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ARGENTINA: occupazione Brukman, fabbrica tessile
by margherita, bossa, zoe y tro Friday, Sep. 20, 2002 at 12:41 AM mail:

intervista a Esther

BRUKMAN
Esther

Domanda:
Quando e come avete occupato?
Risposta:
Il 18 dicembre, in maniera spontanea, dato che la fabbrica era gia` stata
abbandonata dai padroni. Avevano cercato in precedenza di portarsi via i
macchinari, siamo riusciti a non farglieli portare via tutti.
Poi sono venuti a fare un inventario, accusandoci di averne rubati, cosi`
abbiamo permesso che entrasse il rappresentante municipale e il loro avvocato:
c'era tutto. Gli abbiamo dimostrato che l'accusa era ridicola, dato che quelli
sono i nostri strumenti di lavoro e tutto quello che vogliamo e` continuare
a lavorare!
D:
Che tipo di azienda e` la Brukman?
R:
La Brukman e` una fabbrica tessile, a capitale privato, la famiglia é di origine
Tedesca, Brukman appunto.
D:
Quanti operai aveva questa fabbrica e quanti ne ha ora?
R:
Prima eravamo una ottantina, ora c'e` chi e` voluto rimanere, siamo circa 35.
Io personalmente ero stata licenziata prima della chiusura della fabbrica e
mi sono reincorporata 2 mesi dopo l'occupazione, i compagni stessi mi hanno chiamata.
D:
Tutti e tutte state partecipando nella stessa maniera alla lotta?
R:
Si`, tutti stiamo lottando! E questa lotta ci ha portati a capire che il
mondo del lavoro come ci era proposto prima era una trappola: tutti quelli
che non partecipano alla lotta e` perche` ancora stanno lavorando
"normalmente", perche` hanno paura di perdere il lavoro o perche` la pensano
diversamente, come noi prima. O perche` gli impongono di lavorare di piu`,
per produrre di piu`, per guadagnare di piu`. E uno si uccide di fatica.
E invece no! non deve essere cosi`, e noi ora l'abbiamo capito.
Ora noi praticamente viviamo qui, siamo come una unica famiglia. Io torno a
casa un paio di volte alla settimana, portiamo qua anche i nostri figli.
E` davvero come una famiglia, ci conosciamo tutti a fondo.
D:
E prima non era cosi`?
R:
No, solo ora abbiamo fra noi vere relazioni umane.
D:
E come vi organizzate politicamente?
R:
Qui si fanno assemblee, tutti noi abbiamo scelto l'assemblea come forma di
organizzazione e nessuno puo` decidere nulla senza consultare gli altri.
D:
Autogestione completa quindi?
R:
Si`!
D:
Avete rimesso in moto la produzione. Come commercializzate cio` che
producete?
R:
Abbiamo ancora alcuni clienti che prima erano della societa` e che continuano
a comprare da noi e poi direttamente al pubblico: abbiamo creato una
commissione di vendita
D:
E come vanno gli affari?
R:
Abbastanza bene, dopo un primo periodo difficile stanno migliorando.
D:
Molte assemblee popolari, i piqueteros.....hanno ricevuto minacce: e`
successo anche a voi?
R:
No, a noi non e` ancora successo. Pero` credo sia solo perche` abbiamo
rapporti con molte realta` diverse. Diciamo che siamo molto "larghi".
Abbiamo legami con tutti: dalle assemblee ai piqueteros, ai partiti politici,
e noi allo stesso modo appoggiamo tutte le lotte. Per esempio l'altro giorno
c'era ad Avellaneda una fabbrica (El Triunfo-Lavanal) a cui volevano portare
via tutta la lana, il loro lavoro. Siamo andati li` in gruppo per aiutarli a
resistere ed é stato un successo. Oppure un altro episodio, quando bloccammo la strada con dei
compagni ferrovieri, che grazie alla pressione comune furono reintegrati.
D:
Avete rapporti con l'estero, con altri movimenti operai? Avete avuto appoggio
da fuori dell'Argentina?
R:
Si`, da molti paesi, dall'Ecuador, dall'Italia, dalla Germania, dalla
Colombia, dal Messico, e tantissimi messaggi di solidarieta` via internet.
Abbiamo anche una commissione di comunicazione.
D:
E le relazioni col sindacato?
R:
Non abbiamo nessuna relazione. Non hanno fatto nulla per noi, contro i
licenziamenti o la chiusura della fabbrica. Stanno dalla parte dei padroni.
D:
E le relazioni con i partiti politici?
R:
Noi siamo un campo neutrale, siamo qui per il nostro lavoro e se vogliono
appoggiarci...chiaramente i rapporti che abbiamo sono con partiti politici
di sinistra.....
D:
In che forma pero': finanziariamente, con avvocati?
R:
Con avvocati. I nostri avvocati sono del CEPRO (associazione per i diritti
umani) e a volte organizzano raccolte fondi per i materiali....
D:
E come sono le relazioni di genere qui'? Siete piu' donne che uomini?
R:
Siamo di piu' e abbiamo un sacco di potere, qui' gli uomini dicono:"noi le
lavoratrici".

Per altre info e foto su Brukman: http://ch.indymedia.org/mix/2002/07/690.shtml

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