Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2005/06/815018.php Nascondi i commenti.

corteo antifa
by network antagonista piemontese Sunday, Jun. 19, 2005 at 12:58 AM mail:

oggi corteo antifa a Torino

Il corteo antifa a Torino di oggi indetto dopo l'agressione fascista al Barocchio, ha visto la partecipazione di più di 600 compagni/e dei centri sociali e delle case occupate di Torino e di alcuni compagni/e di altre città. D piazza madama Cristina nel quartiere di S.Salvario, il corteo si è mosso , controllato a vista da una questura molto nervosa e con uno spiccato atteggiamento di chiusura, verso il centro della città. Determinati e autodifesi siamo giunti fino in via Po, nel centro e quando il corteo ha provato a girare verso piazza Castello la questura ha caricato, manganellando e lanciando lacrimogeni. Negli scontri sono stati fermati 4 compagni/e, di cui due rilasciati e due arrestati e portati alle Vallete.
Ancora una volta la Torino ntifascista ha dimostrato di essere pronta a rispondere alle provocazioni dei fascisti e della polizia, oggi come ieri in maniera determinata e militante per chiudere ogni spazio di agibilità ai fascisti e a chi li protegge

solidarietà al Barocchio
libertà per i compagni arrestati

network antagonista torinese

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mi semmbravano 1000 e più
by r Sunday, Jun. 19, 2005 at 1:27 AM mail:

Mi è sembrato che i partecipanti fossero anche più di 1000 e molto determinati. La carica in via Po è partita a freddo: un'infamata caricare un corteo che ricorda due compagni accoltellati. Non c'è stata però solo fuga, molti hanno tentato di resistere e in parte ci sono riusciti.
La polizia dopo l'accoltellamento dei due compagni, invece di perquisire le sedi fasciste, le ha protette con presidi continui.
Non sapevo del presidio per gli arrestati davanti alla questura.
Solidarietà ai comapgni accoltellati, solidarietà con i compagni arrestati.
Ma dobbiamo sempre piangere noi? Eppure oggi eravamo davvero tanti!

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1000??
by NonSoloLacrime Sunday, Jun. 19, 2005 at 3:12 AM mail:

La resistenza alla carica è stata tardiva, scappare alla prima carica a freddo è normalissimo e giusto (se non si è pronti e coordinati), ma c'è stata troppa dispersione subito dopo ed il corteo ci ha messo un po' prima di ricompattarsi, molto meno numeroso di quello di partenza (non più di 500 persone).

Ma dopo c'è stato presidio davanti alla questura???
Credevo finisse al Fenix!
Non ci sono solo lacrime.


MUSSOLINI PORNOSTAR FALLITA

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CREARE E DIFFONDERE IL CONFLITTO!
by C.S.A. TyL ASTI Sunday, Jun. 19, 2005 at 3:15 PM mail: csa_tierra@autistici.org

Dal C.S.A. Tierra y Libertad di Asti, presente con una piccola delegazione al corteo antifascista di ieri,volevamo esprimere la massima solidarietà ai compagni arrestati, cercheremo di essere presenti alle prossime iniziative di supporto, e in più ribadire la soddisfazione per come seppure in maniera spontanea e quasi a freddo si è saputo gestire le cariche di ieri;certamente una buona fetta di manifestanti si sono disgregati all'inizio della tensione, ma chi è rimasto, pur non avendo un'organizzazione prestabilita ha saputo contenere la rabbia degli sbirri.
Ci auguriamo solo che la strategia della tensione(che parte con ogni probabilità da molto in alto) tra noi compagni contro gli sbirri e i fasci, non ci distolga troppo dall'obbiettivo di boicottare TAV e olimpiadi.
SALUTI ANTIFASCISTI DA ASTI A TUTTI I COMPAGNI, CI VEDIAMO PRESTO!

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sui fatti di sabato
by cpa laboratorio zero Sunday, Jun. 19, 2005 at 7:07 PM mail:

Sabato 11 giugno due abitanti della casa occupata del Barocchio venivano accoltellati, dopo essere stati svegliati nel pieno della notte, da una squadraccia di fascisti.
Sabato 18 giugno diverse centinaia di antifascisti sono scesi per le vie di Torino a gridare la propria rabbia in una manifestazione che voleva essere comunicativa con i torinesi: slogan e volantini. Così è stato per tutta l'iniziativa finchè verso il termine, in via Po, la polizia ha impedito con i manganelli ed i lacrimogeni la continuazione della manifestazione. Ha impedito che si urlasse contro i fascisti nel salotto buono nostrano di Piazza Castello: Torino olimpica e da grandi opere ad alta velocità vuole mantenersi il sorriso pulito mentre violentemente manganella gli antifascisti.
I mass media ancora una volta si sono distinti per la loro incompetenza a dare una informazione seria ed i giornalisti hanno dimostrato quanto assoggettati siano a chi vuole criminalizzare chi si oppone alle violenze fasciste.
Siamo ancora in piedi. Continueremo a lottare per la libertà nostra e di chi migra alla ricerca di un tozzo di pane; continueremo a lottare contro chi vuole distruggere l'ambiente in cui viviamo e, per suo profitto, pretende di imporci con i manganelli di respirare amianto. Pertanto continueremo a lottare contro tutti gli oppressori. Solidarietà per Massimiliano e Silvio: liberi subito!!!
cpa laboratorio zero

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riflessioni
by luna Monday, Jun. 20, 2005 at 11:57 AM mail:

credo ai valori di "libertà,diritto,rivendicazioni.."so di vivere in un mondo di merda dove vince il potere dello stato, della politica, del ricco, del più furbo,...nel mio piccolo combatto le ingiustizie,rifiuto tutti i giorni l'omologazione,il consumismo.. a fatica cerco di essere coerente,,non ho cellulare,macchina,non vado a concerti nè birrerie,frequento centri sociali dove riconosco uno stile di vita che condivido..partecipo alla manifestazione di sabato perchè CREDO veramente a ciò che si sta rivendicando...ma non credo alla VIOLENZA ...che fare?? non credo alla violenza neanche per difesa e anche se avevamo alle spalle e davanti l'esercito dei provocatori..cadere nella loro trappola è perdente !! E' perdente per l'opinione pubblica che non ci sostiene , la macchina dei condizionamenti massmedia è più potente e ci cadono tutti..passiamo per drogati ,per violenti..quando vedono carote piene di fumo..ragazzi con volti coperti cappucci,aria di guerra anche tra di noi..e io che faccio??vorrei costruire un mondo migliore ma facendo barricate contro ignoranti vestiti di potere è " cadere nei loro meccanismi!" Per spiazzarli e "disarmali" dal loro visibile assetto di guerra...forse trovarsi difronte modalità inaspettate...tipo sedersi tutti per terra e occupare una strada per ore ...li avrebbe veramente innervositi! quello che vogliono e desiderano è lo scontro perchè si divertono e non vedono l'ora di sfogare il loro cazzo da maschio respresso...Perdonate il mio "buonismo"..credo nei vostri e miei ideali ...ma mi viene difficile condividere le forme di lotta diciamo "dura"...

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x luna
by gufo Monday, Jun. 20, 2005 at 1:16 PM mail:

ma tu c'eri sabato?
hai visto la carica come partiva?
i mass-media dicono quello che vogliono, come sempre, e plasmano il pensare di molti.
lo sai che la vetrina del bar è stata rotta da uno sbirro??
le barricate sono una cosa, rompere una vetrina così di un bar non c'entra niente..riguardo alle carote col fumo sono d'accordo.
però sedermi e prendere le manganellate non ci tengo.
ad un certo punto, se non ci siete, come fate a dire?
personalmente dei telegiornali mi fido proprio ZERO.

