Ha vuto inizio oggi il processo al leader politico palestinese Marwan Barghouti, nell'ennesimo tentativo israeliano di dichiarare terroristi tutti i palestinesi.
Il processo di Marwan Barghouti, accusato da Israele di essere il pensatore degli attacchi suicidi, è iniziato oggi (giovedi 05 settembre) nella Corte di Teal Aviv con il capo Tanzim che rifiuta di riconoscere l'autorità della corte Israeliana.
"Non riconosco questa corte. Questa è una corte dell'occupazione" ha detto Barghouti. "Sono un parlamentare Paelstinese. Sono stato eletto dal popolo Palestinese. Sono una figura politica." Barghouti ha continuato dicendo che non riconosce questa autorità e che rifiuta di sottostare a un processo in una corte Israeliana: "Per me è una violazione delle leggi internazionali sottostare a un provesso in una corte Israeliana visto che sono un membro del parlamento Palestinese. Qui c'è un'errore, chi dovrebbe essere seduto qua è il Governo Israeliano, voi non avete il diritto di giudicarmi."
Lo stesso difensore di Barghouti ha detto che questo processo non vuole altro che presentare Fatah come una organizzazione terroristica in modo da screditare Barghouti e Arafat stesso. "Questo non è altro che un processo politico."
E il ministero degli esteri israeliano non fa attendere la risposta rivendicando che questo processo a Barghouti può essere l'occasione per "raccontare la storia di Israele. I Palestinesi stanno provando di rovesciare questo processo su un piano politico, noi abbiamo bisogno invece di raccontare la storia della popolazione Israeliana e quello che ha attraversato negli ultimi due anni". Il Governo Israeliano di canto suo infatti sta tentando, come ha rivendicato in dichiarazioni pubbliche, di trasformare il processo in un significativo evento mediatico. Al processo non a caso erano presenti molte famiglie dei civili israeliani colpiti da attentati suicidi, mentre alla famiglia di Barghouti è stato impedito fin dall'arresto di poter rivedere la propria famiglia. Non sono mancati infatti in aula provocazioni Israeliane verso la famiglia stessa e i palestinesi presenti.
Il processo è stato infine riaggiornato al 3 Ottobre.
L'umiliazione israeliana imposta al popolo palestinese non si palca nemmeno in questi casi.
