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[genova-g8] processo ai 25 - sintesi xxvii udienza - 09 nov 2004
by imc italy Tuesday, Nov. 09, 2004 at 4:55 PM mail:

ventisettesima udienza del processo ai 25. rinviati mondelli e lauro, ci restano pur sempre mondelli, rollo, auriemma e piccolotti. a vous


SINTESI XXVII UDIENZA PROCESSO AI 25

Oggi, martedi' 9 novembre 2004, ventisettesima udienza del processo a 25 persone
per devastazione e saccheggio, per i fatti avvenuti il 20 e 21 luglio 2001 a
genova in occasione delle proteste contro il g8.

L'udienza di oggi si presentava come un udienza abbastanza delicata, data la
presenza dei primi alti dirigenti direttamente coinvolti negli scontri, dopo una
sequela di testimoni di basso rango o comunque poco implicati direttamente nella
gestione dell'ordine pubblico.
Purtroppo 2 di questi testi, Mario Mondelli, Primo Dirigente della Polizia di
Stato, e il Capitano Antonio Bruno del III Battaglione Lombardia , Compagnia
CCIR Alfa, sono stati rinviati a martedi' prossimo, ed essendo tra i
protagonisti della prima carica contro il corteo dei disobbedienti in via
Tolemaide (oltre che delle cariche in via Pisacane e in Piazza Tommaseo alla
mattina) la loro presenza era molto attesa nell'aula del Tribunale.

Il primo teste un po' a sorpresa visto che non era stato citato ed era saltato
la settimana scorsa, e nessuno si aspettava che arrivasse oggi in aula, e' un
agente della DIGOS di Catania che nel 2000 ha arrestato uno degli imputati, FP,
e che lo ha riconosciuto nelle foto inviate dai pm in giro per l'Italia. In
aula delle foto mostrate dal dvd personale di FP preparato dalla procura, il
teste riconosce FP solo in 3 foto su 5 e tra l'altro in quelle in cui e' meno
chiaro il suo viso, il che non rende la vita dei pm molto piu' semplice.
Dopo l'episodio di CA e AV di due o tre udienze fa, questo e' l'ennesimo
tentativo di riconoscimento che va quantomeno sbieco ai pm.

Il secondo teste, Christian Falconetti, un agente della polizia stradale in
servizio il 20 luglio, riferisce dell'assalto alla caserma, identificando in
tale Ispettore Blasi il famoso poliziotto che esce dalla caserma con la pistola
spianata contro i manifestanti. Un teste abbastanza di basso profilo che passa
liscio.

Terzo teste, iniziano i pezzi grossi: Primo Dirigente Filippo Lapi.
Il dottor Lapi venerdi' dirige 80 uomini del Reparto Mobile di Genova al varco
su corso buenos aires, nei pressi di piazza paolo da novi. Insieme a lui ci
stanno i bravi ragazzi di Canterini, 80 uomini del nucleo antisommossa,
riconoscibili nei video dal cinturone bianco e dal casco Ubbot in dotazione (un
casco opaco e sagomato). Questi sono i reparti che escono dalle grate in corso
buenos aires e fanno le cariche in corso torino per disperdere i manifestanti
che si erano assiepati all'incrocio; dopodiche' effettuano alcuni fermi in corso
torino, e alcuni pestaggi tra cui il famoso "bastardi, sono un medico" che
abbiamo visto mille volte nei video di indy aggiornamento uno seduto su una
panchina di piazza savonarola. Dopo queste cariche i due reparti, Canterini e
Lapi si dirigono in piazza Tommaseo, sgomberano la piazza, si attestano e poi
prestano soccorso alla caserma della polizia stradale di via Saluzzo, dove pero'
nel frattempo i manifestanti sono andati via.
Ritornato sulle sue posizioni, il dottor Lapi insieme al vice questore vicario
Calesini si riporta verso il ponte monumentale per un supposto attacco alla zona
rossa, che lui stesso definisce una "falsa notizia"; verso le 15.30 si fa
medicare a una mano che si e' ustionato con un cassonetto incendiato e poi
raggiunge di nuovo un contingente della polizia in corso torino angolo buenos
aires, portando ausilio al battaglione Lombardia e altri reparti che stanno
fronteggiando i disobbedienti. Sgombera nuovamente tommaseo, ed e' proprio in
tommaseo mentre ammazzano carlo, e per sua stessa ammissione raggiunge alimonda
subito dopo il fatto (di cui lui dice di non essere a conoscenza all'epoca) e
poi si allontana, ritornando in posizione e poi in questura.
Il giorno 21 partecipa alle cariche sempre su corso buenos aires e corso torino,
verso la galleria di corso sardegna, dove ordina al dirigente Auriemma, di
accerchiare i manifestanti, liberare piazza giusti per consentire ai reparti con
lui (a cui si sommano numerosi altri reparti e dirigenti) di transitare sotto la
galleria ostruita con barricate in fiamme e liberare piazza giusti e corso
sardegna fino ad arrivare "quasi a marassi".
La testimonianze del dottor Lapi fa il gioco della difesa, in quanto tutti gli
atti dipinti dai pm come gravissimi e testimonianza di devastazione e
saccheggio, vengono trattati con sufficienza da Lapi, un po' come se fossero
cose di tutti i giorni; dal che discende che non possono essere devastazione e
saccheggio, un evento che e' dipinto dall'ordinamento giuridico itlaiano come
un evento di eccezionale gravita'. Tanto e' ordinaria la sitauzione di
"disordine pubblico" che Lapi non si ricorda con grande precisione molte cose, e
pure ripercorrendo tutto il suo percorso abbastanza fedelemente non si spende in
una descrizione dettagliata di questi eventi tanto gravi a detta dei pm da
rimanere a fuoco nella memoria.
In piu' i pm nel tentativo di fargli dire qualcosa di utile glimostrano chili di
filmati che non riprendono lapi, ma le situazioni che loro vorrebbero veder
accollate agli imputati, mentre il dirigente continua a dare risposte vaghe. In
chiusura di esame la difesa mostra una foto a lapi per contestazione sul suo
riconoscimento, e dulcis in fundo i reperti proposti dal pm non vengono
acquisiti come richiesto dalla difesa, mentre il frame proposto dalla difesa non
trova nessuna obiezione dal tribunale. 1 a 0 per noi dal punto di vista della
procedura: alla fine non si puo' non godere di certi piccoli piaceri nel
nervosismo di chi ti vorrebbe condannare a 15 anni :)