FF a chi ti riferisci?
sei lo stesso di questo post?
http://italy.indymedia.org/news/2005/06/809775.php

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deluso
by luc Tuesday, Jun. 21, 2005 at 10:56 AM mail:

io alla manifestazione son venuto con tutti i miei buoni principi e mi andava proprio di dimostrare il mio dissenso verso il fascismo e tutto ciò che ne consegue. Invece alla manifestazione ho visto molte cose che non mi son piaciute, dalle scritte di cattivo gusto che hanno accompagnato l'intero tratto con tematiche lontane da quelle della manifestazione(...) fino ad arrivare ai soliti incappucciati armati di bastoni, in alcuni casi divelti da panchine dei giardini pubblici. L'ho visto coi miei occhi! E non venite a dire che la colpa degli scontri sia solo degli sbirri dato che si vociferava già da un po' che la manifestazione non sarebbe potuta arrivare in piazza castello. Ognuno ha le sue responsabilità. E i mass media hanno ancora una volta il pretesto, anche grazie al nostro aiuto, di parlare male dei centri sociali e di certe tendenze politiche. E, visto che se si organizza una manifestazione è per coinvolgere o informare chi di questa realtà non sa niente è stato fatto nel modo più controproducente possibile. Se si vuole dare un'alternativa alle squadracce fasciste, o alla situazione di disagio generalizzato in cui viviamo, non è con la violenza gratuita che lo si può fare.
A questo punto dovrei essere proponitivo, ma davanti a un caso irrisolto come sarà quello dell'attacco al barocchio e al solito muro di gomma istituzionale, c'è poco da dire. Dobbiamo assolutamente esprimere il nostro malcontento, non autoghettizzandoci, ma avvicinandoci alla gente comune senza rovinare la nostra città e senza violenza; con la resistenza passiva si dimostra di credere veramente in qualcosa.

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Resistenza attiva...
by maScusa Tuesday, Jun. 21, 2005 at 1:14 PM mail:

Ma ti rendi conto in che mondo viviamo???
Dove costantemente persone vengono rinchiuse, dove costantemente viene negato il diritto di parola alla gente non d'accordo con il regime e dove i mass-media hanno un costante controllo delle masse??

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solidarietà a deluso
by amareggiato Friday, Jun. 24, 2005 at 3:39 PM mail:

Sono d'accordo con ciò che scrive deluso. C'ero anche io alla manifestazione e confermo che scritte quali "a varese ci pensa l'albanese" davvero non capisco come possono c'entrare con il presidio autorizzato e la manifestazione non autorizzata e poi concessa. Significa proprio non essere in linea con ciò che viene chiamato "presidio" appunto. Ma più di tutto non sono in linea con ciò che la storia ci ha insegnato essere il fascismo e contro il quale era stato organizzato il presidio. Mi viene in mente un articolo che lessi su Indymedia ai tempi dei casini al G8. Si intitolava "troppa rabbia" e cercava di far riflettere nei confronti di tutte quelle azioni che con le manifestazioni di piazza non c'entra niente. dove ci si riunisce non dico sotto una bandiera non sia mai ma comunque, signori, all'interno di un qualcosa che si può definire presidio o manifestazione o come volete ma che comunque è stato fatto da un gruppo di persone e non da tuo zio in cariola che non sapeva che cazzo dire o che cazzo fare. La rabbia questa volta poteva anche essere giustificata visti i fatti gravissimi che sono capitati al barocchio e l'ho sentita scorrere anche nella mia testolina. il barocchio è per me una isola felice di gente che si sbatte e fa cose propositive e utili alla vita sociale. ma a manifestare contro i fascistelli del cazzo che girano per Torino per poi comportarsi alla stessa stregua direi che davvero non ci siamo. Non ci siamo prorpio: ma chi cazzo vi ha chiesto queste reazioni visto che viaggiamo nello stesso corteo?? Fascistelli del cazzo non per sminuirli visto che hanno quasi mandato al creatore una persona ma fascistelli del cazzo perchè 19enni da playstation con la testa rasata e il cervello imbottito di merda possono solo definirsi cani da guardia in fase di addestramento e quindi fascistelli del cazzo e comunque in generale futuri uomini da guinzaglio e bandiera ottimi per lo stadio. Fosse per me inviterei i signori che hanno confuso ciò che si voleva di fatto fare ovvero manifestare e soprattutto informare con dissenso e con tanto di volantini la gente comune che non si avvicina a questi eventi e che non avrebbe potuto diversamente sapere, a incontrarsi alla piazza del mercato del bestiame di moncalieri per sterminarsi l'un l'altro che così ci dimostrano quanto sono in grado di usare i muscoli e far vedere quindi quanto è grande il loro cervello.
Giuro che verrei a dare il colpo finale a chi rimane nell'arena per terra. Ho visto scene raccapriccianti di esaltazione di gruppo nel descrivere le situazioni più hard della manifestazione senza toccare per carità i veri argomenti e confrontarsi su cosa fare per muoversi PROPOSITIVAMENTE come chi ha invece pensato e organizzato il presidio e ha permesso loro di scorrazzare per la città a sfogarsi di situazioni probabilmente assai distanti da tutto ciò. Questi signori davvero avessero voluto ottenere il loro probabile obiettivo quando mai ne avessero avuto uno davvero sarebbero dovuti andare dai mandanti dell'agguato al barocchio e risolvere la questione da uomini senza venire a dimostrare che sono cattivi e sanno farsi notare quando serve. Ultima ma non meno importante cosa mi permetto l'ultima riflessione: se in piazza Castello c'erano manifestazioni per disabili e gare per 100 adolescenti nemmeno il poliziotto più moderato e meno testa di cazzo avrebbe autorizzato un corteo formato da gente in prima fila con il casco a seguito ad entrare in quello spazio. Perchè non viviamo nel film MADMAX ma a Torino e non è normale viaggiare così. Io farei onestamente fatica a spiegarlo a mia sorella che ha 15 anni. Per fortuna nessuno te lo vieta ma non lo poi definire normale. anche se filosoficamente ti da fastidio un mondo che ti giudica da come ti vesti non è normale soprattutto se vuoi andare a far sapere a tutti che sei incazzato come una bestia perchè un tuo caro amico per NON AVER FATTO NIENTE si è baccato una coltellata in piena pancia. Si tratta di avere un attimo di contatto con la realtà. Un attimo. C'era da andarci a petto nudo in piazza Castello se si voleva piazza Castello. e in silenzio. Magari con quel bell'anatroccolo che pisciva sulla celtica bello tatuato sulla pancia. Ma ovviamente le teste calde che in queste elugubrazioni mentali da intellettuale del cazzo non si identificano nemmeno lo sapevano che non si sarebbe mai e poi mai potuti andare da quella parte. E allora? E allora visto che non so come dire le cose spacco tutto. BRAVI. Poveri cagnolini da passeggio.
Una Arena. Organizziamo una Arena: fascistelli del cazzo e polizziotti cornuti sfigati stressati e con tanta voglia di menar le mani da una parte e squatter del cazzo con problemi di mente allegati dall'altra e nessun arbitro. Vince chi arriva a casa con più punti di sutura addosso. A chi non interessa lo spettacolo si porti a discutere con chi ha voglia di farlo e di confrontarsi. Sono sicuro che le adesioni arriverebbero anche in maniera più voluminosa viste le assenze delle teste più fini dai discorsi veri che si vogliono affrontare.
Un bel consiglio alle mamme dei fascistelli e dell teste calde in generale: meno botte in testa e più comprensione e soprattutto cultura. Finchè sono in tempo. Poi potranno continuare a pensare e votare ciò che vogliono basta che ne siano coscienti: avranno più voglia e forza e parole per confrontarsi e crescere.
Ben venga che continuino anche a vederla così ma magari impareranno a comprendere che

se i confronti non nascono dalle parole non possono altro che richiudersi su stessi e sulle ragioni che li ha portati a nascere. E quindi non portare a niente. Niente. Solo a danni per il comune che poi tanto stronzi che non siete altro non pagano le multinazionali o comunque chi pensate detenga il potere del mondo (non siamo in MADMAX CAZZO!!!!!) come pensate voi poveri dementi, ma pagano i cittadini compresi i vostri amici / genitori che non sono riusciti e non riescono ancora a farvi capire che è necessario avere coscienza per vivere. Poi la rabbia è un sentimento sacro e ce lo abbiamo tutti. Ma c'è un limite.

