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Lettera di IMC Brasile sul massacro in Goiania, Brasile.
by (((i)))ndymedia Tuesday, Mar. 01, 2005 at 3:45 PM mail:

Lettera di IMC Brasile sul massacro in Goiania, Brasile.

Il 16 febbraio di quest’anno Goiania ha vissuto uno scenario di guerra senza precedenti. Per l’ordine del giudice Grace Correa Pereira, della corte civile di Goiania, spedito nel settembre 2004 il governatore di Goias, Marconi Perillo ha eseguito il reintegro di proprietà dell’area di “Sogno reale”. Il bilancio della ”operazione trionfo” allarmante nome dell’operazione di polizia, è stato di due morti, decine di feriti, denunciati e arrestati.
Spinti, soprattutto, dalle promesse fatte nella campagna elettorale dell’ultimo anno, più di 3000 famiglie hanno occupato l’area ed hanno costruito le loro case comunemente, dividendosi le finanze. Una delle promesse di tenere occupata l’area era giunta proprio dal governatore che ha affermato categoricamente che “il comandate che era la non era da temere”. L’attuale prefetto di Goiana Iris Rezende, ha anche incentivato la permanenza nel luogo, permettendo la dotazione di materiale edile.

Alcuni della polizia militare di Goias sono stati a priori prepotenti; alcuni hanno detto che la “operazione trionfo” è stata un successo. Come nel caso del segretario della pubblica sicurezza dello stato Jonathas Silva. Prima dello stesso sgombero è stata usata molta violenza dalla polizia, cioè un’illegale operazione di diffusione del terrore, con cui molte persone sono state ferite e due uccise come uccisa è stata la verità. Nello sgombero molti poliziotti non erano identificabili ed erano armati con pistole di grosso calibro. Tutta l’area è stata isolata e non si è potuto documentare apertamente il successo della “operazione trionfo”. Nemmeno lo stesso Silva aveva garanzia di tutto il processo, che non gli era chiaro, egli riteneva che solo gli ufficiali dovevano essere armati.

Dopo le numerose denuncie di estrema violenza, da parte della polizia, nello sgombero dove molte persone sono state sommariamente scacciate, tutte le abitazioni dove c’erano state delle denuncie sono state modificate, i corpi di Pedro Nascimento Silvae Wagner da Silva Moreira, ufficialmente morti innanzi le case, sono stati rimossi e non è stata effettuata nessuna perizia. Il pubblico ministero di Goias è entrato nell’area molte ore dopo, cercando con gli scavatori i corpi nelle cisterne senza trovare nulla. Era già notte e il PM è stato sempre accompagnato dalla Polizia Militare. Diverse persone dicono di aver notato uno strano movimento di carri nella mattina che entravano e uscivano dall’area.

Si stima che più di 10 milioni di reais sono stati impiegati in tutta questa operazione di distruzione. Sono stati spesi 1 milione e mezzo dal governo centrale e le costruzioni dell’area dell’occupazione erano stimate di 8 milioni e mezzo: un enorme spesa pubblica con cui si crede di aver risolto con la distruzione la questione della salvaguardia della proprietà privata, che meno di ora distrugge il suo valore sociale. I media locali si sono dati da fare per costruire una immagine negativa del movimento per la casa. Dopo il disastro della “operazione trionfo” il Diario da Manha, quotidiano di Goiania, ha tentato di affermare, in maniera sensazionalistica, che i veri colpevoli delle morti erano alcuni parlamentari, il movimento per la cassa e Indymedia, che aveva appositamente incentivato la resistenza esponendo macabri boati con le testuali parole del giornale.

Il 17, un giorno dopo lo sgombero, la polizia civile dello stato, in una irresponsabile azione nel tentativo di effettuare un ordine di cattura, ha sparato vari colpi di arma innanzi la cattedrale di Goiania dove si svolgevano i funerali di Pedro e Wagner. Questo fatto ha aggravato ancora di più l’umiliazione che tutte le famiglie sgomberate stanno subendo.

Il 18, in una riunione al Comune, Iris e Marconi hanno stretto un accordo di espropriazione dell’area, in favore delle famiglie sgomberate. Si è svolta una grande festa innanzi la senatrice Iris De Arauso che ha pronunciato un sentito discorso, parlando del compromesso per l’esproprio del terreno dove sorgeva “sogno reale”. Nella stessa notte, però, Marconi Perillo ha mutato idea e non ha fatto nulla per mantenere la parola data. Da li sono state fatte molte riunioni. Il Ministro della città - Olivio Dutra - ha garantito che il ministro aiuterà nella costruzione del nuovo quartiere ma lo stesso non potrà interferire nella questione dell’esproprio. Marconi ha provato a dire che ora si comprometterà politicamente e, per questo, non potrà appoggiare l’acquisto dell’area del parco industriale che è molto cara e interessa molti ricchi imprenditori immobiliari. Lo stesso ha affermato che non appoggerà l’acquisto di nessuna terra a Goiania o di altre città intorno.

Il 23, a Brasilia, una commissione di organizzazioni, interessate dalla chiesa cattolica, si sono riunite con il ministro della giustizia Marcio Thomaz Bastos e Nilmaro Miranda Ministro per i diritti umani. In tale riunione sono state lette varie relazioni di quello che realmente è accaduto a Goiania e un dossier con denunce di violazione dei diritti umani è stato consegnato ai ministri. A tale dossier sono state allegate varie relazioni, foto, video registrazioni di giornali sullo sgombero. Il gruppo ha sollecitato la punizione dei colpevoli per tutte le violenze e ha auspicato una indagine federale. Dopo la riunione Nilmario Miranda ha affermato che sarà creata una commissione nazionale per la difesa della persona umana.

Più tardi, nella stessa giornata, la commissione di appoggio a “Sogno reale” ha anche ottenuto l’appoggio di CNBB e della commissione diritti umani della OAB. È stata anche presentata una interrogazione sulla attuazione dell’OAB di Goia sul caso poiché è presidente regionale dell’organizzazione Miguel Cancado che è l’avvocato dei proprietari del terreno.

Oggi la situazione degli sfollati è estremamente precaria. Con le loro case e tutti i loro beni distrutti molti con appena la roba che avevano addosso. Circa mille persone sono alloggiate in due licei di Goiania, nel quartiere Capuava e Novo Horizonte. Rifugiati in patria, gli sfollati di sogno reale subiscono continue umiliazioni. Il caldo degli ultimi giorni causa, in molte persone, delle malattie. Si tratta di gente che soffre, vivendo in condizioni disumane senza memoria, con pessima alimentazione e con poche speranze.

Questa è la storia di un sogno che si è trasformato in una assurdo incubo.

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