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31 dicembre contro il carcere
by odioilcarcere Friday, Dec. 10, 2004 at 1:28 AM mail:

ANCHE QUEST'ANNO IL 31 DICEMBRE SAREMO SOTTO IL CARCERE DI REBIBBIA *PER ESPRIMERE SOLIDARIETA' CON LE LOTTE DEI DETENUTI E DELLE DETENUTE *PER ESPRIMERE LA NOSTRA VOLONTA' DI ABOLIRE OGNI GALERA E OGNI STRUMENTO DI SEGREGAZIONE E DI PRIVAZIONE DELLA LIBERTA' *PERCHÉ NON VOGLIAMO MAI PIÙ CHE DI CARCERE SI MUOIA MA NEMMENO DI CARCERE SI VIVA!!!

Ogni anno che ci vede impegnati e impegnate per preparare la GIORNATA CONTRO IL CARCERE del 31 dicembre, costatiamo che le condizioni di vita nelle prigioni italiane sono ulteriormente peggiorate.


La ripresa delle proteste il 18 ottobre lo segnalano decisamente drammaticamente: - il sovraffollamento è giunto a livelli inaccettabili ed è in aumento; 10.000 casi di Tubercolosi; 70 suicidi l'anno; centinaia di morti "sospette"; oltre mille atti di autolesionismo; sanità penitenziaria in rovina; igiene e istruzione inesistente.
Le proteste denunciano con decisione l'ottusità del governo, del parlamento e della classe politica, tutti alla rincorsa delle più squallide politiche repressive e forcaiole, capaci solo di distruggere le residue libertà, le garanzie democratiche e i diritti.


Il carcere di oggi come quello di ieri e quello di domani, ben si staglia nella sua essenza profonda : produzione di sofferenze e degrado, distruzione della dignità della persona rinchiusa. Il carcere nella sua drammatica realtà, laddove afferma di operare per il "reinserimento sociale" come sostiene la Costituzione italiana, al contrario produce aree di emarginazione sempre più ghettizzate e represse costrette a conoscere solo carcere e degrado sociale. Ne è prova l'alto numero di chi "ritorna" in carcere dopo esserci stato una prima volta.


Il carcere, in realtà, serve a catturare il consenso della popolazione alle politiche dei poteri forti; proprio di quei poteri che sono impegnati a smantellare i residui diritti di chi è costretto e costretta a lavorare per vivere; quei poteri che, mentre annullano "la sicurezza ai diritti", in cambio illudono di elargire "il diritto alla sicurezza" inteso come militarizzazione di ogni spazio sociale, di ingabbiamento di chiunque non si sottomette passivamente al meccanismo del profitto capitalistico.
Il carcere continua a svolgere il suo ruolo di perno intorno al quale si riorganizzano le strategie del controllo e di repressione contro tutte e tutti.

FACCIAMO DI OGNI 31 DICEMBRE UNA GIORNATA NAZIONALE CONTRO IL CARCERE
IN OGNI CITTA' SI TRASCORRA LA FINE DELL'ANNO AL FIANCO DEI DETENUTI E DELLE DETENUTE PER RAFFORZARE LA COMUNICAZIONE OLTRE LE MURA E LE SBARRE

PER RIBADIRE CHE UN ANNO PER ESSERE NUOVO DEVE ESSERE UN ANNO SENZA GALERE

Contro QUESTO CARCERE, ma anche contro OGNI CARCERE

31 DICEMBRE 2004 - SOTTO IL CARCERE DI REBIBBIA (angolo Via Raffaele Majetti, Via Bartolo Longo, traversa di Via Casal dei Pazzi)

Dalle ore 11,00 di mattina alle ore 15,00 INTERVENUTE TUTTE E TUTTI
dicembre 2004 odioilcarcere

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