Il rastrellamento imperialista è la forma antagonista contemporanea del blocco proletario. Quanto si svolge ora a Falluja ci interessa eccome!
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due forme politiche antagoniste blocco proletario e rastrelllamento imperialista
Da una notizia de la Repubblica: BLOCCO IN UN QUARTIERE PERIFERICO DI BAGDAD
Uomini mascherati armati di lanciarazzi e fucili d'assalto hanno bloccato un ponte e una strada importante oggi nella parte occidentale di Bahdad. Lo hanno detto residenti. Sono scoppiati scontri
http://www.repubblica.it/2004/k/dirette/sezioni/esteri/iraq/10novemb/index.html
Contro la tattica, la forma politica del blocco proletario che vediamo svilupparsi sia nelle metropoli, sia nelle immense periferie la controparte sta sviluppando una tattica aggressiva: il rastrellamento, di ben chiara fama e memoria.
Contro le manifestazioni di massa popolari, non più la zona rossa, le barricate e il rinchiudersi nei compound, ma il contrattacco, l'accerchiamento, la repressione brutale delle manifestazioni. Ce ne eravamo accorti anche a Genova.
Questo è anche l'insegnamento che ci viene dai fatti di Falluja, questo grosso centro sulle rive dell'Eufrate dove passavano tutte le comunicazioni per Bagdad dalla Giordania e dalla Siria, la ferrovia e le autostrade e che erano bloccate dalla rivolta popolare, trasformatasi in un vero e proprio contropotere. Su di esso si è abbattuto il rastrellamento usa.
Di rastrellamento in rastrellamento, come ben si è visto contro la grande Intifada palestinese, si persegue l'unico vero fine: la distruzione delle forze dell'avversario. L'imperialismo è ben conscio della profondità della sua crisi e sa che ne uscirà solo con la guerra. La fa e facendola la innova. Questa è la realtà. I narcotizzatori della non violenza dunque sono solo degli strumenti al servizio dell'imperialismo, il quale, da parte sua, va da una Gaza a una Falluja, in nome di Dio.
Da una parte i rastrellamenti e la guerra imperialista dall'altra i blocchi proletari che si contrappongono.La partita è ancora molto lunga. Ma non si può stare col piede in due scarpe.
L'alleanza militare cardine dell'imperialismo, uno dei massimi strumenti di oppressione esistenti è la Nato. Venerdì e sabato prossimo i parlamentari Nato sono chiamati a Venezia, ospiti della giunta dell'Ulivo allargato-ci sono tutti verdi e prc compresi-, a ratificare la politica aggressiva dell'organizzazione il suo impegno nell'aggressione all'Iraq. La Nato ha già deciso di allenare l'esercito collaborazionista iracheno.- Tutti amorosamente d'accordo.
Contro il massacro in Iraq e in Palestina, contro la guerra,contro i rastrellamenti,contro la Nato
protestiamo a Mestre e Venezia sabato prossimo
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