Johannesburg - Il summit di johannesburg non puo' scartare sulla
questione del riscaldamento globale anche se il suo tema principale e'
l'alleviamento dell poverta' - ci dice un ex scienziato del clima delle
Nazioni Unite.
L'Earth Summit non puo' evitare il clima - ex esperto delle nazioni unite
Johannesburg - Il summit di johannesburg non puo' scartare sulla questione del riscaldamento globale anche se il suo tema principale e' l'alleviamento dell poverta' - ci dice un ex scienziato del clima delle Nazioni Unite.
un articolo di Robin Pomeroy - Reuters News Service _________________________________________________________________
Robert Watson, cacciato dalla presidenza del gruppo intergovernativo delle nazioni unite sui cambiamenti cllimatici (IPPC) in aprile a causa della sua opposizione alle posizioni degli stati uniti, ha affermato che il riscaldamento globale e' uno delle maggiori minaccie ai poveri del mondo.
"I cambiamenti climatici avranno effetti dannosi sull'agricoltura, l'acqua, la salute umana nelle nazioni in via di sviluppo, in particolar modo qui in africa" ha detto watson in una intervista per la reuters television.
L'innalzamento dei livelli del mare costringeranno a migrare milioni di persone dalle aree costiere, dai delta dei fiumi e dai piccoli stati delle isole. "Credo quindi che i cambiamenti climatici siano una questione cruciale in termini di sviluppo che devono essere integrati nei nostri ragionamenti", ha detto.
Come capo del IPPC, Watson ha riveltao alla comunita' scientifica ritrovamenti poco gradevoli, come il fatto che la temperatura terrestre potrebbe aumentare di 5.8 gradi Celsius nei prossimi 10 anni a causa delle emissioni di gas che causano l'effetto serra da parte di indystrie e trasporti.
Alcuni considerano la sua rimozione dall'incarico come conseguenza di un "messaggio" degli Stati Uniti, che emettono un quarto dei gas serra del mondo prodotti dall'uomo e che hanno rifiutato di aderire ai tagli sull'inquinamento del protocollo di kyoto.
Energie Pulite
Il WSSD che e' cominciato questa settimana, discutera' quanto una popolazione in crescita possa crescere e aumentare la propria ricchezza senzaz distruggere l'ambiente, ma i cambiamenti climatici non sono parte del programma del summit.
Secondo Watson, le pressioni degli Stati Uniti hanno significato che il riscaldamento globale e' stato tenuto furoi da un programma dominato da questioni piu' relative allo sviluppo come acqua e salute.
"Molti governi voleva attirare il Presidente degli Stati Uniti George W. Bush al summit e hanno pensato che i cambiamenti climatici nel programma avrebbero diminuito la probabilita' di vederlo al summit" ha detto Watson.
Bush non sara' tra i piu' o meno 100 leaders che partecipano alla sessione piu' ad alto livello del summit la prossima settimana. Gli Stati Uniti saranno rappresentati dal segretario di stato Colin Powell.
Il punto piu' vicino alla discussione sul clima a cui arrivera' il summit sara' il punto dulle energie, in cui i delegati discuteranno possibili obiettivi sull'aumento dell'uso modniale di energie pulite come quella solare o eolica.
Questo sara' un buon punto di partenza per ridurre la necessita' mondiale di riduzione dell'inquinamento da combustibili fossili come il petrolio, ha detto Watson.
"La prima cosa e forse la piu' potente che potrebbe essere fatta e' rifurre molti dei sussidi energetici che vediamo in tutto il mondo e che ditorcono il mercato delle energie pulite nel mondo e non incoraggiano a intreaprendere un percorso sulla efficienza energetica.
"Porsi alcuni obiettivi per le moderne energie pulite non e' un malvagio primo passo ma (perche' le energie pultie abbiano effetto sul clima) e' necessario che ci siano dei cambiamenti nelle politiche tecnologiche e degli avanzamenti nella ricerca." Kyoto mirava a ridurre le emissioni da parte delle nazioni in via di sviluppo del 5 %, ma il mondo nel suo complesso necessita un tagli odelle emissioni del 60-90 % per arrestare i cambiamenti climatici, cosa che richiedera' anche un intervento da parte delle nazioni piu' povere. Quando gli Stati Uniti hanno respinto il trattato di Kyoto l'anno scorso, Bush ha detto che il fatto che le nazioni in rapido sviluppo come la Cina e l'India non dovevano tagliare le emissione era una delle maggiori punti deboli del trattato. Watson ha detto che si sta avvicinando il momento in cui queste nazioni dovranno tagliare le loro emissioni in crescita. "Dobbiamo assistere le nazioni in via di sviluppo nel far fronte ai loro costi energetici efficaciemente in modo che sia compatibile con l'ambiente"."(ma) i primi passi devono essere fatti dalle nazioni piu' sviluppate che incoraggeranno le nazioni in via di sviluppo ad unirsi nella lotta", ha detto.
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