniali, nonche' da numerose
dichiarazioni del capo della polizia, che sostiene che si e' dovuti intervenitre
in quell'edificio per controllare la situazione.
La versione ufficiale e' stata ribaltata quando si e' dovuto dar conto
dell'ingresso all'autorita' giudiziaria.
E se n'e' dovuto dare conto solo in relazione a denuce circa irregolarita'
compiute durante l'operazione. Durante questa visita si e' dato luogo a una vera
e propria perquisizione, apprendendo molte cose. E l'apprensione di cose di
fronte a un ingresso non autorizzato non e' ovviamente legittimo.
Si sono verificati episodi che vanno dal danneggiamento di strutture, alcuni
episodi di violenza ai danni di persone che erano all'interno dei locali, e cosa
forse piu' sconcertante, si e' verificata l'asportazione di parti di computer
che sono state trafugate da operatori di polizia e che sono scomparse.
Ora, se e' ammissibile, e non lo e', che qualcuno sul momento possa
appropriarsi di oggetti, mettersi a smontare dei computer sia da individuare
come una zione che mira a uno scopo preordinato e organizzato.
Allora la versione ufficiale dell'errorre mal si concilia con gli elementi di
cui sopra, come la possibilita' da parte degli operatori non solo di prelevare
delle cose, ma effettuare delle vere e proprie operazioni di rimozioni di parte
del computer.
Sono contestate azioni di lesioni private e danneggiamenti, perche' le persone
presenti sono state obbligate ad assumere certe posizioni e sono state
danneggiate in alcuni computer che gli erano stati affidati dall'amministrazione
comunale
L'episodio generalmente costituito della scuola Pascoli mette in evidenza quel
filo comune rispetto all'operazione che si stava svolgendo dentro alla
diaz-pertini, che io ho qualificato come quasi un coprifuoco, una zona da legge
speciale. Questo perche' i comportamenti degli operatori e' difficile che siano
dettati dalla contingenza e dalla situazione eccezionale che fa presiedere ai
normali coportamenti ordinari.
Allora ci si deve chiedere perche' comportamenti al di fuori del protocollo e di
ogni norma potessero essere messi in essere senza che nessuno dicesse nulla.
[...]
Sono contestate azioni di lesioni private e danneggiamenti, perche' le persone
presenti sono state obbligate ad assumere certe posizioni e sono state
danneggiate in alcuni computer che gli erano stati affidati dall'amministrazione
comunale
L'episodio generalmente costituito della scuola Pascoli mette in evidenza quel
filo comune rispetto all'operazione che si stava svolgendo dentro alla
diaz-pertini, che io ho qualificato come quasi un coprifuoco, una zona da legge
speciale. Questo perche' i comportamenti degli operatori e' difficile che siano
dettati dalla contingenza e dalla situazione eccezionale che fa presiedere ai
normali coportamenti ordinari.
Allora ci si deve chiedere perche' comportamenti al di fuori del protocollo e di
ogni norma potessero essere messi in essere senza che nessuno dicesse nulla.
[...]
in particolare le attivita' su operatori che nella scuola pascoli stavano
riprendendo cio' che stava avvenendo nelal scuola pertini
Questo materiale documentale e' stato appreso durante questo controllo (4
cassette); e' interessante notare come dell'esistenza di questo materiale si
venga a conoscenza a seguito di istanze precise di restituzione di tali oggetti.
Una comunicazione metteva in evidenza come ci fosse molto materiale in piu'
affluito nella questura di genova rispetto a quanto dettagliato nel verbale di
sequestro.
Queste videocassette sono state alla fine consegnate all'autorita' giudiziaria
dopo essere state manipolate, tagliate, senza alcune autorizzazione.
UNa nota cita "durante il riversamento della cassetta si sono perse delle
immagini di interesse". Non solo il fatto che una videocassetta e' stata portata
senza titolo in un locale, ma la cassetta era stata visionata, modificata senza
autorizzazione alcuna.
E' difficle credere che tutte queste operazioni siano avvenute senza che le
autorita' ne abbiano avuto notizia.
[...]
Non che la polizia giudiziaria non potesse essere interessata a tali documenti,
ma sicuramente questo interesse avrebbe dovuto essere incanalato secondo
procedure di legge. Questo non e' avvenuto.
E il fatto che non sia avvenuto e' per me omogeneo al comportamento aggressivo
tenuto dalla polizia [...] che evidentemente hanno avuto l'indicazione di
conseguire dei risultati senza curarsi della legittimita' dell'intervento.
Parte di questo materiale seppur con questa origine un po' viziata e' materiale
che verra' usato con rilevanza probatoria [...]
Anche nella scuola pascoli, si e' posto il problema fondamentale che si e' posto
per l'altra parte dell'operazione: chi e' entrato e al comando di chi ?
Il primo elenco trasmesso all'autorita' giudiziaria si fa presente che comprende
anche il personale intervenuto alla scuola pascoli
In realta' la ricostruzione del personale impiegato in questo intervento si e'
faticosamente scontrata con indeterminatezza, e altri problemi.
E' ovvio che la determinazione di singoli appartenenti ai reparti che si erano
resi responsabili di reati e' resa impossibile dagli elementi di conoscenza che
sono stati limitati.
Gli elenchi trasmessi sono stati trasmessi in forma incompleta e soprattutto si
e' richiesta alla polizia fotografie il piu' possibile recenti del personale
impiegato. Queste fotografie sono state inviate ma quelle scelte dalle ffoo
hanno reso impossibile il riconoscimento di persone individuali.
E' una vicenda emblematica di un personaggio riconosciuto a piu' riprese da una
parte offesa che non era all'inizio riconosciuto per le foto inviate che non
erano attuali.
[...]
Anche qui pertanto sono chiamati a rispondere di imputazioni coloro che hanno
gradi di responsabilita' rispetto agli elementi che abbiamo potuto raccogliere.
In particolare il dottor Gava della SM di Nuoro e Fabbroncini come i piu' alto
in grado.
[...]
alcune delle persone riconosciute dalle parti offese poi non compaiono
nell'elenco esaustivo di cui sopra. questo e' un dato sconcertante.
Anche qui risulta la partecipazione di personale del reparto mobile che non
viene riscontrato attraverso le ionformazionii ufficiali.
Io direi che posso concludere, perche' diciamo piu' che un quadro della storia
dell'indagine e dei problemi e difficolta' incontrate non si possono dare
oralmente.

