Mercoledi 20 ore 12,30: processo a Gisella accusata di aver appicato il fuoco durante le prime rivolte dentro Corelli. Nulla di fatto, il pm dopo aver sentito un unico testimone, un poliziotto che però non ha fornito elementi sufficenti e prove rimanda il processo al 27 aprile. I medici non sono ancora potuti entrare a visitare I pazienti, ma da lunedi, questo è il dato positivo, non ci sono ancora state deportazioni. I detenuti continuano a rifiutare il cibo della croce rossa (la polizia penitenziaria è questa la sua funzione).
Giovedi 21 Il comitato si è riunito, si va verso il 25 aprile, nel documento che hanno fatto pervenire ieri le persone ancora rinchiuse si legge “Se ci dicessero che l’italia è un paese fascista, saremmo I primi ad andarcene, ma siccome non è così l’unica cosa che chiediamo è che questi luoghi vengano chiusi nel rispetto della democrazia.”
Il 25 aprile alle ore 18.00 dopo la manifestazione nazionale ci sarà un presidio in via Corelli, è importante mobilitare l’opinione pubblica affinchè ci siano più persone possibili e fare in modo che anche da dentro possano sentire le nostre voci per non sentirsi più soli.
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