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COMUNICATO STAMPA SUL CORTEO DI OGGI A NAPOLI
by I promotori della manifestazione Saturday, Dec. 18, 2004 at 4:47 PM mail:

COMUNICATO STAMPA


Oggi un corteo di almeno 2000 persone con la presenza di centri sociali, movimenti dei disoccupati, forze della sinistra e dei sindacati (presenti il segretario della Fiom Mascoli, rappresentanze dei Cobas e della Rdb) ha attraversato la città di Napoli per la difesa di Officina 99 e degli altri centri sociali sotto attacco in città (per le campagne della destra riprese dal ministro Castelli e che hanno trovato proseliti anche nel centrosinistra). Arrivati in piazza Trieste e Trento il corteo veniva a sapere che l'incontro col prefetto probabilmente non ci sarebbe più stato. A quel punto si è deciso che era inutile terminare la manifestazione sotto la prefettura, e si è cominciato a percorrere via Chiaia (in quel momento non presidiata) per denunciare l'indifferenza e l'autoritarismo delle istituzioni nel "salotto buono" della città. L'iniziativa era del tutto pacifica, gli attivisti non avevano protezioni ne altri strumenti, ma la polizia ha rapidamente aggirato il corteo e preso a caricare pesantemente centinaia di persone. Diversi manifestanti sono finiti in ospedale con ferite alla testa e alle mani. La determinazione dei manifestanti nell'incordonarsi e ricompattarsi ha permesso che il corteo non fosse disperso. Soltanto allora c'è stato l'incontro col prefetto Profili e il questore Malvano, cui in un secondo momento si è aggiunta anche una rappresentanza del comune di Napoli. Incontro cui ha preso parte una larga delegazione delle realtà presenti. La delegazione ha posto non solo la questione della difesa di Officina 99, ma anche dell'agibilità complessiva dei movimenti sociali in città in un contesto di grande pressione autoritaria che ha portato nell'ultima settimana allo sgombero del neonato centro sociale Carlo Giuliani. Il prefetto ha sostenuto di riconoscere il valore sociale di queste esperienze proponendo sulla questione di Officina 99 un tavolo con le istituzioni locali, stante una disponibilità, dichiarata dall'assessore Tecce di far diventare pubblica la proprietà dell'immobile che ospita Officina. L'assessore ha anche ricordato un emendamento al piano regolatore che vincola il comune a tutelare le attività storiche di interesse sociale e culturale. Le eventuali soluzioni tecniche sono però un problema delle istituzioni e degli amministratori, per quanto ci riguarda la lotta per affermare l'agibilità sociale dei movimenti è solo all'inizio. Guarderemo i fatti: le parole non possono bastarci, perchè tra processi, cariche e sgomberi troppi avvenimenti fanno legggere un clima di segno reazionario su cui chiamiamo a mobilitarsi l'intera città. La difesa di Officina 99, ma anche la tutela di tutti gli spazi occupati a partire dal centro Carlo Giuliani che presto riavrà una "casa", è per noi la battaglia contro chi vuole asfissiare i movimenti sociali che in questi ultimi anni hanno dato forse "troppo fastidio". Riteniamo sia una questione politica e non di ordine pubblico, ma non ci faremo intimidire da cariche o altro. Molte altre iniziative presto seguiranno.

ps: il prefetto quando si è posta la questione della riapertura del dialogo coi movimenti dei disoccupati è immediatamente scappato. Forse ritiene che per il solo fatto di non riceverli i disoccupati smettano di esistere...


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