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IL BLOCCO DEI TRASPORTI DA INIZIO ALLA RESISTENZA AL "GASOLINAZO" DI MESA

Nazionalizzazione e autogestione del gas in vista dello Sciopero generale e del Blocco nazionale
((i))Ccochabamba - (03-01-05)

Il presidente boliviano Mesa ha decretato il rialzo dei prezzi dei combustibili del 10-23% con questo tipo di giustificazione: "I prezzi in una economia di mercato si alzano; non esiste economia di mercato che mantenga i prezzi bloccati".
Questo provvedimento ha risvegliato la resistenza dei settori sociali che hanno iniziato quattro giorni fa uno sciopero
nazionale dei trasporti.

I lavoratori appoggiano questo provvedimento e reclamano l'annullamento del decreto nazionale; mentre c'è chi chiede le dimissioni del presidente Mesa, intorno al progetto di nazionalizzazione degli Idrocarburi si uniscono diverse forze sociali, come alternativa al problema energetico.

Alle 10 di oggi un'assemblea allargata d'emergenza nella capitale La Paz ha riunito i lavoratori della COB, la Centrale Operaia boliviana, per considerare la possibilità di portare avanti uno sciopero generale; in tal caso Rufo Calle, leader campesino, ha affermato che diversi settori della CSUTCB si mobiliteranno per il blocco delle vie autostradali.
Massimo appoggio anche dalla città di Cochabamba.
Mobilitazioni anche a Santa Cruz e Potosì.
Da aggiungersi le mobilitazioni per la difesa dell'acqua a El Alto.


......due giorni dopo:
La Confederazione degli autisti ha sospeso lo sciopero dopo aver accettato un ritocco alla politica dei prezzi nei trasporti.
Gli effetti dello sciopero soprattutto nella zona di La Paz sono stati evidenti e hanno creato una paralisi di diverse vie di comunicazione stradali.
Il resto dei movimenti sociali accusa la Confederazione di aver salvaguardato solo i propri interessi per arrivare all'accordo con il governo. La situazione è del tutto in piena evoluzione.