Quarto teste, Antonio Rollo. Qualcuno lo ricordera' come "l'uomo del mistero" di
piazza Alimonda, il dirigente di Lauro, Fiorillo e dei relativi reparti che
proprio prima di piazza Alimonda scompare dalle scene inspiegabilmente.
Durante le operazioni Rollo sostiene di essere stato impiegato come
retroguardia, cedendo i reparti da lui diretti ad altri dirigenti come il dottor
Gaggiano e il dottor Lapi, o il vice questore vicario Calesini. Con il tipico
scarica barile, lui c'e' in varie situazioni, ma pare non avere ruoli cruciali.
Questo nonostante noi lo sappiamo coinvolto nelle cariche su via rimassa e corso
marconi e nei relativi arresti, insieme a Lauro e al XII Battaglione Sicilia,
che poi ammazzeranno Carlo, nonche' nelle cariche' che ripuliscono Piazza
Tommaseo verso le 13.30. Rollo e' anche presente a supporto del III Battaglione
Lombardia intorno al momento dell'assalto al blindato, e nelle bonifiche delle
vie laterali fino a piazza Alimonda, verso le 16-17 di venerdi'.
Ma di questo Rollo non parla. Tiene un profilo bassissimo, tanto da filare via
come l'olio senza che ne' pm ne' difesa trovino utilita' nella sua deposizione,
o meglio, in una deposizione che non dice niente a carico degli imputati, noi
cmq ci guadagnamo :) Certo quest'uomo ha un talento per sgusciare via come un
anguilla dalla vista, dall'udito e pure dai racconti :)

Quinto teste e' un altro dirigente, Maurizio Auriemma, che ha operato sia il 20
luglio che il 21 luglio. Dalla sua deposizione emerge una situazione in cui
diversi focolai di scontri si moltiplicavano per la citta', mentre le forze
dell'ordine venivano comandate a destra e manca nella citta'. Tutto questo
comunque abbastazna sotto controllo. Nonostante questo
panorama abbastanza sfavorevole alla difesa, il teste non ha deposto di alcun
episodio contestato, dato che il 20 luglio lui ha effettuato cariche in via
orsini, presso la caserma di san martino, in via fieschi e in corso aurelio
saffi. Nella giornata del 21 invece coadiuva Lapi nel liberare piazza giusti e
corso sardegna, facendo uso massiccio di lacrimogeni, quei lacrimogeni che si
intravedevano da piazza de ferraris mentre agnoletto e casarini decretavano
la conclusione dei cortei con le cariche ancora in corso.

