Grande manifestazione questa mattina in città per la grave crisi occupazionale che sta attanagliando il polo elettronico. Molta folla, gente comune e rappresentanti delle istituzioni e delle aziende del territorio.
L'Aquila sta morendo' e poi, ancora, 'Studenti e lavoratori uniti nella lotta': questi alcuni degli slogan sugli striscioni portati stamani da lavoratori e studenti in tre cortei - poi riunitisi in uno solo - in occasione dello sciopero regionale organizzato all'Aquila, con un comizio dei rappresentanti sindacali dinanzi alla Prefettura. Gia' nei primi interventi, sul palco, i sindacati hanno stigmatizzato l'assenza di rappresentanti della Regione Abruzzo. Molta solidarieta' da parte di commercianti ed esercenti pubblici che al passaggio dei lavoratori hanno fatto trovare le saracinesce di locali e negozi abbassate a meta'. Cinquecento gli studenti, degli istituti superiori e universitari, scesiin piazza: sono stati organizzati dall'Unione degli Universitari e l'Unione degli Studenti. Massiccia la presenza dei lavoratori del polo elettronico aquilano e di lavoratori di aziende, in crisi e non, provenienti da tutta la regione.
La Provincia dell’Aquila è stata presente con il proprio gonfalone al corteo dei lavoratori. «Una scelta giusta quella dei sindacati, di tenere all'Aquila la manifestazione per il rilancio della vertenza occupazionale dei drammi di questa provincia».
Ad affermarlo è la presidente della Provincia, Stefania Pezzopane, presente insieme all'intera giunta provinciale e a numerosi consiglieri provinciali. Erano presenti tra gli altri anche gli onorevoli Lolli e Clemente che hanno evidenziato la presenza dell’Alenia, «azienda che ha commesse per tre anni, eppure è intervenuta a sostegno degli altri lavoratori».
«In questi giorni finalmente si è realizzato quello sforzo unitario che in passato era mancato», ha aggiunto il presidente pezzo pane, «sindacati, lavoratori, istituzioni, tutti uniti con in testa il gonfalone della Provincia e a seguire quello dei Comuni, giunti numerosi per sostenere la causa. Ci auguriamo», ha proseguito, «che il governo riconvochi l’incontro, previsto per oggi pomeriggio poi rinviato, al quale le istituzioni nel rispetto delle loro posizioni devono arrivare insieme. Forti di questa unità testimoniata anche dalla presenza di studenti, lavoratori e aziende continueremo la nostra battaglia per il lavoro».
Tanti gli striscioni di solidarietà esposti da parte di enti e aziende che hanno voluto testimoniare la sensibilità ed il calore dell'intera città che soffre tutta insieme.
«Le nostre richieste sono chiare», ha proseguito Pezzopane, «di fronte a questa crisi, le rispose che il governo deve dare sono chiare. Gli ammortizzatori sociali in primo luogo, per le aziende in crisi, inserite nelle aree in cui si applica la legge 181. Le promesse fatte finora dal Governo sono fallite, così come le loro pianificazioni, per cui è giusto che si avvii una seria programmazione del futuro. Saranno le scelte di questi giorni che serviranno a far crescere il nostro territorio soprattutto a tenere i giovani cui nella nostra città e magari attirarne degli altri. Quegli stessi giovani che con tanto entusiasmo, insieme ai loro genitori, hanno accolto ieri sera il concerto dei Nomadi dedicato alle vertenze». 29/09/2005 12.56
Questa mattina una delegazione del comparto metalmeccanico e di lavoratori di altri settori sono poi stati ricevuti dal Comune dell’Aquila.
I manifestanti hanno protestato contro l’immobilismo finora riscontrato nelle istituzioni e hanno chiesto una maggiore attenzione da parte degli Enti locali. Il Comune ha confermato il proprio impegno affinché le rimostranze dei lavoratori delle aziende in crisi possano trovare accoglienza e si dichiara disponibile a sollecitare la convocazione di tavoli tecnici e istituzionali, in sede governativa, sulle vertenze occupazionali che riguardano l’Abruzzo interno e, in particolare, il territorio aquilano. 29/9/2005 13.39
