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Chiudere Morini: Intimidazioni ad attivisti
by www.chiuderemorini.net Saturday, Nov. 20, 2004 at 11:20 PM mail:

Minacce, intimidazioni, danneggiamenti e soprusi verso gli animalisti

Di questo i giornali non ne parlano mai...
Martedì 2 novembre tre attivisti appena arrivati per il consueto presidio di protesta davanti all'allevamento espongono i cartelli dopo aver parcheggiato la macchina ben in vista sul lato opposto all'allevamento.

"Secondo la solita procedura i carabinieri ci richiedono i documenti, nel frattempo notiamo che un carabiniere va verso la nostra macchina e chiama il collega. Poco dopo arrivano altre camionette, con loro arriva anche il comandante della caserma di S.Polo e ci richiede di perquisire la vettura. Prelevano una scatola contenente: 1 secchiello (per le offerte raccolte durante i banchetti), 1 bomboletta spray di colore arancione fluorescente e 1 biglietto.
Ci viene intimato di salire su di una camionetta e veniamo trasportati senza sapere il motivo al comando di Reggio Emilia (con le sirene accese, correndo ai 150 km/h e passando con il rosso).
Quando arriviamo vogliono le impronte digitali e le foto segnaletiche (tutto senza darci alcuna spiegazione); chiediamo di andare al bagno e ci viene negato, chiediamo di fare una telefonata o di chiamare un avvocato ma ci viene negato anche questo (nonostante prima ci avessero assicurato il contrario). Ci viene negato anche di sapere il motivo per cui siamo lì! Ci viene preso a forza il cellulare, per segnarsi il numero serie.
Veniamo spintonati e minacciati di finire dentro per resistenza a pubblico ufficiale se ci rifiutavamo di mettere le impronte digitali".

Alla fine di 4 ore dentro la caserma vengono rilevate le impronte e fatte foto segnaletiche, e ai tre attivisti viene spiegato che risultano indagati per danneggiamento aggravato, riguardo alcune scritte apparse sul Comune di San Polo e sul cimitero.

Gli attivisti vengono riaccompagnati davanti all'allevamento per prendere la loro auto e



trovano una triste sorpresa: il vetro anteriore e i fanali della macchina sono sfasciati, e sul cofano ci sono evidenti macchie di sangue dell'incauto autore del gesto. Viene sporta denuncia contro ignoti e il sangue prelevato. I carabinieri non erano presenti sul luogo, sebbene dovevano esserci perché comunque il presidio era autorizzato e potevano arrivare altre persone. Nessuno ha ovviamente visto o sentito niente.
Alla richiesta di andare a vedere per indagine se qualcuno dei dipendenti di Morini avesse dei tagli alle braccia ovviamente la risposta è stata negativa, chi ha subito il danno dovrebbe fare dei nomi e si potrebbe indagare su quelli, ma con il rischio di venire querelati per calunnia. Così dicono, anche se non è proprio questa la prassi comune; altrimenti vorremmo sapere come vengono svolte di solito le indagini che partono da denuncia contro ignoti. Ma non ci aspettavamo certo di meglio, da loro...

Per curiosità gli attivisti vanno poi a vedere le scritte sul municipio e scoprire se qualcuno aveva per sfortunatamente utilizzato proprio una bomboletta color arancione fosforescente... e infatti eccole le scritte, color oro, completamente differente da quello della loro bomboletta!!! Quali sono dunque le prove per un tale trattamento?

Di fronte all'ennesimo abuso da parte dei carabinieri di San Polo d'Enza ci chiediamo se la loro sia una genuina incapacità di distinguere un colore da un altro (come vogliono da sempre anche le barzellette), oppure una chiara e precisa volontà intimidatoria nei confronti degli animalisti che si ostinano a volere la chiusura di questo lager per animali.

Mercoledì i tre animalisti sono tornati a San Polo, non solo per riprendere la macchina e fare le foto alle scritte, ma anche per dire con la propria presenza al presidio che non c'è modo di fermarci con queste meschinità.


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E adesso per tirarvi su di morale fatevi quattro risate con le barzellette raccontate dai carabinieri su Il Resto del Carlino! Ci volevano i costosi macchinari del Ris di Parma per distinguere un colore da un altro!!??

REGGIO EMILIA: Scoperti a tempo di record gli autori di scritte vandaliche apparse l'altra notte a San Polo, contro la titolare dell'allevamento Morini (divenuto famoso per la vicenda dei cuccioli beagle destinati ai laboratori), e il sindaco della cittadina. I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Reggio e i colleghi di San Polo e Baiso hanno denunciato alla procura di Reggio tre giovani donne: si tratta di una 26enne di Faenza, una 19enne residente in Svizzera ed una 22enne di Bologna.
Sono accusate di danneggiamento aggravato, ma nei loro confronti potrebbe scattare anche la denuncia di minacce. I carabinieri, martedì pomeriggio, erano di servizio davanti ai cancelli dell'allevamento Morini, meta di attivisti contestatori. Hanno notato una giovane con le mani sporche di vernice, del colore simile a quella utilizzata per scritte al cimitero e al Comune. Si è deciso così di procedere ad ulteriori accertamenti, che hanno portato al rinvenimento di alcune bombolette di vernice, occultate nell'auto della giovane sospettata.
Oltre a questi indizi, pare che gli uomini dell'Arma abbiano raccolto altro materiale compromettente per le tre denunciate. Intanto, i Ris di Parma, effettueranno analisi comparative con il colore rinvenuto in possesso delle giovani, con quello apposto sul muro del comune e del cimitero.

Fonte:
http://www.chiuderemorini.net

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