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07-06-2005, ore 20:38:29 Italia, Antigone: fuori i tossicodipendenti dalle galere "Un paese che definisce e tratta come un pericoloso criminale un giovane di ventun'anni, tossicodipendente condannato a dieci mesi per detenzione di sostanze stupefacenti e' un paese incapace di distinguere tra questioni di rilevanza sociale e questioni di reale rilevanza criminale". A dichiararlo, commentando il suicidio del giovane trovato impiccato nella sua cella di Bollate, e' Patrizio Gonnella, presidente nazionale di Antigone che chiede: "fuori i tossicodipendenti dalle galere". "Da mesi si discute, filosofeggiando, se un embrione e' un essere umano e si e' disposti a tutto pur di salvarlo, poi non ci si indigna se un giovane tossicodipendente finisce in galera per scontare pochi mesi e si ammazza. Quel giovane doveva stare fuori dal carcere. Ci sono oltre 15 mila tossicodipendenti accertati nelle carceri italiane molti dei quali condannati a pene brevi e quindi nei termini per accedere a misure alternative. Solo un decimo di essi e' in trattamento metadonico. Queste persone non devono stare in carcere, devono essere affidate ai servizi delle tossicodipendenze del servizio sanitario nazionale perche' siano sostenute nel percorso di recupero. Invece c'e ancora chi sostiene che con i tossicodipendenti ci vuole mano pesante. L'unica speranza e' che si rifletta e si cestini definitivamente la proposta di legge Fini sulle droghe che, se dovesse passare, aggraverebbe ulteriormente la situazione, riempiendo a dismisura le prigioni di tossicodipendenti".
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