La vera faccia della democrazia
Niente di nuovo sul fronte occidentale

Oggi 2 giugno 2005 abbiamo assistito all’ennesimo atto repressivo operato da questa società capitalista impersonificata dai suoi servi in divisa.
La violenza dello stato questa volta si è scagliata contro un corteo di 400 persone che manifestavano contro la parata del 2 giugno, data in cui si celebra la guerra in iraq e le stragi-massacri ai danni della popolazione mediorientale.
Il pretesto è stato la presenza di uno striscione che riportava: “pisanu la vergogna della repubblica. Chiudiamo i lager CPT”, ritenuto offensivo dai lacchè dello stato. A farne le spese compagni e compagne, tra cui un nostro compagno brutalmente picchiato dalla ps, successivamente arrestato e rilasciato dopo circa un ora con una denuncia per resistenza ed oltraggio.

A questo punto riteniamo fondamentale esprimere qualche considerazione.

Noi non pensiamo che in questo periodo le basi della democrazia siano minate. Crediamo invece che la democrazia borghese consista proprio in un sistema economico basato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, sulla guerra, sui confini blindati e sulla repressione di chiunque esprima posizioni che escano dai binari precostituiti da chi detiene il potere.

Di conseguenza quello che oggi è stato subito dai compagni/e presenti al corteo è solo la rappresentazione di ciò che avviene quotidianamente sulla pelle di milioni di persone sfruttate.

L’episodio odierno rientra in un contesto caratterizzato da un aumento della stretta repressiva portata avanti dallo stato nei confronti di chi lotta per una società diversa, senza sfruttamento, confini e galere.

Esito di ciò l’arresto di più di 20 compagni e compagne in tutt’italia nelle ultime 3 settimane.

Tutto ciò che accade ci porta quindi a confermare che non sia nostro compito difendere stato, democrazia e costituzione. Semplicemente risulta impossibile stare dalla parte di chi ci propone una vita da sfruttati e impone con violenza le sue leggi.
La necessità quindi è quella di sviluppare percorsi di lotta autorganizzati ed autonomi dalle dinamiche di questa società, capaci di ricostruire quei rapporti di forza in grado di difendere ed ampliare gli spazi di agibilità del movimento antagonista e rivoluzionario.

Libertà per tutti/e
Per il comunismo
Comitato Cittadino per l’Autonomia di Classe.