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Ma bravo
by NonProprioCosì Saturday, Jun. 25, 2005 at 2:56 AM mail:

Squatter del cazzo puoi anche dirlo a tua sorella, così le insegni che, invece di usare la violenza, può votare qualcuno che mandi la polizia ad usarla per lei, e sei contento.
La gente è così sedata da non riuscire a capire che cos'è in realtà la violenza...va a comprarti la Coca-cola và, così vediamo chi è REALMENTE più violento......

Comunque NESSUNO sostiene "non so come dire qualcosa quindi spacco tutto" e NESSUNO spacca tutto perchè non sa cosa fare.
EVIDENTEMENTE TU NON ERI PRESENTE e non hai osservato il succedersi dei fatti (e non solo di sabato ma degli ultimi anni)......ma io non lo so perchè bisogna parlare senza sapere le cose (per lo meno senza aver visto niente e cercato di capire): in questo modo non fai altro che il loro gioco ed alimenti le loro puttanate che già si trovano nei giornali...

Se vuoi intrattenere un dialogo con la polizia accomodati, e poi fammi sapere come è andata. E per tua informazione con la gente già si parla, e infatti mi pare che chi era presente abbia dato la sua solidarietà (COMPRESO QUALCHE PROPRIETARIO DEI BAR DI VIA PO')


ALLA FINE LA POLITICA E I DISCORSI SULLA GIUSTIZIA NON SI FANNO SUI LIBRI E NELLA TEORIA, E' INUTILE PARLARE E PARLARE, BISOGNA OSSERVARE COME FUNZIONA, USCIRE PER STRADA E VEDERE IL MONDO, QUANDO SI CAPIRA' QUESTO ALLORA SI POTRA' VEDERE CHE FARE, MA FINCHE' LEGGI I GIORNALI.........

APRI GLI OCCHI

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risposta al solidale con "deluso"
by un breve testo Saturday, Jun. 25, 2005 at 3:22 AM mail:

Facciamo i vandali
di K. Towich

Questo breve scritto si puo' usare in molte forme. All'autore gliene piacerebbe una in particolare: chi ha iniziato a leggerlo potrebbe scegliere una delle cose che lo opprimono ogni giorno e usare questa carta come miccia per incendiarla. Se questo non e' il momento migliore allora si aspettera' leggendolo, semmai, di quando in quando. Cio' che e' scritto vuole essere un attacco ai pregiudizi ereditati dalla societa' capitalista su cio' che sono il vandalismo, le sommosse, i saccheggi, ecc. Ha l'intento di abbattere i muri che ci impediscono di fare cio' che ci diverte, cio' che vogliamo: attaccare il nemico dove piu' gli duole.

I nostri atti sono spesso giudicati in base a pregiudizi. Questi sono basati sulla morale dominante che e' la morale di coloro che dominano, che comandano. La morale in vigore oggi e' quella che esalta il dialogo, il consenso, il compromesso, le petizioni, ma nello stesso momento sostiene un sistema che schiavizza ed uccide. La morale non e' che un freno per chi vuole attaccare il potere. Un freno costruito appositamente. Il suo obiettivo e' trasformare la vita in una somma di occasioni sprecate. Cerca di affogare i nostri desideri proprio in questi pregiudizi. Chi e' stanco di inghiottire le fandonie dei media, ha compreso che il mito che indica che questa e' la societa' della "comunicazione" e' assurdo. Siamo sfruttati e oppressi e quando ci decidiamo ad attaccare il nemico viene il momento che ci domandiamo se cio' che faremo e' un atto di autodifesa o no. Chi la pensa cosi filosofeggia sul fatto che la distruzione della proprieta' e' violenza o no, distingue quale atto e' violento e quale no; marca cioe' il limite a partire dal quale i nostri atti superano la frontiera dell'inaccettabile. Ci giudica in base alla morale. Dialoghiamo troppo, con il nemico e con i suoi falsi oppositori. Alle volte il silenzio comunica meglio. Alle volte bisogna agire e mettere da parte il dialogo.

Come sfruttati non riconosciamo a nessuno il diritto di indicarci il cammino da seguire. Come ribelli non riconosciamo a nessuno il diritto a imporci un sistema di valori, una morale. Siamo stufi dei moralisti. Con la rinuncia a distruggere il sistema inizia l'ossessione per la creativita'. Il cittadino coscienzioso basa la sua attivita' nell'apportare "proposte costruttive", con una "attitudine positiva" per contribuire a "migliorare le cose". Questa creativita' politica non e' che un sinonimo di riforme e di abbellimenti che vorrebbero guardare ad un futuro che non esiste.

L'unica cosa utile e' quella che ci da' il piacere immediato o che serve per estendere la rivolta e per farla finita con questo sistema. Non vogliamo autogestirci la miseria, non vogliamo risolvere i problemi del capitalismo, non vogliamo decorare questo mondo di merda con proposte in positivo. Vogliamo attaccarlo per distruggerlo. Le rivolte non vengono dai libri, ne' dalla mente di nessun illuminato. Le rivolte nascono dall'esplosione di disobbedienza di coloro che hanno accumulato sufficiente rabbia da essere stufi delle proteste ufficiali. Il cittadino progressista vede gli sfruttati come persone da organizzare e educare per fini rivendicativi. La mistificazione con la quale osserva le autorita' lo spinge a vedere la gente come una massa di esseri incapaci di ogni reale iniziativa contro il potere. Eredita dagli "illustri" del 18esimo secolo una adorazione mistica per il razionalismo, la pianificazione e una fobia accesa contro la passione, i desideri e la rivolta disordinata. L'intellettualismo di sinistra pretende pianificare dal suo tavolo di chiacchiericci le proteste, le trasformazioni sociali e la nostra vita. Pretende di convertirci a sua immagine e somiglianza in vegetali "coscienti".

E' la passione e il rifiuto delle convenzioni, quando e' stata l'ora di agire, che hanno invece aperto molte strade alla ribellione incontrollata. Non c'e' niente che ci stanca piu' dell'enorme sforzo che dobbiamo fare ogni giorno per essere razionali, ragionevoli. Uno sforzo per non essere semplicemente e profondamente noi stessi. La passione per la vita esige collera e odio per chi vuole ucciderci poco a poco. I suicidi quotidiani della disobbedienza, l'intransigenza e la rassegnazione ci trasformano in zombie con acqua nelle vene. La reazione dei pianificatore delle proteste di azione ribelle e' quantomeno ostile. La condanna facendosi spesso scudo della risposta repressiva che potrebbe comportare. E' perche' non vede il potere come nemico da distruggere. Se lo facesse capirebbe che la lotta tra sfruttatori e sfruttati non conosce momenti di pace; gli scontri sono continui e la repressione e' uno strumento in piu' dell'oppressore. Il sottomettersi al mantenimento dei limiti della legalita' non garantisce la continuita' di nessun movimento antiautoritario, in realta' e' il suo peggior nemico.

Le organizzazioni di sinistra si trasformano ogni giorno di piu' in Istituzioni Ufficiali di lamentela. Il loro funzionamento e' un ciclo che inizia cercando di assorbire i focolai della "dissidenza" e dello scontento per far si, una volta individuati, che possano essere presentati come gruppi di pressione che chiedono la loro razione di concessioni a papa'-stato. A partire da qui i progressisti vedono una minaccia nell'atto ribelle individuale o il gruppo che scappa al suo controllo. E se qualcuno puo' attaccare il nemico semplicemente con le idee chiare e la determinazione, a che servono i professionisti della lotta e i loro apparati burocratici? Cosi' quando avvengono atti non controllati dalle Istituzioni Ufficiali di lamentela queste reagiscono sulla difensiva. Diranno che sono azioni controproducenti, senza senso o anche che "sono di Stato, intendono reprimerci ancora di piu'!". Con questo cercano di coprire i loro fallimenti dando la colpa ai violenti, agli incontrollati, ai provocatori.

