E' ufficiale, il 14 marzo arriveranno i Marines a Rimini. fonte www.corriereromagna.it
Ecco l'articolo preso da http://www.corriereromagna.it - Faccio notare che tra chi vuole lo sbarco dei Marines a Rimini c'è anche la locale Lega delle Cooperative, che stando al seguente articolo, sarebbe pronta a chiedere i danni se saltasse il progetto
Gli americani fissano lo sbarco
rimini - Noi andiamo avanti, e il 14 marzo il primo aereo coi marines atterrerà a Miramare. Sarebbero state più o meno queste le parole che un responsabile della World Airways Inc ha detto al direttore di Aeradria, in una teleconferenza che si è svolta ieri sera.Gli americani insomma rompono definitivamente le riserve, dicono che vogliono venire a Rimini, e fissano la data, questa volta pare proprio definitiva, per mettere le ruote a terra.Sempre a quanto trapela (ufficialmente le bocche restano cucite con lo spago grosso) gli americani avrebbero detto che i dubbi degli ultimi giorni (emersi già ieri sul Corriere) non erano dovuti tanto alla bagarre riminese sul loro arrivo quanto al tragico episodio della morte di Nicola Calipari (lo 007 italiano deceduto in una sparatoria coi militari Usa dopo la liberazione della giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena). Ma, avendo deciso comunque di restare in Italia, la World Airways ha optato per la prosecuzione del contratto con Aeradria, che nessuno, formalmente, ha mai disdetto.La direzione aeroportuale è stata quindi informata ieri sera che il primo volo coi marines atterrerà lunedì 14 marzo. Era stato detto il 13 ma vi sarà il posticipo di un giorno. Su quel volo però, vi saranno anche i materiali che dovevano arrivare il 10. E vi sarà pure un emissario della compagnia a stelle e strisce: il responsabile per l’Europa che ha sede a Francoforte. Par di capire che questo primo volo sarà una specie di sperimentazione, per vedere come vanno le cose, e decidere poi il da farsi.Tutto concluso e deciso insomma? Per gli americani pare di sì. Quanto ad Aeradria, decapitata dal punto di vista politico (col presidente dimissionario) gli organi tecnici vanno avanti perchè non hanno avuto, si dice, diverse disposizioni dal punto di vista formale.E Roma? La commissione ministeriale che sta valutando la cosa ha deciso? “Nessuna nuova” si limita a dire il sottosegretario alla Difesa Filippo Berselli.Quello agli Esteri, invece, Giampaolo Bettamio, sostiene che “per quanto so io si tratta di un contratto di diritto privato che dovrà essere rispettato”. Non solo: “Ho incontrato il viceambasciatore degli Stati Uniti il quale non era informato delle vicissitudini riminesi. Nessuno, a quanto capisco, ha informato della cosa l’Ambasciata Usa, che non si sta minimamente occupando della vicenda”.Resta da capire che cosa faranno i soci di Aeradria. Se il Governo dirà che l’operazione va fatta, potrebbero impedire ad Aeradria di prestare i servizi ai convogli aerei, rescindendo il contratto.In tal caso però, visto che non sono stati gli americani a tirarsi indietro, si attiverebbe subito la complessa e dispendiosa partita delle cause per danni. Che la World Airways ha già detto di voler chiedere. Si aggiungerebbero quelli delle cooperative che, su richiesta di Aeradria, hanno fatto investimenti per accoglierli. Oppure potrebbe essere Roma a dire no all’operazione. Lo scenario, da questo punto di vista, è insomma ancora complesso.La decisione dei soci dovrebbe comunque arrivare nell’assemblea di domani. Durante la quale si discuterà, con tutta probabilità anche del futuro dello scalo, marines o non marines. Va avanti, e anche il Comune di Rimini sarebbe favorevole, l’ipotesi di un presidente di garanzia mantenendo l’attuale cda. Chi sarà? Si continua a discutere del presidente della Camera di Commercio Manlio Maggioli, ma qualora non fosse poi lui, si fa strada la candidatura di Maurizio Temeroli, direttore della Camera di Commercio, che tra l’altro esalterebbe la tecnicità del ruolo. Ma anche di questo se ne parlerà domani.
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