Comunicato Stampa
Stamani oltre una cinquantina di attivisti dei centri sociali e della Rete per il reddito sociale e i diritti ha occupato per diverse ore la sede in via S. Lucia del consorzio ATO2 (Napoli-Caserta). Un azione contro il bando di privatizzazione (in forma totale o di società mista) dei servizi idrici per 138 comuni della Campania previsto per il 7 febbraio. Un'operazione passata quasi sotto silenzio e fatta sulla pelle dei cittadini, che invece tocca un bene primario come l'acqua. La gestione privatistica di questo servizio fondamentale è stata ovunque disastrosa sul profilo delle garanzie sanitarie, dei costi sociali e dell'accessibilità del servizio. Su vicende tanto strategiche per il futuro di noi tutti chiediamo (come del resto i comitati civici per l'acqua che stanno sorgendo) la riconvocazione dell'Assemblea ATO per annullare la delibera e predisporre una gestione totalmente in House (cioè pubblica) come già fatto in tante altre regioni e province d'Italia. La nostra campagna di iniziative proseguirà, nè ci faremo intimidire dal tentativo di azzittirci con attacchi repressivi come quelli che stiamo subendo contro i centri sociali o di assurda criminalizzazione delle iniziative di denuncia del carovita.
Centri Sociali Napoletani (Officina 99, Ska, Terra Terra, Damm, Tnt, Insurgencia, Centro per i diritti sociali di via Rosaroll, cs Carlo Giuliani da "rioccupare", Cerriglio da "rioccupare")
Rete campana per il reddito sociale e i diritti (Movimento dei Disobbedienti, Area Antagonista, Coordinamento di lotta per il lavoro, Movimento Precari autorganizzati Rdb)
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