In realta' la vita quotidiana continua al margine di queste fantasie egocentriche. Ci sono continue attivita' illegali contro il nemico: furti a danni di imprese o supermercati, distruzione di macchinari da lavoro, sabotaggi vari, attacchi alla polizia, ecc. Se questi comportamenti illegali non si sono trasformati in momenti di ribellione collettiva e' per due fondamentali ragioni: per la mancanza di fiducia nelle proprie capacita' individuali/collettive e la mitizzazione del potere e per l'esistenza di pregiudizi morali rispetto alla violenza, al dialogo, alla democrazia. L'eliminazione dell'elitarismo (proprio della cultura di sinistra) inizia dal non pensarsi ne' piu' ne' meno coscienti del resto degli sfruttati. Non e' sottovalutando le azioni spontanee di attacco che estenderemo la rivolta. Anzi bisogna farsi complici di queste e gettare benzina la' dove c'e' fuoco, rompendo cosi' con le cause controllate dalle opposizioni ed estendendo il comportamento illegale. Pratichiamo il vandalismo. O comunque le azioni che cercano il piacere nell'attaccare qualcosa o qualcuno che ci opprime. E' una pratica semplice e aperta a tutti. Per questo e' gia' abbastanza estesa e si potrebbe estendere molto di piu'.

Con l'attacco demistifichiamo il nemico rompendo la falsa apparenza di pace sociale e di controllo totale. Con il vandalismo, inoltre, la si fa finita con il mito sinistroide che vede il potere sempre lontano ed irraggiungibile. Il cuore dei potere, invece, e' ogni giorno intorno a noi e alla nostra portata, anche solo nelle relazioni che stabiliamo con il "padrone", il capo, gli agenti repressori, le imprese, le istituzioni... Nessun atto di rivolta e' cieco o inutile. La semplice ostentazione del potere e dello spreco di denaro di chi ci sfrutta e' una provocazione per far si' che soffriamo le dovute conseguenze. Meritano di ricevere il frutto della nostra rabbia. Questo sistema non ci puo' offrire cio' che vogliamo e quindi dobbiamo combatterlo giorno dopo giorno. Non delegheremo a nessuno la nostra attivita' di attacco, non abbiamo bisogno di professionisti delle armi. E' falso credere che l'attivita' di attacco porti direttamente alla clandestinita'. E' anche falso che per portare una dinamica di attacco si debba essere in clandestinita'. Gli unici interessati a diffondere queste fantasie sono il potere e le organizzazioni di sinistra (armate e non). La questione non e' scegliere tra manifestare in strada o portare avanti azioni di attacco. Dobbiamo essere flessibili e capire che tutti gli atti che fanno avanzare la rivolta sono validi; che la separazione tra questi e altri tipi di attivita' l'ha disegnata il sistema per mezzo di leggi e norme morali per annichilirci. Dobbiamo essere flessibili per agire alla luce dei giorno c'osi' come nel buio della notte. Il vandalismo e' uno strumento utile e divertente.

Un'ultima cosa, la sua cattiva fama si deve soprattutto alla sua capacita' di destabilizzare la vita quotidiana e per la sua facilita' di estensione. Per questo ci interessa, per questo lo difendiamo e lo pratichiamo. E' molto facile.

Anche tu puoi farlo. Fallo!

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risposte agli statisti
by amareggiato Monday, Jun. 27, 2005 at 12:56 PM mail:

Sia chiaro: il titolo è provocatorio il messaggio anche. Parlo del principio della risposta di quel personaggio che si sente evidentemente parte integrante della squadra che ci cambierà la vita e realizzerà i nostri desideri e farà di tutta questa merda che ci permette persino di riflettere sul fatto che ce l'abbiamo per averne piena coscienza, finalmente creerà una realtà libera. LIBERTA'!!! Ovviamente spaccando tutto e andandosi poi a fumare una canna per festeggiare. Attenzione che se il tono è polemico non è tanto per il fatto che uno si faccia le canne o meno ma per le risposte che si possono dare. Il fatto è che poi questi personaggi si mettono a ridere su come si è rotto questo e come si è sfasciato l'altro che non mi preoccupa per quello che è stato rotto ma per quanto sia inutile e controproducente pensare questo. Io devo aprire gli occhi? Quale principio governerebbe il fatto che è lecito spaccare ciò che lo squatter del cazzo (e attenzione perchè nella mia testa esiste anche il termine squatter e basta e ha ben altra valenza e rispetto) si trova sulla sua strada? A parte che è difficile vedere coscienza dietro ad un gesto di distruzione però ammettiamo che ci sia: chi ti garantisce che il ventenne che ti sta vicino poi non farà la stessa cosa solo ed esclusivamente per il gusto di imitarti senza davvero capire un cazzo e magari vaneggiando ciò che tu hai con fatica e intelligenza compreso e ribadito!?? Non ti interessa il concetto? allora sei una bestia e vai trattato da bestia. Ti ribadisco che al corteo c'ero e ho visto. Non parlo della vetrina rotta dai poliziotti che pensano così davvero di giustificare la carica e far scriver 4 giornalisti per avere la pagnotta giornaliera ma di quel "guerriero???" (così va meglio?) che si è appeso ai semofori per devastarli per esempio mentre si cercava di fare una barricata funzionale alla avanzata della polizia. Il concetto estremo di cambiamento e rivoluzione nella distruzione mi sfugge davvero aiutatemi. Chissà se esiste un futuro e se ci sono obiettivi e sogni nei progetti di chi a me personalmente sembra utilizzi questi momenti per sfogare SOLO personali frustrazioni. Se poi in tutta franchezza ci si sente così fuori dal mondo e schifati da tutto ciò che poi dopo le canne comunque usiamo, ci beviamo e ci mangiamo, sono dell'idea che si debba conquistare il territorio utile alla sua organizzazione per viverci come cazzo gli pare. Magari non sterminando terzi come si sentivano in dovere di fare i signori conquistatori ma comunque trasformando tutto a immagine e piacere funzionali al proprio futuro. Per calmare il discorso (perchè il fine di questi scritti è quello di confrontarsi più che insultarsi) credo sia utile che segnali quello che io vedo come sostanziale problema:
chi ha voglia di sfasciare il sistema che nel frattempo si è globalizzato ha una soluzione eventualmente anche per il dopo? E c'entra con la devastazione? Ha mai pensato a quali risorse accedere per ottenere ciò che vuole? O starà a seguire gli eventi (se gli riuscirà) cercando di aggrapparsi a qualche posizione "alta" per capire cosa succede? Pensa che tutti gli uomini vivranno in pace così? Certo: peace & Love. Questo solo per dire che se manca la progettualità e l'obiettivo si vive lo stesso, per carità, ma non si può permettere di portare discorsi di politica e morale della distruzione e del cambiamento. Se nel futuro di chi fa questi discorsi c'è il dubbio io sono molto spaventato. Perchè nella mia testa c'è il dubbio cazzo. Ma a priori non mi metto a spaccare ciò che non conosco fino in fondo. Le cose si dovrebbero fare con una progettualità. Dettata da ideali e da prese di coscienza. Chi si muove così in nome della anarchia e contro questa schifezza di mondo che ci troviamo a mio personale modo di vedere non solo è egoista ma anche pazzo. Come sarebbe il giorno dopo la caduta del fatidico sistema capitalista? Si potrebbe definire in un giorno? Meglio: come vediamo lo sviluppo (si si marcio finchè cazzo vuoi sono d'accordo, da cambiare perchè ormai autoalimentante e fagocitante sono d'accordo) di ciò che ci stiamo preparando a togliere e distruggere? Come mangi? E fai mangiare tutti o pensi solo a l tuo stomaco? Che fai? Vai a rubare? Sei pronto? Perchè l'albanese e il bosniaco che già lo fanno da un pò ti cucinano insieme alle patate fritte che si sono presi per cena. Perchè sicuramente di rabbia, violenza e pensieri su questi temi se n'è fatti di sicuro più di qualunque squatter del cazzo. Non si vuole più il capitalismo? Nel frattempo è diventato globalizzazione come si pensa di fare a tenere sotto controllo i cinesi che non vedono l'ora di andare a comprare e comprare e avere proprietà e quindi alimentare ciò che si sta cercando di distruggere? sai com'è essendo un miliardo di persone convincerli ti voglio vedere. Vai a casa di ognuno? Ah già non ti interessa... ti interessa solo il tuo territorio? spero davvero di no perchè sarebbe deludente e non saresti più un interlocutore.
Quando parlo di coscienza non intendo la coscienza di classe o del potere forte come qualcuno ha interpretato. Intendo la coscienza nel vedere la concatenazione di una serie di eventi e la lungimiranza e intelligenza prima della progettualità con la quale la si è affrontata.
Onore a chi contesta queste righe e si muove per cambiare qualcosa perchè è giusto che ci sia gente incazzata così che appena legge qualcosa che in qualche modo distorca l'immagine di chi si impegna in questo si incazzi e mi insulti pure. Ma se non si sa dove andare si fa la fine dei vandali al tempo dei romani. Siccome l'uomo poi quando non mangia capitalismo o non capitalismo si scanna (o almeno così ci insegna la storia)... datemi una soluzione che mi faccia sperare di poter essere felice di guardare la mia ragazza negli occhi e dirle che quello che stiamo contestando e lottando (personalemte senza sfasciare semafori e quant'altro che verrà ripagato e riparato continuo a sottolineare) lo stiamo smantellando per avere nuove possibilità. C'è qualcuno che ha idea di cosa si deve inventare per cambiare questo sistema? Comprare nei negozi dell'equo e solidale? Spaccare un bancomat, una vetrina, una insegna può cambiare il mondo? Vogliamo cambiare il mondo o solo il nostro piccolo giardino? Pensiamo che il nostro giardino possa coesistere in mezzo ad altri piccoli giardini? SI. Finchè non si va a spaccare qualcosa dal vicino perchè non ci piace. Perchè poi potrebbe anche ricominciare la GUERRA. Quella roba che normalmente lo squatter del cazzo aborra e contesta... magari facendosi un pò di chetamina e andando a spaccare il bidone dell'immondizia con il suo pittbull regalato dal papino che si spacca il culo in fabbrica 10 ore al giorno. Se prorpio non ce ne frega niente di niente allora non stiamo nemmeno a parlare. Il cellerino che spacca la testa come un melone è persino pagato. fa solo quello che succederebbe prima o dopo la fatidica distruzione del sistema che non vogliamo curare e cercare di migliorare ma ... ATTENZIONE ATTENZIONE GENTE!!! distruggere!!! datemi uno spiraglio di futuro e ditemi che esiste amore e speranza dentro questo spiraglio perchè altrimenti mi viene da vomitare.