Vorrei procedere alla correzione di alcuni errori materiali nei capi di
imputazione.

Capo A manca una riga nella pagina 3 nell'utlima rtiga si dice
"al fine di costruire un compendio probatorio di tutti i presenti arrestati e quindi"
Capo C a pagina 6
"al fine di costruire un compendio probatorio di tutti gli interessati e quindi"
qualora ci fosse questo refuso, vi preghiamo di considerare la correzione
correzione del capo di imputazione U
"nella qualita' di cui al capo S"
identica correzione nel capo di imputazione V
nei capi Y W e Z
sostituiamo
"nella qualita' di cui al capo X"

viene depositata copia della memoria in cartaceo e in cd

A: e' presente nella memoria un allegato contenente foto e video relativi alla
memoria.
P: e' conclusa l'esposizione della memoria ?
A: no. volevamo mostrare materiale rccolto di rilevanza della memoria.
A: pero' e' lunga e potrebbe essere interrotta
P: cominciamo poi vediamo.

P: il dott. Cardona vorrebbe mostrare dei video che non si concludera'
verosimilmente entro le 5 e mezza , o le sei.
A: (zucca) ci siamo posti il problema di non andare avanti per 5 o 6 udienze a
parlare, quindi ho riassunto l'intervento orale per poi proseguire con i
supporti video e foto. la memoria non erano le conclusioni
P: perfetto.
D: avevamo capito male
A: (zucca) il collega espone la sua parte di memoria, altrimenti abbiamo esposto
il lavoro solo di meta' ufficio.

P: mi risulta la prossima udienza il 27 settembre, che dedicherei alla visione
di questo materiale. Il 30 settembre (non lo metto a verbale ma se non ci sono
immprevisti) potrebbe saltare per dare i termini alla difesa.
D: sotto questo profilo non sarei cosi' ottimista, perche' dobbiamo valutare
anche gli allegati.
P: il rinvio lo decidiamo il 27, prendo atto dei problemi che mi ponete.

P: a questo punto il giudice rinvia l'udienza al 27 settembre ore 9.00. Fa
divieto di utilizzare computer se non durante la discussione della propria
posizione per il disturbo arrecato dal ticchettio della tastiera.

P: integra vietando tastiere di computer e non computer in generale.

A: insisto perche' l'aula venga attrezzata adeguatamente al tenore di queste
udienze. Non ho capito se gli avvocati intendono chiedere termini e non ho
capito in che forma si ritiene di fare copie. Noi abbiamo portato la copia in
cdrom per facilitarne la copia.

P: c'e' un problema venale. se viene depositata la cancelleria chiede260 euro.
Se il pm informalmente rilascia una copia e' un altro conto.

A: allora facciamo cosi', purtroppo non possiamo fare 50 copie. Mettiamo a
verbale che mettiamo a disposizione una copia informale e chi la vuole
provvedera'.

D: chiede di poter usare l'attrezzatura dei pm per proiettare materiali.

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