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Un giudice federale americano sentenzia contro la WH
by uccialli Thursday, Mar. 03, 2005 at 8:45 AM mail:

Henry Floyd giudice federale della Carolina del Sud ha sentenziato contro l’amministrazione Usa. Nel caso del cittadino statunitense Josè Padilla, detenuto da tre anni in un carcere militare americano nella Carolina del Sud come “nemico combattente”: “il presidente non ha il potere né esplicito, né implicito, né costituzionale, né stabilito dalle leggi di detenere Padilla solo per la qualifica di “nemico combattente”. Se questo è vero per i cittadini americani, tanto più lo è per i cittadini di altri paesi – prigionieri di guerra - detenuti illegalmante a Guantanamo con la qualifica di “nemici combattenti”, invenzione giuridica per aggirare, oltre alle leggi americane, le convenzioni internazionali. La sentenza del giudice Floyd nulla dice di loro, ma il senso delle sue parole è chiarissimo. L’Onu, l’Ocse, l’UE, la IRC, i governi “democratici”- e per l’Italia, il nostro pettoruto ministro Fini - che cosa hanno da dire in merito?

“ Henry Floyd ha accusato il presidente d’aver detenuto per quasi tre anni e senza alcuna giustificazione giuridica il “nemico combattente” Josè Padilla. La sentenza del giudice Floyd - che è una nuova umiliazione per la Casa Bianca e il suo trattamento dei prigionieri nell’era del terrore – concede al governo 45 giorni per rimetterlo in libertà o per formalizzare i capi d’accusa. Cittadino americano ed ex membro di una gang, Padilla 34 anni, fu arrestato nel 2002, per presunti legami con Al Qaeda e perché, secondo gli inquirenti voleva far esplodere “bombe sporche”, cioè radioattive, in alcuni palazzi di New York e Chicago. Da allora è rinchiusa in una cella di una base della marina militare americana nella Carolina del Sud, e non è mai stato rinviato a giudizio. (…) Nella sentenza sul caso il giudice Floyd ha scritto che, secondo la sua corte, “il presidente non ha il potere né esplicito, né implicito, né costituzionale, né stabilito dalle leggi di detenere Padilla solo per la qualifica di “nemico combattente”.

“Processate Padilla o liberatelo”, la Repubblica, p.4, 02/03/2005

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