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RISPOSTA
by Uno squatter (del cazzo) Monday, Jun. 27, 2005 at 3:04 PM mail:

Mi danno fastidio i tuoi luoghi comuni del “spacco tutto e poi vado a fumarmi una canna per festeggiare”, primo perché è troppo esemplificativo e secondo perché per esempio io non fumo (neanche sigarette) e mi da fastidio essere sempre raggruppato in chi fuma e insultato per qualcosa che non faccio (e che oltretutto penso non meriti insulto).
Detto ciò.
Non capisco quando dici che “i personaggi si mettono a ridere su come si è rotto questo e come si è sfasciato l’altro”, perché non credo che nessuno si metta a fare umorismo in situazioni simili e, forse, neanche dopo (se non per rompere la tensione). Infatti penso anche io che sia controproducente.
“Lecito” è una parola coniata dal potere, perciò io userei “giusto”, e comunque lo “squatter del cazzo” non spacca “tutto ciò che si trova sulla sua strada”… SONO PERFETTAMENTE D’ACCORDO CHE CI VA UNA PROGETTUALITÀ e che le cose non si fanno alla cazzo e penso che si possa vedere coscienza dietro ad un gesto di distruzione, se fatto usando la ragione, appunto.
Al “ventenne che ti sta vicino” penso che bisognerebbe spiegargli le ragioni delle azioni, poi non so quale esempio stai facendo, ma per qualunque cosa che fai se uno ti imita senza sapere fa una stronzata, non solo per questa.
Al “guerriero” dovresti chiedere le ragioni della sua azione, magari voleva contribuire alla barricata con un pezzo di semaforo (che pesa un casino). Mi pare di aver già detto che nessuno spacca per il gusto di farlo.
Il concetto di cambiamento e rivoluzione nella distruzione sta nel fatto che la distruzione (non incontrollata ma con precisi obiettivi) è un modo per limitare il potere di chi ti controlla, per dimostrargli che “lui” non ha il potere, non dico che basti solo questo, assolutamente. Prendi come esempio le telecamere, esse rappresentano un palese simbolo di controllo e limitazione della libertà (la quale, sono d’accordo, necessita di responsabilità, perché uno libero deve essere responsabile delle sue azioni e farle con intelligenza, altrimenti “calpesta il prato del vicino”). Ecco, distruggendo le telecamere tu affermi che non vuoi essere controllato. Non è un atto di distruzione questo?? NON BASTA DA SOLO, MA È COMPLEMENTARE.
Il futuro migliore esiste, basta volerlo, è vero che è un processo lungo perché bisogna diventare tutti responsabili (mentre ora stiamo andando nella direzione opposta, come avrai osservato) però più tempo lasciamo passare senza far niente, più sarà difficile ritirarsi su.
Io personalmente non ho frustrazioni (o, meglio, non sono frustrazioni da sfogare spaccando tutto) e sogni ne ho… Penso (e spero) che anche chi mi sta intorno (gli “squatter del cazzo”) ne abbia e non sfoghi frustrazioni personali…
Nessuno vuole il proprio territorio per viverci come cazzo gli pare, penso che sia una stronzata che creano i mass-media…sei mai stato in una casa occupata?? Si convive e nessuno fa il cazzo che gli pare…
La soluzione per dopo c’è, ma bisogna arrivarci al dopo…e la devastazione PENSATA è un mezzo (UNO DEI TANTI DA UTILIZZARE).
Anche a me spaventerebbe il dubbio, ma sono sicuro che proponendo il cambiamento (in maniera lenta come accadrebbe) alle persone andrebbe bene.
Ribadisco la mia posizione in favore e pienamente d’accordo alla progettualità.
Nessuno si muove così in nome dell’anarchia, se conosci il simbolo e la sua storia saprai che la “A” cerchiata è la sovrapposizione di una “A” e di una “O”, e significa “Anarchia” e “Ordine”.
La caduta del fatidico sistema capitalista non si potrebbe definire in un giorno ma in un periodo. E penso che sarebbe un periodo di fatica ma anche di soddisfazione.
Personalmente penso che tu faccia mangiare tutti. Tutti si produrrebbe (di più perché non sfruttati) e si collaborerebbe (come già successo in passato) per mangiare, non ci sarebbe bisogno di rubare, perché in questo caso ruberesti a te stesso, non so se mi spiego.
Ribadisco che è un processo lungo e non immediato, ma non per questo impossibile.
Non mi interessa il mio territorio perché il mondo è territorio di tutti, non so cosa intendi per “mio territorio”.
Io spero davvero che tu possa essere felice di guardare la tua ragazza negli occhi e dire che il tuo odio è mosso da amore.
Prima di tutto, per cambiare il sistema bisogna essere aperti per poter cambiare se stessi, nel senso di migliorarsi sempre di più, pertanto bisogna essere sempre creativi per affrontare qualsiasi evenienza (non mi sto riferendo a spaccare) e parlare con la gente, nel senso di mostrare alla gente sempre creatività. Non è una cazzata, la creatività libera la mente.
Comprare nei negozi dell’equo e solidale può aiutare, ma non bisogna andare a comprare in questi negozi e sentirsi la coscienza a posto, e magari due minuti dopo andare a prendere la Coca-cola al supermercato…lo so che è estremamente difficile in questo senso essere perfettamente coerenti, ma bisogna cercare di esserlo il più possibile.
…spaccare una vetrina solo se lo senti dentro e sei perfettamente informato su cosa stai facendo, tu criticherai ora la mia posizione ma ti faccio un esempio. Lo so che magari bisogna riflettere che è controproducente, che dai loro (i mass-media) la possibilità di criminalizzarti (anche se lo fanno ugualmente) ecc… Ma supponiamo ci sia la vetrina di negozio X (non faccio nomi). – X di sicuro non può essere il bar di un poveretto, ma qualche negozio in franchising. – Io so che X vende armi in Colombia, favorendo una guerra continua che provoca instabilità politica e permette ad X di farsi i soldi su migliaia di VITE UMANE. Quando so questo sento solo rabbia dentro e voglia di distruggere questo assassino, quello che ho tra le mani in quel momento è solo un negozio, roba da niente, però non importa perché anche se un pezzettino è pur qualcosa, e qualsiasi “cosa grande” è formata di tanti “pezzettini”… Magari ora non l’ho spiegato bene e per alcuni è solo una cazzata, però il fatto del “pezzettino” che secondo alcuni non conta niente, è come chi va a votare ed è convinto (giustamente) che il suo voto valga, se poi è SOLO lui che non ci va allora non cambierà davvero niente…ma se tutti ragionano così…
È per questo che ti dico: non cambia il mondo ma contribuisce. Ed è proprio il mondo ciò che vogliamo cambiare.
Non penso che nessuno spacchi qualcosa del vicino perché “non gli piace”, il motivo, come ti ho già detto, è un altro.
Non mi faccio neanche di chetamina, e nessuno che conosco si fa di niente che non siano canne, sigarette o alcol.
Anche qui hai sbagliato gente, i pitbull (e la chetamina) sono cose da bonci, non da squatter (poi non so, non voglio generalizzare, ma parlo per esperienza)

