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Fuori i compagni dalle galere
by Turin Antifa Coordination Friday, Jul. 29, 2005 at 3:37 PM mail: antifa.torino@gmail.com

La repressione ancora una volta si è abbattuta sul movimento torinese, questa volta in grande stile, con l'intento di fare male. Molti, troppi, gli arrestati e gli indagati, accusati di reati gravissimi quali devastazione e saccheggio, che tutt'oggi lasciano sbigottiti persino gli avvocati.
Gli unici a non stupirsi siamo noi, consapevoli che un simile attacco va inserito all'interno di un progetto ben più ampio di annullamento del conflitto sociale creatosi nell'area cittadina. La realizzazione del TAV incontra sempre più resistenze, l'opposizione popolare guadagna costantemente consensi e i presidi permenanenti costituitisi nelle varie località della valle in cui dovrebbero iniziare i sondaggi e i lavori hanno dato ottimi risultati. Al contempo la lotta alle olimpiadi del 2006 inizia a materializzarsi, denunciando le evidenti e puntuali speculazioni da parte di sponsor e imprese, attraverso l'edificazione di gigantesche strutture che modelleranno la città e devasteranno una vallata già ampiamente martoriata in nome di una settimana all'insegna dello sport.
La tanto acclamata conversione produttiva della città, ormai proiettata verso il terziario, sta già partorendo le sue prime intrinseche contraddizioni, visto che l'eguale reintegrazione dei cassaintegrati e licenziati fiat all'interno dei nuovi settori è un mito già da tempo sfatato. La precarizzazione e l'interinalità faranno il loro ingresso in grande stile nel cuore di Torino, insieme agli inevitabili buchi finanziari che automaticamente si abbatteranno sugli strati più fragili del tessuto sociale urbano.

Chi denuncia e si oppone materialmente alla realizzazione dei suddetti progetti va ovviamente criminalizzato, isolato non solo attraverso i cosidetti metodi restrittivi, ma anche attraverso gli stumenti di informazione, influenzati dalle solite forze politiche, in grado di dare implicitamente il via ad operazioni poliziesche in grade stile, orchestrate dai più fedeli PM. I nostri compagni stanno pagando immotivatamente i capricci dei soliti personaggi istituzionali sulla loro pelle. Nulla è stato lasciato al caso, perchè le esigenze di tranquillità in città sono immediate, l'antagonismo va messo a tacere, va incarcerato.

Il presidio davanti al carcere delle vallette e il corteo serale di giovedì hanno dimostrato, invece, che l'antagonismo è in grado di coinvolgere e coordinare varie realtà sociali, fornendo anche in questo caso risposte adeguate, convinto che le pratiche politiche e sociali facentene parte non saranno in alcun modo olstacolate o modificate dal clima cittadino appositamente creato.
L'antifascismo militante continuerà ad essere sempre e comunque praticato, anche all'interno dei nuovi militarizzati quartieri olimpici e nonostante le sue tempestive strumentalizzazioni. Aggressioni fasciste e repressione rivelano ancora una volta il loro intreccio, non facendo altro che rafforzare la nostra volontà di difendere e creare spazi di socialità, all'interno dei quali non si crea profitto ma conflitto.

FUORI I COMPAGNI DALLE GALERE

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Appello raccolta materiale fotografico

Chiunque fosse in possesso di materiale fotografico sulle mobilitazioni antifasciste succedutesi nel corso degli anni è invitato ad inviarlo via e-mail al nostro indirizzo (antifa.torino@gmail.com).
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