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guerra dei gavettoni, si contano i "feriti"
by dal messaggero Saturday, Jun. 11, 2005 at 3:49 PM mail:

vergognoso articolo del Messaggero (con rimando dalla prima pagina dell'ed.nazionale) che senza neppure avere un cronista sul posto si inventa una versione dei fatti dettata dal commissariato trevi-campo marzio

Guerra dei gavettoni, si contano i “feriti”

Scontri a base d’acqua tra liceali del Virgilio e polizia: otto denunce, tre contusi

di LUCA LIPPERA
e MARCO DE RISI

Un paio di contusi, cinque studenti identificati, uno in commissariato, otto denunce in arrivo e una cinquantina di bambini in lacrime.

La battaglia dei “gavettoni”, scatenata dalla fine dell’anno scolastico, è proseguita anche ieri e questa volta il bilancio non sembra il massimo dei massimi. A piazza della Chiesa Nuova, a corso Vittorio, un centinaio di ragazzi, la maggior parte del liceo “Virgilio”, si sono affrontati scambiandosi secchiate d’acqua a tutto spiano e decine di uova.

Tutto molto comprensibile, perché cominciare le vacanze è bellissimo, finché non ci sono andati di mezzo un gruppo di ragazzini delle elementari e un pullman a due piani pieno di turisti. È arrivata la polizia e a quel punto è scoppiato un mezzo finimondo.

Non che nel resto della città sia andata meglio. Decine di telefonate, durante tutto l’arco della mattinata, hanno segnalato «scorribande di studenti» che celebravano la chiusura delle scuole. A Trastevere, nei pressi del liceo scientifico “Kennedy”, e in via Monte Resegone, dove c’è l’“Aristofane”, sono intervenuti i carabinieri. Altri scontri a base di acqua, uova e farina a Porta Pia, in via Carlo Emilio Gadda alla Cecchignola e vicino al Foro Italico. L’episodio più grave a Casal Palocco. Davanti al “Democrito”, un genitore ha protestato a male parole contro i “gavettoni”. Cinquanta studenti gli sono corsi dietro prendendolo a sassate. L’uomo è stato colpito (poco dopo è stato medicato all’ospedale “Grassi” a Ostia: otto giorni la prognosi) e i vetri della sua macchina sono stati sfondati.

Ma in piazza della Chiesa Nuova, intorno alle 11, si è quasi arrivati alla “guerriglia”. «Credo dice Antonio De Greco, dirigente del commissariato Trevi che qualcuno abbia esagerato». Mentre arrivavano gli studenti del “Virgilio” il liceo è nella vicina via Giulia era in corso una manifestazione con i ragazzi di due scuole elementari della zona. I bambini, insieme a Alexander Jakhnagiev, 26, un artista bulgaro, hanno dipinto duecento bottiglie (“Come vorrei che fosse la mia città”) e le avevano appese a un grande albero. Dal Comune doveva arrivare l’assessore alle Politiche Educative, Maria Coscia, ed erano pronte una festa e la premiazione.

A quel punto sono cominciati i “gavettoni” e i lanci di uova. I liceali tiravano a tutto spiano e ci sono andati di mezzo anche i più piccoli. È stato chiamato il “113”. Gli agenti, in borghese e in divisa, hanno fatto scudo ai ragazzini, assediati, e impauriti, sotto l’albero. La situazione, in un crescendo di eccitazione, è degenerata. Prima è stato preso a secchiate un pullman di turisti che passava su corso Vittorio e subito dopo l’obbiettivo sono diventati i poliziotti. Una delle volanti è stata presa a calci: ammaccata una portiera, infrazione a un finestrino. Altri liceali, nel frattempo, si tiravano un pallone da una parte all’altra della strada incuranti del traffico.

La reazione della polizia, di lì in avanti, è stata decisa. Un quindicenne del “Virgilio” (poi “ritirato” dai genitori) è stato portato di peso al commissariato Trevi. Altri quattro sono stati identificati sul posto. «Alcuni ragazzi racconta Del Greco sono scappati con i motorini. Abbiamo preso le targhe. Ci sono otto denunce in arrivo». I reati contestati: danneggiamento aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Un agente rimasto contuso nel parapiglia. Al pronto soccorso sono stati medicati anche due liceali.

Altri guai potrebbero arrivare da un esposto. Lo hanno presentato i genitori dei ragazzini rimasti impietriti attorno all’albero: vogliono provvedimenti contro gli studenti protagonisti della “battaglia” e chiedono che si accerti che la scuola non li abbia fatti uscire in anticipo sull’orario.

I ragazzi del “Virgilio”, quando hanno saputo che stava montando la polemica, hanno dato la loro versione dei fatti. «A fronte di un gruppo di ragazzi che festeggiava nei soliti modi si legge in un loro comunicato la polizia è intervenuta con un spiegamento di uomini surreale». Mercoledì uno studente del liceo “Avogadro”, al quartiere Trieste, teatro di un’altra battaglia d’acqua, aveva detto di essere stato «maltrattato» dagli agenti. I liceali del “Virgilio” annunciano per giovedì una iniziativa di protesta in Campidoglio. «Vogliamo denunciare affermano cosa sta diventando questa città che il sindaco Veltroni ci racconta “democratica e aperta”».

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