Spero di averti dato qualche spunto (o qualche convinzione in più per rispondermi)

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2 conti
by L'oste Saturday, Jul. 02, 2005 at 6:31 AM mail:

Alla sbirraglia piace menà..quasi sempre e cmque,se poi è celere lo fà anche più velocemente...quindi alle manifestazioni si và preparati e con quelli che gli prudono le mani in prima fila.Ci e si difenderanno..bene, la guerra abbia inizio.
Facciamo i conti con l'oste:
4 fermi
2 arresti
2 vetrine[totovetrine x..pari]
1 tot di contusi
tutta la stampa contro[ ovvio,divrsamente nn potrebbe essere]
la piazza nn si è raggiunta,la cittadinanza è scappata[lacrimogeni]
Totale: un'altra bella sconfitta
Secondo me xchè le mani piacciono che prudono..
Cambiare tattiche?non piace?

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Altri 2 conti..
by mah Sunday, Jul. 03, 2005 at 3:24 PM mail:

Forse hai ragione, ci vuole tattica, ma alla fine va bene lo stesso. Prova a pensare se fosse andata diversamente.

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vi ho visto in piazza...
by uno fra tanti Monday, Jul. 04, 2005 at 11:23 AM mail:

Io proprio non riesco capire! Ma possibile che pensiate che 4 incapucciati e due bastoni possano far paura alla macchina del potere???? Ma quando cazzo vi svegliate??? Sono anni che il Potere vi strumentalizza, vi mazzula, vi condanna, vi incarcera, vi ammazza e voi siete ancora li a fare i cagnolini che fan la parte dei Kattivi. Siete piu' ingenui di un chierichetto alla prima comunione. Fate le manifestazione e vi fate rompere le vetrine dagli sbirri!!! Ma vi rendete conto? Ma spiegatemi, pensate che a scendere in piazza con il cappuccio e il bastone possiate mettere in difficoltà la macchina repressiva??? No spiegatemi, perche' forse voi cononscete la strada per la liberazione e corro subito a percorrerla con voi. Senza offesa ma le vostre manifestazioni mi ricordano tanto i frustrati degli stadi che se la pigliano nel culo tutta la settimana e quando la domenica riescono a dare una legnatina piccola piccola ad uno sbirro sfigatissimo si sentono highlander.
Invece di scrivere tutte quelle pisciate sulla vera ribellione (che pare solo voi conosciate) perche' non fate quattro chiacchere sul come smettere di farvi pigliare per il culo da media polizia magistrati e compagnia bella?? Sempre che vi importi eh? O forse cio' che vi importa e' solo fare la faccia dura per fare piu' paura? Siete il capro espiatorio dei tutori dell'ordine, se non ci foste dovrebbero inventarvi per dare un senso a tante strategie liberticide. Ma lo capite o no? Ma forse non ve ne frega un cazzo, in quel cappuccio annegate la testa per non vedere una realta' troppo complessa da capire, senza buoni ne cattivi e con mille verità.
Comunque buona ribellione, e avvertitemi quand'e' ora della rivoluzione che mi tengo libero.

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Dammela tu la strada..
by UnoInAttesaDiUnaRisposta Monday, Jul. 04, 2005 at 12:23 PM mail:

Le critiche vanno anche bene, ma non hai proposto niente, dici che vengono strumentalizzati e può anche essere vero, ma allora che si deve fare???

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amareggiato confuso e felice
by amareggiato (rieccomi) Thursday, Jul. 07, 2005 at 4:16 PM mail:

Amareggiato per farmi riconoscere

confuso perchè sembra un gioco ma non lo è e mi sembra che senza fare il polemico o quello che fa il processo alle intenzioni come tra l'altro ho già in parte fatto in altri post ritengo che ci sia davvero della gente che non si confronta e va per la sua strada come il ciuccio cellerino più coglione così come il tipo da stadio più represso.

felice perchè sembra esser nato un confronto da una provocazione e che quindi c'è gente intelligente che scrive su questo sito.

