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Caltanissetta: da oggi detenuti in sciopero della fame
by bw of cltz Monday, Oct. 18, 2004 at 1:01 PM mail:

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È trascorso un mese dalla plateale protesta attuata dai detenuti nel carcere Regina Coeli di Roma per sollecitare l’amnistia per coloro che si trovano in cella per reati considerati non gravi e da lunedì prossimo, per "evitare che sulla questione scenda nuovamente il silenzio", viene annunciata un’altra serie di manifestazioni di protesta dei reclusi, anche quelli ospiti del carcere "Malaspina" di Caltanissetta. In particolare verranno attuati scioperi della fame e sarà rifiutato il vitto fornito dall’amministrazione carceraria.

"La decisione di protestare, tutti insieme e pacificamente – è scritto in una nota diffusa ieri da Alfredo Maffi, responsabile dell’associazione culturale Onlus "Papillon" di Caltanissetta – è un necessario atto di civiltà per richiamare alle sue responsabilità un mondo politico che sembra fatichi ad accorgersi che nella stragrande maggioranza delle oltre 200 carceri italiane il diritto è stato in un certo senso sospeso a tempo indeterminato, poiché tutto si può dire tranne che dentro le carceri vengono davvero perseguite la rieducazione e la risocializzazione delle donne e degli uomini reclusi. Ci rendiamo conto che affrontare concretamente in Parlamento una riforma del nostro sistema penale e penitenziario non è cosa facile, ma non per questo è tollerabile il permanere di una situazione che scivola ogni giorno di più oltre i limiti della legalità".

"Del resto, non siamo soltanto noi dell’Associazione Papillon a sottolineare il limite di guardia ormai raggiunto nelle carceri. Anzi, un dato importante della nuova situazione è che oggi alcuni tra i più importanti sindacati del personale penitenziario – aggiunge la nota – affermano che per ristabilire nelle carceri un equilibrio minimamente accettabile occorrono misure che alleggeriscono davvero un sovraffollamento di oltre 13000 detenuti. E certo non vanno in questa direzione le annunciate ulteriori restrizioni in materia di droghe leggere e tossicodipendenza e il continuo slittamento della discussione sulle proposte di riforme del Codice penale già di per sé molto timide. Le pacifiche proteste che migliaia di detenuti inizieranno il 18 ottobre vogliono quindi essere anche un invito a mettere da parte sterili contrapposizioni e a ricercare in Parlamento un’unità di intenti, almeno sulle più urgenti misure che possano ristabilire un equilibrio minimamente accettabile di vivibilità nelle carceri".

"L’associazione "Papillon" in definitiva sollecita: 1) proposte di legge contenenti un reale provvedimento di indulto e amnistia, che ristabilisca un minimo di vivibilità nelle carceri italiane oltre a decongestionare il lavoro dei tribunali. 2) Una serie di provvedimenti che riducano l’eccessiva discrezionalità del giudice di sorveglianza e l’applicazione piena ed integrale della legge Gozzini in tutti i Tribunali di sorveglianza e per tutti i detenuti. 3) Una serie di provvedimenti per limitare l’uso e anzi l’abuso della custodia preventiva ed in particolare della custodia preventiva in carcere".


La Sicilia, 15 ottobre 2004

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