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LE MANI DEL NEODUCE BERLUSCONI ANCHE SUL CORRIERE DELLA SERA
by da pmli.it Tuesday, Aug. 09, 2005 at 9:59 AM mail:

Tramite Ubaldo Livolsi, storico manager del neoduce e membra del Cda di Mediaset. Si realizza il "piano di rinascita democratica" e lo "schema R" della P2. SVEGLIA! BUTTIAMLO GIU'!

LE MANI DEL NEODUCE ...
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Quanto appare oggi su tutta la stampa conferma quanto il PMLI scrisse l’8 giugno 2005 in occasione della vendita del 16,68% delle azioni Mediaset annunciata dal neoduce Berlusconi il 13 aprile scorso. L'operazione, che si concluse con un incasso di 2.080 milioni di euro, oltre 4 mila miliardi di lire incassati per la vendita di 197 milioni di azioni Mediaset, non fu "un fatto positivo in quanto riduce significativamente la partecipazione azionaria della proprietà e rende teoricamente contendibile il gruppo", come aveva sostenuto l'allora ministro fascista per le Telecomunicazioni Maurizio Gasparri e tutto il centrodestra. E non fu nemmeno "una normale operazione finanziaria, squisitamente aziendale che consente di fare liquidità al gruppo Mediaset" come l'hanno definita Prodi e il rinnegato del comunismo Fassino, o "una monetizzazione del conflitto di interessi" come disse l'ex ministro diessino delle Finanze Visco.
Al contrario essa rappresentò, come giustamente scrisse il PMLI (http://www.pmli.it/berlusconivende16percentomediaset.htm), l'ennesima mossa demagogica imbastita dal neoduce Berlusconi per gettare fumo negli occhi dell'opinione pubblica e distogliere l'attenzione dal vero obiettivo, quella che viene definita una delle maggiori operazioni finanziarie mai realizzate in Italia da un gruppo privato e che punta dritto a viale Solferino per la scalata al Corriere della Sera., trarmite il compare Ubaldo Rivolsi (storico manager di Berlusconi e membro del Cda di Mediaset) in cordata con Ricucci: un obiettivo prettamente politico e molto inquietante in quanto punta alla realizzazione di un vecchio sogno della P2, ossia la conquista del più diffuso e prestigioso quotidiano della borghesia italiana.
Il neoduce ha dunque in mano il monopolio dell'informazione "per controllare l'opinione pubblica nel vivo del Paese" esattamente come era scritto nel "piano di rinascita democratica" e nello "schema R" della P2. Negli anni '20 Mussolini fece ricorso alle leggi speciali, ai manganelli e all'olio di ricino per mettere a tacere l'opposizione e la stampa antifascista. Oggi il neoduce Berlusconi non ha bisogno di ricorrere alla chiusura delle tipografie dei giornali perché ormai quasi tutta l'informazione è di sua proprietà tanto da potersi rivolgere direttamente al Paese dagli schermi televisivi a reti unificate esattamente come faceva Mussolini dal balcone di Piazza Venezia.
Questo è il nuovo fascismo che denunciamo da anni. Questi sono i nuovi gerarchi in doppio petto che usano nuovi metodi e nuovi vessilli per imporre al Paese un nuovo regime mussoliniano.

http://www.pmli.it

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