volevo chiedere scusa a chi si è firmato uno squatter (del cazzo) per aver fatto partire questo post solo ora. Purtroppo il mio lavoro non mi concede molto tempo e scrivo quando riesco a trovare un punto internet senza svenarmi di soldi.
Sono contento che si parli e sono convinto che a torto, a ragione, a male parole o a belle parole (meglio queste ultime) ci sia necessità estrema di confrontarsi e lo si possa soprattutto fare.
Piccola parentesi: si fotta chiunque controlli periodicamente i post di indymedia sequestrando hard disk e facendo indagini fini solo a se stesse e all'alimentazione del lavoro dello sbirro che così potrà chiedere aumenti finalmente e fare carriera: non si può fermare questa cosa perchè si fonda sulla necessità. Non si possono fermare le idee e la voglia di perfezionarle e scambiarle. Nemmeno con il manganello che tuo il datore di lavoro (o signore o comandante chiamalo come meglio la tua coscienza e le tue deviazioni ti fanno arrivare a pensare) ti obbliga a lucidare tutte le sere prima di metterti in branda. Chiusa parentesi.
I confronti si diceva: più pacificamente si fanno e più danno una risposta o una reazione più forte di qualsiasi barricata o di qualsiasi scontro con la rappresentanza dell'ordine pubblico.
Devo convenire con chi mi ha preceduto in questi giorni nel dire che le realtà sono diverse e che contengono molte verità. E aggiungerei non si dovrebbe muovere nulla senza considerarle. Il pericolo è passare esattamente per quelli che altro non hanno da fare che manifestare ignorantemente il loro dissenso.
Viviamo in un mondo frammentato e non equilibrato. Perchè? Vedo trasformazioni di economia e società sulla base di adattamenti continui. E' l'unica costante che vedo nel processo di sviluppo dell'uomo: l'adattamento. Vedo dell'amore e della speranza in queste trasformazioni. Vedo vita e non odio. E allora non si tratta più di sistema giusto o di sistema sbagliato ma di capacità comunicativa e cambio di necessità dell'uomo. Ne convenite? Sarò un pò sempliciotto non me ne vogliate: il re non lo vogliamo perchè è già stato, lo abbiamo esiliato nel nome della libertà e della repubblica e non ci rappresenta. Mussolino o fac simile meno che meno. chi la vuole una personalità che ci faccia da rappresentante? Chi vuole ormai un rappresentante mi chiederei meglio. La democrazia? C'è chi non ci crede. Comunque andrebbe bene se non fosse che al giorno d'oggi si basa per necessità (e se vogliamo anche coerenza) su sistemi economici che tendono a rendersi autonomi e a farsi competizione. Peccato che senza competizione economica ci sarebbe il prodotto unico e meno scelta e meno libertà. Quindi? Verità su entrambi i lati della barricata. Che facciamo ne consideriamo solo una? In nome di che cosa? Non voglio perder tempo a far discorsi cervellotici ma quello che può essere considerato vincente (l'unico a mio modo di vedere) non è tanto il modello di società, l'anarchia piuttosto che che la democrazia, piuttosto che la mercatozia che non esite ma che quasi potremmo oggi sostituire con la democrazia moderna. Piuttosto meglio tutti questi sistemi e nessuno. Meglio la coesistenza e il confronto. Con le parole, con la convivenza. Senza la violenza. Viviamo quasi si potrebbe dire alle spalle dei paesi poveri e siamo sviluppati fino a tanto proprio perchè ci siamo presi le possibilità e le risorse per farlo. Oggi abbiamo il dovere di difenderle e migliorarle anche da chi domani spero adotterà dei criteri di sviluppo (mi rivolgo all'africa e a tutte le società in fase di sviluppo) e tendenzialmente potrà anche cadere negli stessi errori nei quali è caduta l'europa e la democrazia occidentale. Anche se la realtà frammentata e ricca di ogni sua verità è quasi impossibile da far stare dentro un cervello solo senza rischiare di frammentarlo a sua volta il confronto e la voglia di vivere devono vincere sulla rabbia e la morte del tuo vicino. Anche se il nemico è una necessità mentale di ogni essere umano. E' dura ma deve partire da esempi e da comunicazione. Sono d'accordo con chi dice che facciamo la fine di quelli che vengono presi per il culo e vengono usati dalla polizia e dalla stampa che riempie ben felicemente le sue pagine (vedrai a maggior ragione visto che i giornalisti free-lance vengono pagati ad articoli e forse anche a parole scritte). Si potrebbe far meglio già per esempio venendo a far festa sabato ai giardini reali. E parlando anche di questo piuttosto che farsi una canna in più (scusate se insisto sull'argomento non ce l'ho con chi fuma le canne ma con chi fa solo quello tutto il giorno) e parlare di cazzate.
Per rispondere in parte a "squatter (del cazzo)" sono felice di riportare le tue parole:
"Prima di tutto, per cambiare il sistema bisogna essere aperti per poter cambiare se stessi, nel senso di migliorarsi sempre di più, pertanto bisogna essere sempre creativi per affrontare qualsiasi evenienza (non mi sto riferendo a spaccare) e parlare con la gente, nel senso di mostrare alla gente sempre creatività. Non è una cazzata, la creatività libera la mente." questa è una frase felice. E' inserita in un contesto che per chi lo volesse leggere (ne vale la pena) è sopra questo post. Mi permetto di aggiungere che da anche le soddisfazioni utili ad una mente ad esser più aperta a comunicare con un sorriso in più.
Mi permetto di portare anche queste righe:
"supponiamo ci sia la vetrina di negozio X (non faccio nomi). – X di sicuro non può essere il bar di un poveretto, ma qualche negozio in franchising. – Io so che X vende armi in Colombia, favorendo una guerra continua che provoca instabilità politica e permette ad X di farsi i soldi su migliaia di VITE UMANE. Quando so questo sento solo rabbia dentro e voglia di distruggere questo assassino, quello che ho tra le mani in quel momento è solo un negozio, roba da niente, però non importa perché anche se un pezzettino è pur qualcosa, e qualsiasi “cosa grande” è formata di tanti “pezzettini”… Magari ora non l’ho spiegato bene e per alcuni è solo una cazzata, però il fatto del “pezzettino” che secondo alcuni non conta niente, è come chi va a votare ed è convinto (giustamente) che il suo voto valga, se poi è SOLO lui che non ci va allora non cambierà davvero niente…ma se tutti ragionano così… "
Credo che su questo punto non siamo d'accordo: non serve spaccare ma portare coscienza. E se spacchi usi una forma comunicativa che ne genererà una sullo stesso canale (e guarda che i cellerini esistono perchè esistono queste comunicazioni) o peggio verrà ignorata. E oltretutto è come se facessi il solletico ad un bestione: manco ti vede e non vedendoti se ti muovi male finisce che ti schiaccia. Attenzione perchè ti schiaccia ma non perchè sei una cosa in grado di essere considerata ti schiaccia perchè si muove. E' una sconfitta. Quindi ancora di più si tratta di sensibilizzare magari togliendo risorse in altro modo. E portare non una rivoluzione ma un sorriso così forte e contagioso da farlo diventare una naturale trasformazione. Nel frattempo anche se potrà sembrare un controsenso ringrazio coloro che fino ad oggi hanno con la loro coscienza che anche se non condivido fino in fondo hanno comunque agito a loro modo per difendere queste ragioni. Perchè E' SICURO COME L'ORO CHE QUESTE RAGIONI DEVONO ESSERE DIFESE.
Ammetto che abbiate fatto nascere delle domande e che in fondo non sono state uccise vite umane. il concetto però è che un tipo di azione che si deve evolvere perchè se non ce ne siamo accorti (basti guardare Genova o nel piccolo più vicino l'ignorante cellerino di torino che ha sfasciato la vetrina) verranno sfruttate in caso di necessità. E questo succederà finchè anche al cittadino comune non sensibilizzato sarà lampante che in realtà è una strumentalizzazione.
A chi invece mi ha dato del "intorpidito" o non ricordo bene il termine da ebete cittadino di questo mondo chiederei invece di sorridere un pò di più ed evitare di sentirsi così tanto dalla parte della ragione. Il dubbio è ciò ci alimenta e ciò che ci fa vivere

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Voglia di parlare...
by squatter (del cazzo) Friday, Jul. 08, 2005 at 12:26 PM mail:

Menomale che hai risposto (pensavo non rispondessi più come già mi succede molte volte, o perchè la gente non si segna l'indirizzo o perchè non ha voglia di rispondere)

Ora purtroppo non ho molto tempo perchè sono di fretta. Però appena trovo un po' di tempo (spero oggi) risponderò al tuo post.
Volevo solo dirtelo perchè così sai che non "me ne sono andato"..

Grazie mille!!

