.
Nella notte fra lunedi 20/12 e martedi 21/12 ignoti hanno compiuto un'incursione all'interno del c.s.a. Paci paciana di Bergamo. Armati di mazze da cantiere, piede di porco e taniche di benzina, hanno forzato ogni porta forzabile ed hanno appiccato un incendio che in maniera scientifica ha distrutto tutto l'apparato comunicativo del centro sociale. La torretta.z, luogo di sperimentazione di forme e metodi di comunicazione č stata totalmente incenerita. Tutte le apparecchiature per il montaggio video, telecamere, computer, monitor, videoregistratori sono andate distrutte. Anche il bar č stato incendiato e ancora una volta gli ignoti si sono accaniti sulle attrezzature multimediali che erano al suo interno. Questo perchč il lavoro di informazione che svolgiamo da anni e che ultimamente si č concentrato sui rapporti ambigui tra settori della questura cittadina e bande di estrema destra, evidentemente infastidisce qualcuno. Questo attacco si inserisce in un quadro gią delineato, che ha visto, solo negli ultimi mesi, numerosi attacchi a centri sociali e a militanti di questi spazi: gli accoltellamenti di quest'estate in piazza vecchia, sempre a Bergamo, e l'agguato al Conchetta (Mi), solo una settimana pił tardi, (per citare i pił gravi). Alla vigilia di un evento importante come quello di oggi, in cui a Genova due compagni sono stati processati per un banale episodio di allontanamento di un paio di stupidi fascisti da un treno di manifestanti, episodio che, gonfiato ad arte ed infarcito di violenze mai avvenute, viene condito con una pretestuosa ipotesi di rapina, ci siamo trovati davanti a questo rogo. In una cittą in cui l'unico centro sociale continua ad essere presentato come un mero problema di ordine pubblico, in cui i numerosi agguati vengono ridotti dai mezzi cittadini di informazione a risse fra bande di sbandati, difficilmente trovano agibilitą le numerose denunce politiche di questa ricomposizione in atto fra bande di estrema destra; persino il sindaco, mentre esprime una presa di posizione politica ufficiale sul problema nazi a Bergamo, si vede censurato dal maggior quotidiano locale. I continui attacchi che riceviamo a mezzo stampa si uniscono agli attacchi di partiti come la lega che non perdono occasione per fomentare odio e violenza e non esitano, a volte anche strumentalmente, ad indicare il pacipaciana come obiettivo da criminalizzare.
Siamo convinti che la sperimentazione e la condivisione di competenze abbia un impatto rivoluzionario sul mondo globalizzato e per questa ragione continueremo tutte le nostre attivitą che verranno forse appena rallentate da questo atto, che sicuramente non ci intimidisce; continueremo a essere un punto di appoggio per chi reclama nuovi diritti di cittadinanza contro la precarizzazione delle esistenze, continueremo a diffondere competenze libere, continueremo a costruire workshop sulle tecnologie digitali e sui nuovi modi di produrre informazione, perchč mai ci metteranno a tacere nč giornali sul cui valore etico potremmo spendere molte parole, nč bande di fascisti piromani.
|