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[PISA] Presidio dei ricercatori precari dell'Ateneo: martedi' tutti a roma!
by lik Monday, Oct. 24, 2005 at 4:15 PM mail:

Venerdi' un'assemblea di ricercatori precari dell'Ateneo pisano ha dato vita ad un presidio musicale in Piazza dei Cavalieri volto a informare gli studenti, i docenti ed i ricercatori sulle condizioni di lavoro nell'Universita' di Pisa e sulla riforma Moratti.

[PISA] Presidio dei ...
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VENERDI’ 21 OTTOBRE
GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE STRAORDINARIA DEL PRECARIATO UNIVERSITARIO
in vista della manifestazione di Roma del 25 ottobre

In occasione della Giornata Nazionale di mobilitazione straordinaria del precariato universitario, i ricercatori precari dell’università di Pisa indicono un’assemblea pubblica.
La riforma Moratti aggrava la condizione di precarietà della ricerca e degrada la qualità della didattica. Invitiamo pertanto gli studenti, anch’essi colpiti direttamente dal provvedimento, a partecipare con noi ad un percorso di riflessione e di lotta per contrastare il preoccupante processo di dequalificazione dell’università italiana.

ASSEMBLEA PUBBLICA
VENERDI’ 21 OTTOBRE ore 10:00 SAPIENZA
seguirà: Corteo e Presidio Musicale
in piazza dei Cavalieri.

Per partecipare alla manifestazione nazionale del 25 a Roma appuntamento alla stazione centrale di Pisa, ore 5:45


Il volantino distribuito:
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Ricercatori precari di Pisa: chi siamo (numeri nazionali e pisani)

I RICERCATORI PRECARI E IL DESTINO DELL'UNIVERSITA' PUBBLICA

Nell'universita' italiana sono ormai circa 60000 i soggetti che forniscono a titolo precario almeno il 50% dell'attivita' scientifica e didattica prodotta negli atenei e negli enti di ricerca. Basse retribuzioni, attivita'
svolte in gran parte gratuitamente, assenza di copertura del welfare, nessuna prospettiva certa di inserimento professionale: non ci sono altre prospettive per chi sceglie questa professione. L'abbattimento dei costi che deriva dall'aggressione dei diritti si traduce pero' in un pesante peggioramento dell'efficienza e della qualita' complessiva del sistema. La riforma Moratti, in continuita' con le precedenti politiche universitarie, non fa che aggravare una simile situazione, gia' inaccettabile, introducendo ulteriori forme di lavoro a tempo determinato (contratti di
ricerca triennali) destinate a sostituire progressivamente la figura del ricercatore a tempo inderminato (la cui messa ad esaurimento e' prevista per il 2013).
Pisa, l'universita' dell'eccellenza, non rappresenta certo una realta' in controtendenza: gia' adesso l'immagine di ateneo d'avanguardia nasconde una verita' poco nota all'opinione pubblica. Solo grazie al sovraccarico di lavoro che grava sulle spalle dei precari, difatti, il nostro ateneo riesce a garantire corsi di laurea e insegnamenti sempre piu' numerosi ed allo stesso tempo a mantenere l'attivita' scientifica agli attuali livelli di qualita' e di avanzamento. Negli ultimi anni il ricorso al lavoro precario si e' allargato in modo preoccupante e l'introduzione dei cosiddetti ricercatori in formazione non attenua bensi' peggiora il problema.
L'universita' di Pisa, in linea con i dati nazionali, ha infine un corpo docente anziano, composto prevalentemente da professori ordinari e associati. Pochi i ricercatori a tempo indeterminato. Molti invece, e in numero sempre crescente, i ricercatori precari. Si tratta, con tutta evidenza, di un meccanismo che penalizza le generazioni piu' giovani, sempre piu' demotivate da una condizione che lede la dignita'
professionale e propone un futuro di assoluta incertezza. E' facile scorgere in questo quadro le conseguenze di una precisa volonta' politica, volta all'indebolimento e alla dequalificazione della ricerca pubblica.
I ricercatori precari di Pisa stanno cercando di opporsi al fenomeno dilagante della precarieta' e intendono difendere il patrimonio di cultura condivisa rappresentato dall'universita' pubblica, cosi' pesantemente aggredito.
L'Assemblea dei ricercatori precari ha pertanto deciso di intraprendere una serie di iniziative, sia per stimolare il dibattito pubblico sui destini della ricerca, sia per sollecitare i ricercatori non strutturati ad una forte mobilitazione, anche attraverso il ricorso a forme diffuse di astensione dai compiti che esorbitano dai doveri contrattuali.

Cominciamo a dare visibilita' alla nostra lotta a partire dalla giornata di mobilitazione contro la riforma Moratti.

ORE 5.30 TRENO DALLA STAZIONE CENTRALE DI PISA PER RAGGIUNGERE LA MANIFESTAZIONE A ROMA

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