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mayday print / magenta
by wild wild west Thursday, Apr. 28, 2005 at 8:36 PM mail:

il contributo del collettivo rosso magenta all'euromayday special print di wild wild west

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L’assalto al cavallo di ferro

Venghino, venghino, signore e signori, state arrivando nelle sconfinate praterie e valli a ridosso del Ticino! Basta andare più in là, una ventina di kilometri ad ovest della metropoli e la troverete. Una provincia verde, incontaminata, libera da stress, traffico e caos! Un buon posto per andare a metter su casa, un buon posto per dormire sonni tranquilli, lontana dalla città, ma vicino per arrivarci. Questo sembrano dire i numerosi cartelloni che negli ultimi anni riempiono il vuoto di strade statali che escono dalla città. Un territorio da occupare, un territorio da riempire, un territorio che vale per ogni centimetro quadrato ricoperto di cemento. E per ogni centimetro c'è un minuto in più di tempo rubato alla vita degli indigeni di quelle praterie, più vanno avanti i cantieri della TAV (Treno Alta
Velocità/voracità) più si allungano le attese nelle piccole stazioni dei paesi che ogni giorno portano migliaia di pendolari, studenti, lavoratori, pensionati, fancazzisti,..., verso il centro della metropoli, verso il centro di produzione della propria esistenza precaria; un territorio sempre più stretto nella morsa europea e globale della nuova fiera e della Malpensa, dove per ogni fabbrica dismessa o posto di lavoro perso c'è un centro commerciale o una grande tangenziale che ti lambiscono la casa e l'esistenza. Ma è la modernità, è il progresso, il nuovo modello di sviluppo globale! Fatto di avventure quotidiane ad attendere un treno che arriverà forse alle calende greche per poter raggiungere il proprio posto di lavoro, di studio o di divertimento; un modello fatto di precarietà di vita, di squilibrio lavorativo e di emergenza abitativa e ambientale. Ma per ogni centimetro di terra occupato e ogni minuto di vita rubato c'è uno spazio nuovo da liberare, un biglietto del treno da non pagare, una nuova resistenza e una nuova rebeldìa! Alla Mayday questo vogliamo dire, questo vogliamo portare, un treno che è simbolo delle nostra vita e delle nostre disgrazie, come gli
indiani più agguerriti assalteremo il treno della precarietà e prenderemo il vagone portavalori che arriva vuoto e se ne riparte pieno per altre mete, ci riprendiamo solo quello che ci spetta, centimetro per centimetro dei nostri spazi, centesimo per centesimo del nostro reddito!

http://rossomagenta.org

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