Ok, si può dire che è andata bene ma...è andata di culo! La risoluzione proposta per salvaguardare l'incolumità degli espulsi è passata con UN solo voto di differenza, PRESENTI SOLO 101 EURODEPUTATI SU 732!!! E DOVE CAZZO ERA TUTTA QUESTA GENTE STRAPAGATA???!!! CHE A PAROLE DICE DI GARANTIRE MILLE DIRITTI MA NEI FATTI VUOLE GARANTIRE SOLO I PROPRI??? Il Manifesto segnala la mancanza di tanti, troppi eurodeputati anche tra le file di coloro i quali avevano promosso tale risoluzione! QUANDO ANDATE A VOTARE OTTIMISTI, SVEGLIATEVI DINANZI ALLA TRISTE REALTA' DEI FATTI...

http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/15-Aprile-2005/art69.html

Espulsioni, Italia condannata
Il parlamento europeo contro le deportazioni di massa da Lampedusa verso la Libia

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Sono tanti gli argomenti con cui l'Eurocamera punta decisa il dito contro il governo Berlusconi reo di risolvere il sovraffollamento di immigrati a Lampedusa in maniera troppo spiccia e soprattutto oltre i limiti del diritto internazionale. «Le espulsioni collettive di migranti irregolari - recita la risoluzione approvata ieri - da parte delle autorità italiane verso la Libia, compresa quella del 17 marzo 2005, costituiscono una violazione del principio di non espulsione». «Le autorità italiane - continua il testo - sono venute meno ai loro obblighi internazionali non assicurandosi che la vita delle persone che venivano espulse non fosse minacciata nei loro paesi di origine». Un punto importante visto che si parla di torture ma anche di «106 casi di persone uccise dopo l'espulsione» dalla Libia verso i paesi di origine. La risoluzione - frutto dell'intesa di liberali, socialisti, verdi e comunisti - l'ha spuntata ieri pomeriggio con un solo voto di differenza: 51 sì contro 50 no. Desolante veder presenti solo 101 eurodeputati su 732, assai poco comprensibile che manchessero anche gran parte delle persone a cui va il merito di aver lanciato l'iniziativa. Vuoto il banco di Fava dei socialisti, come quello di Pistelli dei liberali, assente pure Frassoni dei verdi come Catania, Bertinotti, Guidoni, Rizzo, Morgantini, Agnoletto e Musacchio dei comunisti. Presenti fino alla fine - tra i promotori - solo Napoletano e Flautre del Pse. Vuoto quasi pneumatico anche sull'altro versante dove solo Podestà e Zappalà di Forza Italia hanno difeso il governo Berlusconi.

Eppure la partita in gioco era di quelle importanti anche perché la risoluzione, essendo tosta, non ha avuto vita facile.
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