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Esprimere solidarietà alla Valsusa
by Soccorso Popolare Tuesday, Nov. 29, 2005 at 12:51 PM mail:

Esprimere solidarietà alla Valsusa

Ci siamo. Si sgolano a dire che bisogna procedere con cautela, con tatto, rispettando le popolazioni, il dialogo e invece scagliano le truppe di occupazioni contro le comunità. Sembra di essere a Rancas. Ma il blocco popolare si esprime e resiste. In questo momento stanno uscendo dalle fabbriche per recarsi al blocco.

"Scontri con i manifestanti. Vittorio Agnoletto, parlamentare europeo, è rimasto leggermente ferito ad un ginocchio. Insieme a lui, due parlamenti europei, sono stati autorizzati a superare il cordone di polizia. Il grosso dei manifestanti si muove lentamente rallentato dai cordoni degli agenti.

"E' la più grave militarizzazione del territorio che ci sia mai stata. I cittadini non possono nè entrare nè uscire da Venaus": Antonio Ferrentino, presidente della Comunità Montana Bassa Valle Susa, non ha peli sulla lingua. Sia lui che i manifestanti, che stanno raggiungendo la località, denunciano i disagi della popolazione, soprattutto di Venaus e di Novalis: i ragazzi stamattina non sono riusciti ad andare a scuola, molti lavoratori non hanno raggiunto i posti di lavoro perché non sono accessibili le strade principali.
La polizia in località Passeggeri, al bivio della statale 24 del Moncenisio, vieta l' accesso a Venaus. Con il passare delle ore sono sempre più numerosi coloro che, attraverso sentieri sterrati, cercano di raggiungere l' area del presidio.

http://www.repubblica.it/2005/k/sezioni/cronaca/tavtolioneuno/blocco/blocco.html

Oggi 30 novembre giornata di lotta DURA IN vALSUSA. Dalla notte si sono ammassate le truppe di occupazione. La cooperativa rossa CMC deve requisire i terreni base dei cantieri. E' la stessa del Mugello. è la stessa del Ponte. E' la verità del migliorismo, del riformismo, dell'adorazione dello sviluppo delle forze produttive. E' la stessa logica che ha portato alla distruzione del socialismo, che porta alla distruzione di enormi territori,alle catastrofi della Siberia dell'Asia centrale dei fiumi e delle miniere della Cina. E' la stessa logica cvhe porta alla depredazione del pianeta, alla rapina violenta delle risorse naturali, l'acqua, il gas che poi vengono rivendute alle popolazioni stesse.
Ma dovunque le popolazioni cominciano a resistere dagli altopiani e dalle selve dell'america latina ai deserti del petrolio. Creano blocchi popolari che cominciano ad essere efficaci, che radunano intere popolazioni comprese anche alcuni personeri, alcune autorità amministrative locali.
Oggi resiste il blocco popolare della Valsusa. Resiste per tutti noi contro un governo e un sistema di sanguisughe e approffittatori che per il benessere di pochissimi sta gettando il paese nella crisi e nella decadenza.


E' UN DOVERE DI TUTTI I COMPAGNI ESPRIMERE SOLIDARIETA' NEI FATTI. CHI PUO' VADA IN VALSUSA E TUTTI GLI ALTRI SI DIANO DA FARE DOVUNQUE. QUESTA E' UNA SCADENZA GENERALE DI TUTTO IL MOVIMENTO!
Esprimiamo dovunque nei paesi, nelle scuole, nelle università solidarietà a questa lotta in corso. Qualsiasi forma è benvenuta. Chi ha un pennarello scriva su una superficie qualsiasi!

VIVA IL BLOCCO DELLA VALSUSA
NO TAV

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