Il sesto teste e' delicato, perche' e' uno dei dirigenti che il 21 luglio
partecipano alle cariche su corso marconi, anzi, per sua stessa affermazione,
insieme al dottor Gaggiano il dirigente piu' alto in grado nel settore e nella
conduzione delle operazioni. La sua deposizione e' quella che in giornata
rischia di compromettere di piu' la posizione di alcuni imputati, e anche se la
giornata e' lunga tutti vi prestano attenzione.
Venerdi' 20 il dr Auriemma dirige i 100 poliziotti che caricano in via Cesarea
accanendosi su uno dei cortei piu' laconici della giornata (secondo forse solo
alla Rete Lilliput in piazza Manin), e nonostante il tentativo di glissare viene
abbastanza messo nelle pesti dal video mostrato dall'avvocato Rossi. Unico
piccolo dettaglio e' che ovviamente non c'e' nessuna imputazione relativa a Via
Cesarea tra gli imputati, quindi un po' ci e' sfuggita la rilevanza dello
"sbugiardamento" (peraltro abbastanza blando di fronte a un tribunale gia'
sufficientemtne infastidito vedremo poi perche').
La parte piu' spinosa della deposizione di Piccolotti e' nella parte relativa a
sabato 21. Piccolotti dirige i reparti che sono schierati in piazza Rossetti, ad
aspettare la testa del corteo che ingaggiano un fitto lancio di lacrimogeni vs
oggetti contundenti con alcuni manifestanti che schermano il corteo che intanto
defluisce su via rimassa a centinaia di migliaia. Dopo due ore di scambi di
cortesie, Piccolotti effettua una carica, a suo dire quando gli incendi di auto
e negozi rischiavano di mettere in pericolo gli abitanti dei palazzi sopra corso
marconi, riuscendo ad allontanare il corteo oltre via casaregis (specifica che
l'atteggiamento del gruppo di 4-5000 (!!!!) facinorosi non cambia con questo
primo intervento). NOn contento Piccolotti decide un secondo intervento, che lui
stesso definisce un filo piu' deciso, all'altezza di Punta Vagno, in cui si
aggiungono anche i reparti della Guardia di Finanza. E' difficile valutare il
senso di quel "filo piu' deciso" ripensando al massacro dipersone inermi di
Punta Vagno, con la gente che si lanciava dai muretti alti 4 metri per sfuggire
alle cariche. Questa leggerezza stride con le descrizioni di Piccolotti degli
scontri in via Marconi lasciando un margine alla difesa, e potrebbe passare la
paura. Ma fortunatamente c'e' l'avvocato Rossi, della difesa, che tanto quanto
devoto si e' guadagnato qualche udienza fa la palma di migliore avvocato della
difesa, si guadagna la palma di migliore alleato dei pm. Nel tentativo di
evidenziare la bestialita' detta da Piccolotti su Punta Vagno (intento giusto e
giustificabile anche se in una prospettiva storia e non certo relativa a questo
processo) l'avv. Rossi riesce nell'ordine: a portare un video fuori dal termine
accordato con la procura di presentare i video (a meno di emergenze dovute alla
controprova) il lunedi', causando primo motivo di irritazione del tribunale e
grande godimento dei pm che si avvarranno di questa possibilita' alla prima
occasione per mettere in difficolta' la difesa; diciamo che era una forzatura
che ci saremmo giocati volentieri per qualcosa di piu' rilevante... A seguire
l'avvocato Rossi riesce a dire "e' difficile fare domande sui video" servendo la
palla al balzo della Canepa che finalmente si puo' rifare di un totale di giuste
vessazioni che la difesa era riuscita a fargli trangugiare. Non contento, poi
cerca di giustificarsi dicendo di volere "far scorrere i video" incappando nel
tipo di comportamento che tutta la difesa aveva contestato al pm da 15 udienze
in qua, e facendo quasi gridare di gioia Canepa e Canciani (che si scambiano non
visti una amichevole e soddisfatta pacca sulla spalla) che possono dire "varra'
per le future opposizioni della difesa" sui video. Insomma una debacle che
ribalta completamente l'1 a 0 dell'avvocato Mazzali, in un 1 a 1 con il rischio
di rigore all'ultimo minuto (noi interisti siamo abituati a soffrire fino
all'inevitabile sconfitta al 94esimo, ma speravamo che in tribunale ci dicesse
meglio :)

Su queste note che seminano il malumore, non serve il video di cesarea che
sbugiarda il teste sulla prima parte della deposizione e neanche il fatto che il
tribunale abbia respinto parte delle obiezioni dell'accusa, a far digerire la
pillola. Ma rimangono ancora due teste insulsi del commissariato di san
fruttuoso, la cui inutilita' dal punto di vista processuale non ci risolleva il
morale.
Ci auguriamo che la prossima udienza che dovrebbe cominciare come detto con
Mondelli e Bruno ci faccia divertire un po', e le premesse ci sono tutte anche
se speriamo si diano come assenti (giustificati o meno) i guastafeste. A la
prochaine! :)

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