In via Lecco niente sgombero, solo controlli.

Agenti della Questura stanno censendo gli occupanti. Circa 250 immigrati, la maggior parte con permesso di soggiorno per motivi umanitari, erano entrati con un blitz nella palazzina. È stata una mattina di attesa, in via Lecco nel centro di Milano dove un palazzo abbandonato è stato occupato da 250 di immigrati del Corno d'Africa. L'operazione era annunciata: da tre giorni le istituzioni cittadine chiedono con forza alla Prefettura di ristabilire la legalità. Ma la Questura avrebbe deciso di procedere in modo «soft», considerata anche la mitezza della piccola comunità di stranieri, tutti in possesso di regolari permessi di soggiorno per asilo politico o motivi umanitari, che avrebbe deciso di oppore alle forze dell'ordine solo una sorta di resistenza passiva.
A metà mattinata si sono presentati numerosi agenti e funzionari della Questura. Entrati nella palazzina, hanno cominciato a controllare i documenti di decine e decine di immigrati. Sembra quindi allontanarsi l'ipotesi dello sgombero, chiesto con forza da diversi esponenti di istituzioni cittadine nei giorni scorsi. «Abbiamo chiamato a raccolta i cittadini e e le forze politiche sociali - aveva detto un esponente di Action, l'organizzazione che ha sostenuto il blitz degli immigrati - e speriamo che una nostra delegazione venga ricevuta in Comune». Sul posto sono presenti alcuni esponenti dei centri sociali e rappresentanti dei Verdi e di Rifondazione Comunista.