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situazione campagna
by da_il mattino Monday, Feb. 28, 2005 at 6:54 PM mail:

si apre la discarica di Basso dell’Olmo fino a maggio 2006

DA il Mattino
Campagna. «Noi manteniamo gli impegni fino ad apparire antipatici e impopolari. E lo abbiamo dimostrato. Ad Acerra, come a Parapoti. E andiamo avanti perché parliamo un linguaggio di verità. Questa straordinaria regione non può essere sfregiata a vita dall’emergenza rifiuti. È un capitolo che dobbiamo chiudere». Guido Bertolaso, capo della protezione civile, preferisce abbandonare il tronetto del salone di un albergo e il tavolo dove siede con le autorità per scendere tra la gente. Agguanta il microfono, uno sguardo ai rappresentanti del comitato della protesta di Campagna e si dirige verso le oltre millecinquecento persone che dalle tre del pomeriggio lo attendono. C’è ancora rabbia e tensione, dopo la protesta. E il dolore per la morte di Carmine Iuorio è ancora un lutto collettivo. Ci sono gli uomini, le donne e i bambini della protesta di Campagna. Il capo della protezione civile è atteso da un difficile compito: spiegare perché sarà aperta la discarica di Basso dell’Olmo a tutti quei cittadini che per cinque giorni hanno spaccato l’Italia occupando la Salerno-Reggio Calabria. E lo fa firmando, dopo trenta minuti di intervento a braccio, un «contratto morale» con i cittadini di Campagna: si apre la discarica di Basso dell’Olmo per un anno (fino a maggio 2006), raccoglierà il materiale fos prodotto dai Cdr; un comitato di cittadini e amministratori vigilerà sul funzionamento del sito e un comitato scientifico con esperti del Cnr e dell’istituto superiore di Sanità monitorerà il rischio ambientale del territorio. «Nel frattempo – aggiunge Bertolaso – lavoreremo per individuare altri siti sempre nel Salernitano». Insieme a lui, firmano l’intesa di Campagna il commissario straordinario per l’emergenza rifiuti Corrrado Catenacci e il prefetto di Salerno, Enrico Laudanna. Bertolaso ha appena compiuto un sopralluogo a Basso dell’Olmo, ha ascoltato le ragioni dell’opposizione dei tecnici e dei cittadini, ha verificato e bocciato l’ipotesi alternativa del sito di Carrabona, a mezza strada tra Contursi Terme e Campagna. Applausi per le autorità, applausi in memoria di Carmine. «Un minuto di silenzio per lui» chiede Bertolaso a Rolando Giorgio, l’uomo della protesta che ora guida l’assemblea. Parla Biagio Luongo, ancora un ultimo disperato tentativo di opporsi alla discarica a Basso dell’Olmo. Poi, la parola a Bertolaso. Un grido dal fondo del salone: «Parla chiaro, vogliamo capire. Tu sei il potere». La replica: «Se fossi stato un uomo di potere, non starei qui di domenica pomeriggio». Il capo della Protezione Civile scatena il primo applauso e rompe il ghiaccio di una iniziale, comprensibile diffidenza. «Se le istituzioni avessero dialogato con noi dall’inizio, questo popolo non avrebbe bloccato l’Italia per cinque giorni» dice Biagio Luongo, sindaco di Campagna, che coglie l’occasione della presenza di tv e giornali per chiedere «scusa alla nazione» dei disagi arrecati. Non è una riunione di tecnici, è un’assemblea di popolo che si svolge a pochi metri dalla chiesa dove venerdì sono stati celebrati i funerali del povero giovane morto e a neppure un chilometro dallo svincolo autostradale. C’è da vincere la diffidenza, e Bertolaso lo sa. E lui preferisce «la durezza della verità» anziché «la blandizie dell’ipocrisia». Convincerà tutti? «Impossibile ottenere plebisciti, è andata più che bene» dirà alla fine uscendo anche tra qualche applauso. «Finora per l’emergenza rifiuti, insieme al prefetto Catenacci, abbiamo fatto in Campania quel che non era stato fatto per dieci anni – dice Bertolaso - e abbiamo svolto questo lavoro positivo incontrando la gente, confrontandoci, senza imporre niente dall’alto. La credibilità delle istituzioni era finita in una discarica insieme ai rifiuti, noi l’abbiamo risollevata parlando il linguaggio della verità». Ricorda gli scontri di Acerra ma anche la determinazione della scelta per costruire il termovalorizzatore: «La diossina ad Acerra? Non l’abbiamo portata noi. Anzi credo che noi bonificheremo quell’area». Ma i cittadini di Campagna chiedono di conoscere il destino della loro terra. «L’unico posto adeguato, dopo una verifica effettuata su ventitré località in dieci mesi, è quello di Basso dell’Olmo». Un coro di no. Bertolaso chiede di concludere: «Guardate, già domani con il commissario Catenacci predisporremo l’ordinanza con gli impegni che abbiamo appena assunto. E vi garantisco che noi gli impegni li manteniamo». Alle cinque della sera lui riparte. I cittadini tornano a dividersi su una scelta già compiuta.

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