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Bloccata la linea ferroviaria. Il posto di lavoro non si tocca!
by Paola Station Saturday, Jul. 16, 2005 at 5:07 PM mail:

Dalle 15.40 i binari della Stazione Ferroviaria di Paola sono occupati, in difesa del posto di lavoro per gli operai dello scalo merci di vaglio lise (cosenza). E' stato fatto il volantinaggio per sensibilizzare gli utenti e i cittadini.

PER LA DIFESA DEI POSTI DI LAVORO E PER IL DIRITTO ALLA MOBILITA'

La giornata di mobilitazione di oggi è organizzata per frenare la chiusura dello scalo merci di cosenza e difendere i posti di lavoro a rischio. Lo scalo e l'intera rete ferroviaria della nostra provincia rappresentano, nei piani di Trenitalia, dei “rami secchi” da tagliare. Queste scelte favoriscono esclusivamente il trasporto privato su gomma e mettono a rischio centinaia di posti di lavoro.
La lotta di Vagliolise, cominciata nell'indifferenza generale, comincia ora a trovare appoggi nella città ed in provincia; si è formato un comitato di lotta con la partecipazione di diverse realtà del territorio; si sta aprendo una prospettiva più favorevole per creare attorno a questa vertenza un vasto fronte di soldarietà. La manifestazione di Paola è un primo, importante passo in questa direzione.

Siamo coscenti che potremo vincere questa battaglia se sapremo unire la decisione nellla mobilitazione alla capacità di allargare il fronte. La scelta di Trenitalia si inserisce in un piano generale di vero e proprio abbandono del trasporto su ferro nella provincia di Cosenza: una provincia che conta 750.000 abitanti, con enorme bisogno di mobilità (a partire dalla presenza dell'università con migliaia di studenti fuori sede) e che rischia di non avere più un vero collegamento ferroviario ne per le merci, ne per i passeggeri. La più importante trasversale calabrese (la Paola-Cosenza-Sibari), dopo gli enormi investimenti del passato, non rientra più nei progetti di Trenitalia, nonostante rimanga la tratta più vantaggiosa per collegare lo Ionio con il Tirreno, Gioia Tauro con Taranto. Il Ministero dei Trasporti pensa ad investire centinaia di milioni di euro nei binari del fantomatico ponte sullo stretto, mentre nel resto della regione assistiamo alla chiusura di stazioni, ridimensionamenti degli organici, mobilità forzata per centinaia di ferrovieri. Nella sola stazione di Paola, negli ultimi dieci anni , lavorano 700 ferrovieri in meno!

Questa lotta si inserisce in un contesto occupazionale sempre più drammatico. È di questi giorni la notizia che la PoltiSud, fabbrica di circa 200 dipendenti situata a Rogliano, dopo aver messo in cassa integrazione 190 lavoratori sta tentando di smantellare i macchinari ed ha addirittura rifiutato di pagare gli anticipi ai dipendenti. Gli operai della Polti si erano resi protagonisti circa un anno fa di una dura lotta conclusasi vittoriaosamente contro il licenziamento di tre lavoratori, fra i quali un delegato Fiom.
Oggi la Polti, dopo aver incassato milioni di euro di contributi pubblici per la costruzione della fabbrica (Legge 488/92), si appresta a smantellare spostano la produzione verso paesi più “convenienti”, unendo all'tile economico anche la volontà di farla pagare a quegli operai che avevano osato alzare la testa durante quei 15 giorni di sciopero ad oltranza. I lavoratori stanno riunendosi per discutere come rispondere; un primo passo è la presenza dei delegati della Polti alla manifestazione di oggi.

È quindi decisivo che si prosegue sulla strada intrapresa: creare un fronte cche unifichi le diverse vertenze per il lavoro nella regione, rompere l'isolamento e la frammentazione e mettere in campo una lotta generale che possa fermare un padronato predatore che della nostra regione sta facendo un vero e proprio deserto industriale.

La manifestazione proseguirà con una assemblea pubblica presso il dopolavoro ferroviario di Paola.

Comitato di lotta per Vaglio Lise
(Lavoratori scalo commerciale – Federazione Provinciale Rifondazione Comunista – la Kasbah – Filt CGIL – Slai Cobas – Sult – Unicobas)

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