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Complimenti.
by Sempre io (squatter) Saturday, Jul. 09, 2005 at 2:36 AM mail:

Innanzitutto volevo complimentarmi per il tuo post. L'ho trovato in qualche modo utile e mi ha permesso di pormi nuove domande e di completare ulteriormente alcuni miei pensieri.
Sono molto contento che tu mi abbia risposto: quando scrivo commenti e nessuno poi mi risponde alla fine mi convinco di aver solo perso tempo.
Non ti preoccupare per quando potrai rispondermi, tanto mi tengo il link e per alcuni giorni controllo sempre se qualcuno ha risposto ai miei post!


Neanche io penso assolutamente che tutto ciò sia un gioco, a volte vorrei proprio essere nato in un mondo dove c'è libertà di espressione e dialogo, e dove i pensieri non vengono repressi da chi ha i soldi e comanda, e pertanto poter pensare di uscire con gli amici (dopo essermeli trovati, naturalmente) o mettermi la sera a guardare un film con loro.

Sono convinto che in ogni caso il dialogo serva e che, come sostieni anche tu, è più utile ed efficace dell'andare "ognuno per conto proprio", anche perchè in questo modo il pensiero rimane "statico" e il nostro cervello non "cresce".
Menomale che esiste internet che permette e facilita la comunicazione (anche se ora vorrebbero CONTROLLARE anche questo mezzo di comunicazione perchè troppo LIBERO)

In particolare mi ha colpito la tua frase "Viviamo in un mondo frammentato e non equilibrato."
Mi ha colpito perchè penso che l'equilibrio sia una delle cose più importanti. Come in natura (scusa il paragone) ci vuole equilibrio tra le forze perchè nessuna prevarichi turbando la situazione e causando disastri, l'ordine infatti nasce dall'equilibrio.
Attenzione che equilibrio non vuol dire staticità!
Riguardo alla competizione economica sono anche d'accordo, per esempio in Francia, a causa della competizione tra società, lo stesso Alice ADSL FLAT nostro (MA MOLTO PIU' VELOCE!!!) costa SOLO 8 EURO AL MESE. Questo è un'esempio stupido ma serve a capire come questo tipo di competizione (economica) dia la possibilità di scelta, e la possibilità di scegliere non è altro che LIBERTA', e questo vale per tutto.

E' vero che viviamo alle spalle dei paesi poveri, senza lo sfruttamento noi non potremmo stare così, o meglio, in realtà grazie alle tecnologie (ed al VERO progresso) noi potremmo avere TUTTI la pancia piena, ma le logiche del profitto dei colonizzatori (noi) impediscono che tutti stiano bene proprio per mantenere questa supremazia. (e così mentre qualcuno muore di fame qualcun altro distrugge tonnellate di arancie, di pomodori ecc...)

Mi piace la frase "il nemico è una necessità mentale di ogni essere umano.": la trovo veritiera.

Sono ASSOLUTAMENTE d'accordo riguardo al parlare di questi problemi alle feste o in giro al Sabato pomeriggio con gli amici, tra le altre attività. Infatti trovo insulso suddividere il tempo ed andare alle manifestazioni e poi il giorno dopo o la sera stessa uscire e non pensare più ad un cazzo di tutto quello per cui hai lottato e lotti (o magari c'è chi ci va per moda alle manifestazioni).
Ciò che sarebbe davvero di grande disturbo per i padroni sarebbe proprio questo: parlare continuamente con tutti dei problemi che assillano il mondo o anche "solo" la nostra città. Purtroppo io questo l'ho sperimentato sulla mia pelle, infatti uno dei motivi principali per cui non frequento molte persone è che risulto piuttosto noioso a chi è "accecato" dai valori imposti dai mass-media....

Ho capito che cosa vuoi dire riguardo allo spaccare, ma non sono sicuro che i celerini esistano a causa di queste comunicazioni, penso che ci possa essere una via di mezzo e che questo non provochi solo i danni causati dalla strumentalizzazione ma anche altri effetti, e che i celerini ci siano comunque (come sempre nella storia) per reprimere il dissenso e proteggere i padroni.
Capisco BENISSIMO il ragionamento del "fare il solletico ad un bestione", ma è anche vero che se da una pila di arancie togli l'ultima in fondo la pila crolla, e questo perchè anche la "cosa" più grande possiede punti deboli. Oltretutto non riesco neanche a spiegare la rabbia verso qualcosa che guida questo tipo di azioni.

L'idea del "sorriso contagioso" mi piace e trovo che sia molto utile per chi è ancora diffidente, infatti sono convinto che in primo luogo il non arrendersi è "far vedere che tu ci sei", che nonostante tutte le critiche tu sei presente e sei creativo con tutto e in ogni momento, anche mentre vai a lavorare, anche quando esci la sera...magari ti dipingi la macchina, oppure ti modifichi le magliette...qualsiasi cosa va bene per far vedere a tutti che tu sei diverso dagli schemi proposti, che sono solo pallosi e monotoni per le persone che sono tante, e non fanno altro che chiudere la mente in pregiudizi che sono l'esatto opposto della cultura e della ragione. Vogliono abbattere la diversità e la varietà in favore della monotonìa...tutti uguali come dei fascisti in divisa (faccio questo esempio perchè penso che sia un'immagine abbastanza comune). L'ordine va bene, ma non esasperato e sopratutto non insensato: ci deve essere equilibrio anche tra ordine e disordine.

Spero di non averti annoiato troppo, di aver scritto bene (nonostante l'orario.....) e di non aver lasciato qualcosa in sospeso o tralasciato....(domani mattina rileggerò...)

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salute!! (per squatter )
by amareggiato (è passato tempo ma ci tengo) Wednesday, Aug. 24, 2005 at 7:03 PM mail:

Sono felice che le parole portino parole e che pensieri muovano pensieri. Di fatto la TV è nata anche per questo negli anni 60 per comunicare. e poi è morta quando ha cominciato a dover fare i conti con troppa roba ed è diventata fine a se stessa. La parola delle persone però non necessita di infrastrutture e costi e quindi a compromessi dettati da fattori non ideologici ma monetari. La parola non si può confezionare e vendere (anche se il Berlusconi o meglio lo staff dietro di lui fa quello tutto il giorno). piccola parentesi: Berlusconi!! prova a parlare a braccio di fronte a qualcuno e non in tv!!! non ce la fai!!! mandace i tuoi schiavi!! nun ce la fai a convincerme!! sono fatto così: quando uno sorride per niente ciò che dice viene rimosso subbito!! e siamo in tanti così!! nun ce la fai!!.
Quindi scrivo per dirti una cosa semplice: sono contento. ti sembrerò un pò fesso spero di no. sono contento perchè questa è una battaglia vinta. E di queste altre 1000, 10000, 100000 ce ne vanno. E' difficilotto lo so. Però mi sa che è l'unica davvero efficace. Creatività e felicità nel portarla. Novità e assenza di paura. Serenità di fronte al casco protetto dello schiavo poliziotto. Facciamogli le foto anche noi a questi signori. Vediamo se vanno a casa con la voglia di menar le mani sicuri di non esser identificati!! ci andrai al mare o in giro senza il casco no? un dubbio almeno te lo farai venire no? ti calmerai no? Creatività e progettualità. La tua parola prima da sola e poi con la mia vicino. E oggi è una e domani è un'altra. E si fanno le corde. e si rimane comunque liberi di aver scelto senza legarcisi dentro. Un saluto. P.s.: alla fine il raduno di quel sabato fu una delusione. Un bel manifesto (coltelli a parte) ma un risultato un pò così. non so. che ne pensi tu? che ne pensate voi che leggete ancora questi post?

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Non mi dimentico (e sono tornato dalle vacanze..)
by Squatter Thursday, Sep. 01, 2005 at 11:19 AM mail:

Sentire le tue parole mi riempie il cuore di gioia e mi fa tornare a sperare....a credere che, finchè c'è gente come te non tutto è perduto..

Su quanto detto mi trovi molto d'accordo, e appena trovo un po' di tempo (sono appena tornato anche se subito guardo le risposte su indy) ti fornirò di risposte più esaurienti!

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