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[RC] Anti-Devolution Day - Lettera al Quotidiano
by rc24-9 Sunday, Sep. 25, 2005 at 2:04 PM mail:

Lettera al Quotidiano

Lettera al Quotidiano

Donne, uomini, ragazze e ragazzi di Reggio Calabria ,intellettuali e lavoratori la mattina di sabato 24 settembre ci siamo ritrovati alla Fiera agrumaria a Pentimele.
Abbiamo riflettuto serenamente sulla DEVOLUTION,l'ennesima violenza al Meridione che vuole fare questo Governo, con le complicità di forze politiche, come Alleanza Nazionale, che dice di lavorare per l'unità del paese ma che usa i nostri soldi per offrire ospitalità ai leghisti che ci trattano come fossimo parassiti, dimenticando il contributo che i meridionali hanno sempre generosamente dato per il nostro paese.
E mentre qui si ragionava sugli effetti devastanti e sulle contraddizioni insite nella "Controriforma costituzionale",dall'altro lato della strada gli avvoltoi del governo planavano con le loro truppe cammellate: figurette pagate per fare numero al Palapentimele, spiegando a se stessi (c'erano pochi "terroni", nonostante la marionetta Scopelliti avesse garantito una significativa partecipazione di fascisti della città e dell'estremo sud) che la devolution è una cosa buona, che presenta grandi vantaggi soprattutto a noi del SUD.
Componenti della CGIL e COBAS,insieme alle ragazze e ai ragazzi del CSOA "A.Cartella",a PdCI, Rifondazione Comunista,Legambiente, Movimento NO PONTE, Associazione "La Cartiera"di Villa S.Giuseppe, Scilla e Cariddi di Cannitello e singoli cittadine e cittadini abbiamo difeso la dignità del nostro territorio manifestando contro la sceneggiata del governo.
E mentre la polizia accerchiava e spintonava noi, le nostre ragazze e i nostri ragazzi, ai tronfi e prezzolati partecipanti alla buffonata del capocomico gli stessi poliziotti consentivano di provocarci, di farci il saluto fascista (è ancora apologia di reato?) e di salire sui pullman messi a disposizione (non sappiamo ancora da chi) per andare a mangiare i nostri prodotti, pagati con i nostri soldi, e guardare il nostro panorama.
Che cosa fa nel frattempo l'opposizione istituzionale? che cosa fanno gli apparati sindacali e di partito? che cosa fa il nostro governo regionale, quello che molti tra noi hanno votato?
Dopo aver ritenuto inopportuno contaminarsi con le persone a cui non ha avuto remore a chiedere il voto, adesso ne prende le distanze, nicchia, si sottrae, decidendo di organizzare frettolosamente, in altro luogo, lontano dal Palapentimele,un appuntamento "alternativo" alla Devolution Day. Come se la risposta del SUD rispetto alla provocazione "leghista e di governo" dovesse distinguersi in posizioni diverse, come se le preoccupazioni non fossero da condividere insieme.
Non è sicuramente questa la sinistra che volevamo votare, avremmo gradito stare insieme a smascherare i giochi massonici e scenici del capocomico, ma così non è stato. Ne abbiamo sentito la mancanza.
Da questo incontro è nato un parlare e riconoscerci, un consolidare rapporti anche non previsti.
Per esempio, componenti CGIL e Cobas che ragionano insieme su cose da organizzare non più, come da copione, in contrapposizione. "Vediamoci, riflettiamo insieme, noi e voi".
Così sarà. Ci stiamo vedendo e stiamo parlando, lavoratrici e lavoratori con gli stessi problemi, con la stessa fame di giustizia, di diritti, di confronto politico.
Il 15 ottobre partiamo insieme per Roma, per manifestare contro la Bolkestein (altra aberrazione che ci piove dall'alto per radere a zero il tessuto di diritti e di dignità conquistato dai lavoratori in decenni di lotte e di sacrifici), contro la precarietà, contro il ponte sullo Stretto, e per rivendicare i diritti dell'umanità ai beni comuni: acqua, aria, energia, salute, istruzione.
La nostra risposta è comunque la volontà di determinare una partecipazione massiccia a Roma.
"Vediamoci, riflettiamo insieme, noi e voi", anche qui al sud, anche qui in Calabria. Vogliamo ragionare insieme di questi problemi, del nostro presente, del nostro futuro e delle prospettive e della qualità di vita e di lavoro dei nostri figli e delle ragazze e ragazzi che oggi coraggiosamente gridavano la loro indignazione ai prezzolati del capocomico.

Compagne e compagni CGIL e COBAS

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